Per Lucca critica la giornata dell’Onu sui diritti della Palestina

Per Lucca e i suoi paesi critica l’inserimento della giornata dell’Onu per i diritti della Palestina nell’ambito della Festa della Toscana a Lucca, “una ricorrenza artificiosa ed offensiva dell’identità lucchese che il nostro movimento ha sempre contestato”, ricorda Per Lucca. “Il 28 novembre – prosegue Per Lucca – ci sarà nella sala dell’Accademia Lucchese un incontro con Ray Dolphin dell’Onu, Mohammed Kathib dei comitati popolari di resistenza dei villaggi palestinesi ed il giornalista israeliano Gideon Levy. Questo evento ci risulta essere l’unico in cui sia prevista la presenza di un ebreo, certo giornalista autorevole, ma da sempre critico con il proprio governo e con la maggioranza dei politici del suo paese. Il 29 ci sarà poi un evento per la solidarietà con il popolo palestinese in San Romano, tale riunione è definita dallo slogan ‘Ponti e non muri’. Lo slogan appare contestabile in quanto esistono certo dei muri tra Israele e i territori arabi, ma essi sono stati costruiti per evitare attentati contro i civili, non certo per discriminare qualcuno. Sarebbe bello se al posto dei muri ci fossero dei ponti, ma ciò non sarà possibile senza la pace ed il rispetto e ci sembra ardito affermare che solo Israele sia oggi colpevole dello stato di guerra nella zona”.
“Discutibili – attacca Per Lucca – sono anche alcune associazioni che collaborano alla serie di eventi. Tra di esse ci sono anche l’associazione Ghassan Kanafani di Lucca, il coordinamento Freedom Flotilla La Spezia-Massa Carrara e l’Associazione Invicta Palestina. Per Lucca e i suoi paesi ritiene che gli eventi in programma non possano dare alcun contributo alla rinascita di un processo di pace tra Israele e gli arabi”. Ed è per questo che Per Lucca e i suoi paesi sta cercando di organizzare, entro la fine dell’anno, un incontro pubblico “che permetta ai lucchesi di udire anche la voce di Israele. Questo per completezza in quanto nessuno può farsi un’opinione senza conoscere tutte le posizioni delle parti in causa”.