Polveri sottili, superati i 36 sforamenti: scatta ordinanza

25 novembre 2014 | 14:29
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Polveri sottili, superati i 36 sforamenti: scatta ordinanza

di Roberto Salotti
A Lucca scatta il divieto di accensione di fuochi all’aperto. Un primo provvedimento disposto stamani (25 novembre) dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, non appena ricevuta la nota dell’Arpat che ha informato il Comune che la centralina di Capannori – l’unica che, essendo inserita nella rete del rilevamento regionale può essere utilizzata ai fini dell’analisi e dei provvedimenti sulla qualità dell’aria a Lucca – ha registrato il 36esimo sforamento dei livelli di guardia di polveri sottili dall’inizio dell’anno. Un limite oltre il quale devono scattare i primi provvedimenti per ridurre le emissioni nell’atmosfera, provvedimenti racchiusi nella delibera di giunta del 15 febbraio 2011 e nella quale è stato approvato il piano comunale per ridurre i rischi dell’inquinamento da smog e pm10. Il 35esimo sforamento era stato registrato soltanto ieri.

In particolare, con l’ordinanza del sindaco, si attiva il terzo dei tre moduli di intervento progressivi che potranno essere adottati dal Comune nel caso la qualità dell’aria non migliorasse, fino al divieto di accendere il riscaldamento in alcune fasce orarie o di evitare l’accensione dei caminetti, come qualche anno fa disposto dall’allora sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro. Tra le ipotesi ovviamente c’è anche quella delle targhe alterne. L’ordinanza firmata dal primo cittadino di Lucca, per ora, si limita a vietare da domani (26 novembre) e fino alla fine dell’anno l’accensione dei fuochi all’aperto. Ma nei prossimi giorni il sindaco potrebbe adottare provvedimenti ancora più restrittivi, sulla base delle rilevazioni e del monitoraggio dell’Arpat. “Se si dovessero verificare cinque giorni consecutivi di superamento del limite delle polveri sottili – spiega il Comune – si dovrà procedere alla limitazione del traffico con il sistema delle targhe alterne in tutto il territorio comunale fino al rientro del superamento del limiti oppure al sistema il di targhe alterne per due domeniche”.
Il Comune ricorda “che in questo particolare momento è ancor più necessario seguire comportamenti virtuosi per limitare le emissioni di inquinanti. Secondo quanto prescritto dall’ordinanza sindacale del 20 febbraio scorso, a seguito della delibera 43 del 2011, fino alla fine dell’anno il periodo massimo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento è di 9 ore e la temperatura dell’aria dei singoli ambienti e edifici non può superare i 18 gradi, entrambi i provvedimenti non interessano gli impianti installati negli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura o assimilabili. I cittadini sono inoltre invitati inoltre a ridurre sensibilmente l’uso dei veicoli a motore quali le automobili, i motocicli, i ciclomotori e utilizzare, in alternativa, i mezzi e servizi pubblici”.