Giglio, stop definitivo alla nuova torre scenica

27 novembre 2014 | 14:59
Share0
Giglio, stop definitivo alla nuova torre scenica

Arriva lo stop definitivo al progetto Piuss per il teatro del Giglio. Dopo l’atto di indirizzo approvato lo scorso 17 novembre (Leggi), la giunta, a seguito del parere favorevole del Rup, ha dato l’ok al recesso dal contratto di appalto per la realizzazione del progetto esecutivo approvato durante l’amministrazione Favilla e che prevedeva, tra gli altri interventi, l’innalzamento della torre scenica del teatro cittadino. I lavori erano già stati affidati all’Ati Ariem Srl, Tecno Restauri e a La Fenice. Le motivazioni sono di ordine tecnico ma anche politico.

Nell’atto di indirizzo a cui è seguita poi l’approvazione in via definitiva del recesso, si legge infatti che “l’ipotizzato intervento sulla torre scenica, per quanto astrattamente migliorativo per la movimentazione degli allestimenti, non appare in questa fase essenziale per il rilancio del teatro, alla luce della situazione economica e commerciale del settore e tantopiù in ragione delle recenti evoluzioni tecnologiche e di marcato oggi già in atto, e destinate ad accentuarsi nei prossimi anni…; …appaiono ancora più forti le riserve a suo tempo espresse, per i possibili danni diretti e indiretti (minori entrate, blocco di politiche commerciali, riduzione di contributi ministeriali) che potrebbero ora scaturire dalla chiusura del teatro, alla luce delle aggravate criticità di bilancio, anche considerando l’attuale crisi economica che ha profondamente cambiato lo scenario”.
Passati dunque 10 giorni, quelli necessari alla ditta appaltatrice per presentare le proprie controdeduzioni, l’amministrazione ha stabilito di non procedere oltre relativamente ad un progetto che nella sua veste definitiva fu approvato più di 4 anni fa dalla giunta Favilla e che aveva a suo tempo come obiettivo quello di rendere la struttura più funzionale e tecnicamente adeguata agli standards operativi con la sopraelevazione del tetto del palcoscenico in modo da elevare a sua volta la ‘graticcia’ alloggiata in cima alla torre scenica, e con la ristrutturazione della buca-orchestra in modo da portarla a contenere fino ad un massimo di 70 elementi. I motivi alla base di questa decisione risiedono nel fatto che non solo nel corso di questi anni è stata riscontrata una carenza della ditta appaltatrice a fornire tutta una serie di documenti ed elaborati necessari a completare il progetto esecutivo secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ma la giunta, anche sulla base di una serie di sollecitazioni provenienti dagli addetti ai lavori del settore, ha avviato all’inizio di quest’anno una riponderazione di tutto l’intervento previsto al teatro del Giglio.