Lucca, via libera all’assestamento di bilancio

27 novembre 2014 | 22:50
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Lucca, via libera all’assestamento di bilancio

Via libera all’assestamento di bilancio, ottenuto dal Comune con la lotta all’evasione che ha permesso di recuperare circa un milione di euro e con il rinvio di mutui per la realizzazione della rotatoria al Celide e per il trasferimento al Campo di Marte del comando della polizia municipale di Lucca, opere che non sarebbero comunque state realizzate entro l’anno e che vengono quindi rinviate al 2015. Quella del milione di euro dall’evasione è una cifra praticamente pari alle minori entrate dovute alla riduzione dei rimborsi statali sul pagamento delle spese del tribunale di Lucca, a carico, per ora e in prima istanza, di Palazzo Orsetti. La delibera dell’assestamento è stata approvata con 18 voti favorevoli (2 contrari e due astenuti). “E’ una assurdità – esordisce l’assessore al bilancio, Enrico Ceccetti – che le spese per il funziamento della giustizia siano a carico del Comune. Fortutamente a partire da settembre 2015, la situazione cambierà e le spese giudiziarie saranno totalmente a carico dello Stato. La richiesta forte arrivata dai Comuni, attraverso Anci, è quella di anticipare questa operazione al prossimo gennaio. La manovra per la parte corrente è di un milione e 400mila euro, a conferma che l’operazione è in sostanza determinata dalla spesa giudiziaria. E’ grazie all’ufficio ragioneria che si è riusciti a portare in consiglio comunale questo risultato. Al Consiglio sottolineo il contributo arrivato da altri uffici, sul lavoro per accelerare le attività di recupero dell’evasione e per ridurre le difficoltà consistenti in cui si trova il Comune”. L’assessore poi ha proposta una chiave di lettura dell’assestamento attraverso tre linee guida. “Sulle entrate – dice – la priorità è stata data al contrasto dell’evasione. Poi, sulle uscite è stato scelto di procedere a tagli mirati. Terzo: è stato fatto il massimo sforzo per ottenere risorse esterne per gli investimenti”.

