Luigi Ghilardi, “riscoperto” l’eroe lucchese dei due mondi

22 novembre 2014 | 12:46
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Luigi Ghilardi, “riscoperto” l’eroe lucchese dei due mondi
Luigi Ghilardi, “riscoperto” l’eroe lucchese dei due mondi
Luigi Ghilardi, “riscoperto” l’eroe lucchese dei due mondi

 Luigi Ghilardi torna a casa: la figura del garibaldino di origini lucchesi, eroe nazionale in Messico e combattente della libertà durante i moti rivoluzionari per l’indipendenza italiana e in varie capitali europee, è stata riscoperta questa mattina (22 novembre) alla Biblioteca Statale, nel corso di un convegno tenuto dai docenti di storia moderna dell’Università di Pisa, Fabio Bertini e Carla Sodini, alla presenza di Annita Garibaldi, pronipote dell’eroe dei due mondi, dell’ambasciatore messicano Miguel Ruiz Cabanas Izquiero, del sindaco Alessandro Tambellini e del presidente dell’Istituto storico lucchese, Antonio Romiti.

Ghilardi, che viene ricordato come “uomo d’arme e scrittore d’azione”, nonostante abbia ricevuto i natali in S.Michele, nel 1810, è rimasto fino ad oggi ai margini della storiografia e della memoria lucchesi, venendo, piuttosto, elevato ad eroe nazionale in Messico: “Quella di Luis è una figura di immenso rilievo nel nostro Paese, un vero e proprio esempio di virtù-ha raccontato l’ambasciatore Miguel Ruiz Cabanas Izquiero- lo ricordiamo come un valoroso combattente che ha lottato a fianco delle nostre truppe nazionali durante la seconda guerra di indipendenza messicana”.
Ghilardi ha preso parte alla prima guerra di indipendenza italiana, operando in particolar modo in Toscana, fra Lucca e Livorno, spostandosi poi in Francia, Belgio, Portogallo, Spagna, Perù e Messico, dove venne fucilato, per mano dei francesi, nel 1864.
“Ogni volta che si riscopre e si valorizza la figura di un garibaldino è un grande momento: per questo cerco sempre di essere presente -ha detto Annita Garibaldi – Ghilardi è stato un uomo forte, che ha creduto e portato avanti con determinazione i valori in cui credeva. E’ importante che a Lucca ne venga riesumato il ricordo, non solo perché è un motivo di orgoglio per i suoi concittadini, ma anche nell’ottica di un recupero della memoria storico-culturale del territorio”.
Quello di oggi è solo il primo passo di un percorso di progressiva riappropriazione della figura e delle gesta di quello che, da ora in avanti, deve essere riconosciuto in primis quale eroe lucchese, come confermato dal sindaco Tambellini, che ha annunciato: “Come amministrazione comunale proporremo anche l’affissione di targhe commemorative alle pareti delle abitazioni che appartengono o sono appartenute alla famiglia di Ghilardi: un piccolo gesto per cercare in qualche modo di rimediare alla grave mancanza che ha caratterizzato Lucca fino a questo momento”.

Jasmine Cinquini

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