Sesti: “Il grande teatro? Dalle parole si passi ai fatti”

Il grande teatro per la lirica a Lucca? S’ha da fare. Lo sostiene, dopo (l’ennesimo) rilancio del sindaco Alessandro Tambellini (Leggi), il vignettista ed ex membro del cda del teatro del Giglio, Alessandro Sesti che però avvisa il primo cittadino: “Il colpo lo abbiamo sentito, ora attendiamo l’eco”. “Un colpo. Un vero e proprio colpo di teatro – sottolinea Sesti -: sentire il sindaco che annuncia, non solo che a Lucca occorre un nuovo teatro, ma che è disposto ad andare in ginocchio a chiedere i soldi per realizzarlo è davvero un bel colpo di scena. Lo definisco un bel colpo, perché per anni ho sostenuto che Lucca, straordinaria città natale di grandi artisti nel campo musicale ma in particolare del Teatro musicale, dovesse essere in grado di dare una risposta alle aspettative di chi venendo a Lucca è certo (salvo rimanere deluso) di trovare un offerta adeguata al valore degli artisti lucchesi”.
“Ebbene, questa risposta, consiste proprio nel dotare Lucca di un prestigioso teatro che permetta di pensare il futuro dentro una logica di Città della Musica, perché Città della Musica, Lucca, storicamente e orgogliosamente lo è già, con o senza il riconoscimento dell’Unesco. Dobbiamo convincerci tutti che questa è una prospettiva che offre speranza e fiducia ad una comunità che potrà vivere meglio rimodulando i progetti di impresa in una poderosa sinergia con altre importanti realtà istituzionalizzate della città come i Comics, Photolux, Summer Festival, Cinema Festival. Il ruolo che la Fondazione Puccini si appresta a svolgere è fondamentale ai fini del rilancio culturale della città nel suo complesso. Una nuova consapevolezza del potenziale di cui si dispone, una visione laica e ampia sul mondo, una capacità di operare in maniera creativa in rapporto con le attuali modalità della comunicazione. Ci sono tutti i presupposti per la definizione e la produzione e il coordinamento dei contenuti che avvaloreranno la necessità di un nuovo teatro con una filosofia modulare che sappia accogliere tutte le espressioni dell’arte. Il luogo individuato, il mercato di Pulia, è semplicemente perfetto sotto molti punti di vista, attiguo al nuovo Archivio di Stato, tre scuole di musica e di danza, quindi area già a vocazione culturale adatta ad edificio che sia esso stesso un opera d’arte, che impone perciò una celta del progetto attraverso un concorso di idee a livello mondiale”.