Bando per le casermette, linee guida in Consiglio

27 novembre 2014 | 18:50
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Bando per le casermette, linee guida in Consiglio

di Roberto Salotti
Nessun diritto acquisito. Anzi, avrà la precedenza chi – associazioni o enti – presenterà un progetto culturale complesso, meglio se condiviso con altre realtà associative, con l’obiettivo di far finalmente vivere le casermette sulle Mura di Lucca. Sono questi gli indirizzi che vuole dare la maggioranza, con un ordine del giorno che sarà discusso in consiglio comunale entro i primi dieci giorni di dicembre. Dopodiché potrà essere pubblicato il bando vero e proprio per l’assegnazione (Leggi), che era pronto a partire già in questi giorni. E’ stata tuttavia intenzione della maggioranza intervenire con un documento che chiarisse ulteriormente gli obiettivi delle nuove assegnazioni, dopo che le concessioni di alcune strutture sono ormai scadute da tempo.

L’iniziativa è stata presentata oggi pomeriggio (27 novembre) nelle commissioni congiunte cultura e lavori pubblici, alle quali ha partecipato anche il sindaco Alessandro Tambellini. “Con l’ordine del giorno – sottolinea la presidente della commissione cultura, Enrica Picchi (Pd) – vogliamo dare un segnale forte, non solo confermando il fatto che la pubblicazione del bando è questione ormai di giorni, ma sottolineando anche che con esso si vuole voltare le spalle con il passato”.
Un passato che è ancora presente: casermette deserte o quasi sempre chiuse. Altre ancora diventate soltanto sedi di associazioni o istituzioni che, sebbene importanti e considerate in città, non riescono a garantire una apertura quotidiana delle strutture o iniziative culturali tali da divenire un polo di attrazione non solo per i turisti ma anche per i lucchesi.
Con l’ordine del giorno comunque si mette in chiaro anche che le modifiche al regolamento delle casermette stesse (che ancora non è stato approvato) non metteranno in alcun rischio il bando, disciplinato dall’articolo 10, che non si tocca. Questa sottolineatura non arriva a caso, visto che è stata al centro di una polemica, innescata dal consigliere di Impegno Comune, Luca Leone, che ha chiesto conto del motivo del ritardo sull’approvazione degli emendamenti al regolamento stesso. “Le modifiche proposte sono molto complesse e hanno sollevato non poche questioni – spiega ancora Enrica Picchi -, nonché provocato ritardi nell’approvazione. Non vogliamo tuttavia che questo iter ritardi ancora il bando che è necessario e atteso da tempo”.
Con la sua pubblicazione, tutte le associazioni, centri di studio e enti che ora hanno sede nelle casermette, compresa l’Opera delle Mura perdono ogni “diritto acquisito”. Per ottenere l’assegnazione, gli interessati dovranno presentarsi al bando con un progetto culturale ben preciso e con tutte le garanzie del caso. Ogni casermetta dovrà essere gestita da almeno due o più associazioni che dovranno collaborare tra di loro alla cura delle attività e alle aperture quotidiane. Ovviamente, per tutti, ci sarà anche un canone preciso da pagare, che varia da casermetta a casermetta. Entrando poi nello specifico dei requisiti richiesti, darà maggiore punteggio in assoluto la presentazione di un progetto culturale (50 punti). Si potranno invece ottenere fino a 20 punti se si tratterà di proposte da svolgere in collaborazione con l’amministrazione comunale o con l’Opera delle Mura. Altri 15 punti saranno ottenibili garantendo una apertura della struttura superiore all’orario minimo richiesto e altrettanti se l’immobile sarà condiviso con altri soggetti richiedenti.