Lavoro e inclusione, finanziati 5 progetti di giovani

18 novembre 2014 | 12:07
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Lavoro e inclusione, finanziati 5 progetti di giovani
Lavoro e inclusione, finanziati 5 progetti di giovani
Lavoro e inclusione, finanziati 5 progetti di giovani

A Palazzo Orsetti sono stati presentati i cinque progetti vincitori del bando Lavoro, inclusione, sviluppo locale, indetto lo scorso luglio da Provincia e Comune di Lucca, Diocesi di Lucca e ufficio pastorale Caritas, al fine di raccogliere proposte aventi ad oggetto opere di riqualificazione del territorio provinciale, che avessero anche ricadute in ambito sociale. Le idee progettuali selezionate, Open Lu, L’orto delle Mura, Centro di gravità permanente – Climbing House, Giardini del futuro e Api per tutti, riceveranno il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, di Caritas (che coprirà il 10% della somma totale) e, in quantità minore, del Comune di Lucca, per un importo complessivo pari a 40.000 euro. I vincitori sono stati annunciati questa mattina (18 novembre) dall’assessore comunale alle politiche sociali, Ilaria Vietina, dall’assessore provinciale Mario Regoli, dalla direttrice di Caritas, Donatella Turri, dal rappresentante della Fondazione Crl, Enrico Alberigi e dalla referente della Conferenza zonale Versilia, Simona Barsotti.

“L’intento del bando era quello di individuare azioni che consentissero di recuperare spazi inserendoli all’interno di un percorso in grado di conferire vivacità, apertura e nuovi orizzonti al territorio-ha commentato l’assessore Vietina- grazie alla sinergia fra enti e associazioni locali possiamo dare voce alle giovani generazioni, coinvolgendole in azioni di interesse collettivo”.  A valutare le 63 proposte inviate è stata una commissione mista composta dai rappresentanti della Conferenza Zonale di Lucca e Piana, della Valle del Serchio, Società della salute Versilia, Arcidiocesi di Lucca, Provincia di Lucca e Fondazione Crl.
“Si tratta di progetti di qualità, che si relazionano con il bene comune valorizzando al massimo il contributo messo a disposizione- ha sostenuto l’assessore Regoli- inoltre è importante evidenziare come questa iniziativa contribuisca ad immettere nel mercato del lavoro anche le fasce d’età che in questo periodo di crisi hanno dimostrato maggior difficoltà di inserimento”.
Il progetto Open Lu fa riferimento all’ambito dello sviluppo turistico e ambientale sostenibile, prevedendo un ampliamento del pacchetto turistico della Provincia che si adatti alle esigenze dei disabili. L’orto oltre le Mura, invece, si prefigge l’obiettivo di creare uno spazio polifunzionale per lo sviluppo di percorsi inerenti all’agricoltura, creando un raccordo fra mondo dell’impresa e ambito sociale. Inizialmente saranno riattivati due terreni: un orto adiacente alla Comunità per minori Carlo del Prete e uno spazio più grande a Lunata, al Centro per Richiedenti Asilo.
Il progetto Centro di gravità permanente Climbing house, è volto alla realizzazione di una palestra al coperto per il climbing-bouldering, da intendersi come centro di allenamento e come punto di ritrovo per gli appassionati di questa disciplina. L’iniziativa Giardini del futuro muove dall’intento di recuperare spazi da restituire alla collettività, cercando di renderli più inclusivi e accessibili a tutti. In particolare saranno oggetto di riqualificazione il giardino gli Orti, della biblioteca Agorà e uno spazio verde vicino all’asilo nido Lo Scoiattolo. Le api per tutti, infine, è un progetto di auto-imprenditoria, in cui verranno coinvolti gli alunni della scuole primarie e le associazioni che si occupano di disabilità, che prenderanno parte a laboratori didattici e formativi.
“L’attenzione al lavoro vuole essere anche un segnale di attenzione neri confronti di quei talenti che in una situazione depressiva non riescono ad emergere – ha spiegato Donatella Turri – grazie a questa iniziativa il patrimonio di competenze presente sul territorio subisce uno slancio contribuendo, al contempo, a migliorare il volto della città”.
“La Fondazione Crl ha scelto di finanziare i progetti sostanzialmente per due motivi – ha chiarito Enrico Alberigi -: sia per sostenere i soggetti più fragili in questa fase critica, rimettendo in campo risorse lavorative ed imprenditoriali importanti, sia perché di fronte alla crescente diminuzione delle risorse, anche a livello statale, è necessario creare una sorta di welfare della comunità, realizzando sinergie per ottimizzare l’utilizzo delle risorse comuni”. I progetti dovranno essere realizzati nell’arco di un anno. 

Jasmine Cinquini