La mozione sul declassamento dell’Archivio di Stato scatena il dibattito sugli effetti della spending review

18 novembre 2014 | 20:49
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La mozione sul declassamento dell’Archivio di Stato scatena il dibattito sugli effetti della spending review

Archivio di Stato di Lucca a rischio declassamento. Arriva in consiglio comunale, dopo alcuni rinvii, la mozione della consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi sul tema. E’ la stessa consigliera, futura capogruppo in Consiglio, a presentare il testo: “Da tempo circola sulla stampa – dice – il progetto di un nuovo assetto degli archivi di Stato voluto dal ministro Franceschini. Ricordo che l’archivio di Lucca è uno fra i primi due o tre d’Italia ma già per la sua attività mancano i soldi per le utenze, per riordinare le carte e completare la catalogazione. Questa importante struttura starebbe, inoltre, per essere declassata ad archivio succursale con un solo funzionario”. “Riteniamo importante – chiede la consigliera – che sindaco e giunta si attivino con prefetto, provincia, parlamentari locali, in particolare il senatore Andrea Marcucci, e ministero dei beni culturali per evitare questa ipotesi disgraziata e riportino in consiglio comunale una relazione su quanto fatto e ottenuto in tal senso. Su questo testo richiediamo un voto ampio per opporsi a quello che riteniamo un vero e proprio declassamento della città”. Il sindaco, rifacendo la storia della struttura in città, ha stigmatizzato il fatto che la mozione si basi soltanto su un’ipotesi tutta da verificare ma ha comunque garantito (“E’ una situazione che abbiamo sottomano da tempo”, ha detto) pieno impegno nel tenere la questione sotto la lente. “La mozione – ha concluso il sindaco – ha a nostro parere il carattere dell’inutilità, ma non ravviso alcun elemento per non accoglierla”.

“Bisognerebbe intervenire – dice il consigliere Pietro Fazzi – quando sussistono elementi concreti, altrimenti si susseguiranno allarmismi su allarmismi. Stiamo attenti a non preparare la strada ad una nuova edizione ben rappresentata dell’ “Al lupo, al lupo” salvo che quando arriva il lupo nessuno ci ascolta più”. Fazzi sottolinea comunque il pericolo di un declassamento del Boccherini, che potrebbe essere posto sotto la direzione di un altro conservatorio regionale e l’assoluto silenzio sulla notizia della nascita di un maxi Centro Congressi in un’area di proprietà dell’aeroporto di Pisa “laddove da sempre – commenta Fazzi – si è detto che mai sarebbe potuto nascere in Regione un altro Centro Congressi oltre quelli di Arezzo, Firenze e Massa”.
L’intervento del consigliere Fazzi ha aperto il dibattito in generale sugli effetti della spending review sul territorio di Lucca. Il sindaco si dichiara disponibile a recepire un testo più onnicomprensivo sulle questioni che riguardano i servizi in città e Fazzi coglie l’occasione per chiarire il suo pensiero: “Il rischio – dice – è che in un momento in cui si parla di accorpamento delle Asl, delle Prefetture, delle Camere di Commercio e quant’altro ci si faccia ridere dietro votando un testo che parla dell’Archivio di Stato e non di altri temi. E prima o poi qualcuno dovrà affrontare la Regione soprattutto sulla questione sanità, andando a contrattare poi sui servizi territoriali”.
La mozione, dopo l’intervento della consigliera del Pd, Valentina Mercanti (“Non siamo degli sprovveduti – ha detto rivolgendosi a Fazzi – soprattutto sui temi sociosanitari. Perché prima della fedeltà al partito viene per noi quella alla città”) ha comunque ricevuto il voto favorevole di 14 consiglieri e 7 astensioni.