Tettoie fisse e mobili per lo scalo merci della Piana

22 novembre 2014 | 09:39
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Tettoie fisse e mobili per lo scalo merci della Piana

Una tettoia mobile che sarà realizzata da Rfi e una tettoia fissa che sarà costruita la cui realizzazione sarà curata dalla Provincia grazie al finanziamento regionale di 200mila euro. Sono sostanzialmente queste le prime attrezzature per supportare il completamento funzionale del nuovo scalo merci della Piana di Lucca in corso di ultimazione al Frizzone. Nei giorni scorsi, infatti, la giunta di Palazzo Ducale ha approvato la delibera che approva l’accordo tra Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comuni di Capannori e Porcari, Rfi, per la prima fase di attrezzaggio dello scalo ferroviario che riguarda, in particolare, sia le aree di stoccaggio temporaneo delle merci sia il carico e scarico dei vagoni ferroviari.

Nella delibera provinciale si fa riferimento anche al previsto ulteriore accordo per un masterplan dell’intera area dello scalo relativa alla localizzazione di tutte le attrezzature necessarie  nonché ad un nuovo protocollo d’intesa tra enti per far diventare lo scalo merci un vero e proprio centro logistico di interscambio gomma/rotaia sul territorio. L’attrezzaggio dello scalo, oltre a migliorare il servizio ferroviario e il lavoro degli operatori, è finalizzato a favorire anche il collegamento con l’area portuale di Livorno con la quale, in relazione all’intensa attività di trasferimento merci esistente fra l’area del polo cartario e il porto, sono state effettuate analisi e valutazioni per favorire i collegamenti via ferro in luogo degli attuali su gomma.
“Se tutto va come previsto – spiega l’assessore provinciale allo sviluppo economico Francesco Bambini – le procedure e la successiva installazione delle tettoie dovrebbero concludersi nel giro di qualche settimana, così poi da poter procedere all’apertura ufficiale dello scalo merci. Una struttura, ricordo, che rappresenta una delle più importanti opere realizzate in provincia di Lucca degli ultimi trent’anni, non solo per l’entità dell’investimento complessivo, oltre 38 milioni di euro, ma soprattutto perché consentirà il trasferimento da gomma a rotaia delle merci prodottedelle numerose aziende della Piana, in particolare quelle del distretto cartario contribuendo, altresì, a diminuire il traffico sulle strade della Piana e, di conseguenza, i carichi inquinanti sul territorio”.