La manovra nel dettaglio. Sono le spese per la giustizia, come ha sottolineato in apertura l’assessore, a pesare di più sulla manovra o meglio le previsioni di minore entrata dallo Stato per le spese per il tribunale. E’ per questo che, in bilancio, si riduce lo stanziamento del ministero di 1 milione di euro. Fra le altre modifiche c’è inoltre lo stanziamento di 40mila euro che verrà destinato alla realizzazione di un piano della mobilità voluto dall’amministrazione comunale e che finalmente si va a concretizzare (ulteriori 40mila euro saranno destinati sul bilancio del prossimo anno).
Per fare fronte alla riduzione delle previsioni in entrata e in particolare allo stanziamento del ministero di giustizia, si è lavorato a implementare un’azione di recupero che si è realizzata su diversi fronti: dal recupero sull’Iva (+213.082 euro) al contrasto all’evasione tributaria locale, che fa registrare cifre in aumento rispetto alle previsioni su diversi fronti: ticket applicati ai bus turistici (+50mila euro), recupero Cosap (+150mila euro), sanzioni amministrative (+154.500 euro) e sanzioni al codice della strada, con un +350mila euro dovuti in parte (per 200mila euro) a emissione di ruoli coattivi. “A proposito dei ticket dei bus – sottolinea l’assessore -, devo sottolineare che l’amministrazione ha deciso di attivare da agosto una precisa attività di controllo da parte della polizia municipale ha attivato risultati da subito molto positivi per le entrate del Comune”.
Attraverso questa operazione di recupero, che ha portato a iscrivere nella parte corrente del bilancio maggiori entrate – al netto dell’incremento del fondo svalutazione crediti – per complessivi 654.292 euro, è stato possibile ridurre a 335mila euro l’applicazione degli oneri di urbanizzazione alla spesa corrente, quando la previsione iniziale dell’amministrazione comunale era di utilizzarli per coprire lo squilibrio per oltre 500mila euro.
Sul fronte invece della gestione in conto capitale la delibera sottolinea quattro aspetti. Si rinuncia all’attivazione di alcuni mutui per interventi che comunque verranno rinviati all’esercizio finanziario 2015; si tiene conto del fatto che è in fase di definizione l’accordo di programma con la Regione Toscana per il finanziamento delle opere Piuss e quindi si adottano le opportune variazioni di bilancio in modo da essere pronti, se l’accordo andrà definitivamente in porto, a procedere speditamente alla loro realizzazione. Si iscrivono in bilancio i 2.452.248 euro di finanziamento previsti per il restauro conservativo dei baluardi Santa Croce, San Martino e San Paolino e l’illuminazione di una parte del paramento delle mura nel tratto compreso fra Porta Elisa e Porta San Jacopo. Infine si registrano due contributi relativi a lavori di manutenzione straordinaria al Giglio e a interventi in somma urgenza eseguiti lo scorso febbraio: si tratta di due interventi già realizzati dal Comune con somme proprie (177.795 euro) e per i quali adesso vengono incamerati i relativi contributi (nel caso del teatro del Giglio si tratta di vecchi fondi nazionali che risalgono alla fine degli anni Novanta): essi rappresentano quindi risorse libere che vengono destinate ad altri investimenti.
“Hanno pesato molto alla buona riuscita della manovra – ha detto l’assessore Cecchetti – i tagli mirati alle spese superflue. Stiamo chiedendo agli uffici uno sforzo straordinario e prolungato. Si possono ottenere risultati positivi, soltanto in questo modo”. “Da domani – aggiunge Cecchetti – riprenderemo il lavoro per il bilancio preventivo del 2015. Purtroppo anche dopo aver superato senza tagli traumatici lo scoglio dell’assestamento la situazione conserva ancora tutti gli aspetti di preoccupazione, già annunciati. La discussione sulla legge di stabilità sta entrando nel vivo, per me la situazione per i Comuni è ancora ampiamente insostenibili. Servono misure per evitare la somma dei tagli previsti per i Comuni con gli effetti pesanti dovute all’entrata in vigore delle nuove norme contabili. Senza nuovi interventi e modifiche, sui Comuni rischiano di ricadere i tagli previsti per alcuni ministeri. Temiamo anche gli effetti sul sociale dei tagli ai bilanci regionali, oppure i tagli subiti dalle province”.
Le modifiche al piano dei lavori pubblici. L’assessore Francesca Pierotti ha parlato invece della variazione al piano triennale delle opere pubbliche: “Le modifiche – dice – sono state necessarie per l’impossibilità di andare a coprire con gli oneri di urbanizzazione parte degli interventi. Abbiamo definito gli interventi assolutamente prioritari da eseguire da qui alla fine dell’anno e quelli rinviabili. A seguito di una modifica in corso d’opera che ha consentito una quota minore di oneri per la spesa corrente siamo riusciti a salvaguardare gran parte degli interventi previsti nel piano per il 2014, grazie a maggiori risorse arrivate dalle multe per infrazioni al codice della strada o grazie ai risparmi nel corso dell’anno. Sono stati poi rimodulati alcuni mutui, rinviando quelli per alcuni lavori non previsti entro la fine dell’anno: il primo è la rotatoria al Celide, per 120mila euro. Stessa valutazione per la ristrutturazione dell’immobile al Campo di Marte individuato come nuova sede della polizia municipale di Lucca, per la quale era previsto un mutuo. Con quei soldi saranno coperti interventi sui canali e contro il rischio idrogeologico e sugli interventi previsti agli edifici dell’Erp. Altro mutuo rinviato quello per l’adeguamento delle mense scolastiche, grazie ad un accordo che coprirà comunque gli interventi necessari, liberando però il finanziamento richiesto. A ciò si aggiungono altri interventi, come ad esempio quelli relativi all’accordo triennale”.
Il dibattito. “La criticità più rilevante – ha sottolineato Virginia Lucchesi (Lucca Civica), presidente della commissione bilancio – è stata determinata dall’incertezza sull’entità dei tagli e dai rimborsi per le spese giudiziarie, che sono tutte a carico del Comune capoluogo e che ci hanno indotto a questa ulteriore manovra di bilancio”.
“Il parere del collegio dei revisori dei conti – dice Luca Leone (Impegno Comune) – sulla manovra mi fa riflettere per la sua stringatezza. Con la criticità della situazione attuale, sarebbe stato auspicabile avere delle indicazioni e delle valutazioni più ampie”. “Non si può più rimandare – ha detto invece Valentina Mercanti (Pd) – la discussione su quale sarà il futuro ruolo del Comune di Lucca, o meglio credo che si debba parlare anche del bilancio preventivo, coinvolgendo il consiglio comunale e le commissioni. In parte ciò è già stato fatto, lo dimostra il fatto che l’incertezza normativa, che non è più accettabile da parte del governo centrale, ha ostacolato non poco la programmazione. Una riflessione va fatta, perché Lucca è il capoluogo di provincia: bisogna capire quale ruolo vogliamo avere, anche in riferimento alle spese per il tribunale, a quelle del Boccherini. Dobbiamo impegnarci ancora di più, nella ricerca di sinergia con altri territori e rivalutare l’ipotesi di una fusione con il Comune di Capannori, visto che sono previsti fondi”.
Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica, punta il dito contro i mancati rimborsi per le spese per gli uffici giudiziari: “Non è accettabile che il Comune di Lucca si debba accollare l’onore di queste spese – sottolinea -, ancora una volta non si dialoga con gli enti locali e non si apprezzano gli sforzi fatti fin qui dall’amministrazione di Lucca”. Cantini ha poi ricordato l’impegno a ridurre le spese superflue sia per gli uffici comunali che nelle società partecipate: “Tutto questo non è stato considerato”, commenta. “Grazie alla giunta e agli uffici – aggiunge – si è arrivati comunque ad un assestamento che non è lacrime e sangue. Mi auguro comunque che la prevista legge di stabilità sia profondamente rivista, in riferimento ai trasferimenti agli enti locali e in particolare ai Comuni”.
Marco Martinelli, presidente del gruppo di Forza Italia, passa all’attacco: “Stasera si sono viste le contraddizioni di sempre nel centrosinistra – dice -: si è visto un consigliere comunale del Pd, che ha lanciato velate critiche alla maggioranza, o un consigliere di una lista civica facente parte della maggioranza che attacca il governo centrale, dando la colpa di tutta questa situazione a Renzi, elogiando invece l’amministrazione comunale. In questi giorni – ha aggiunto Martinelli – l’assessore Cecchetti in merito all’assestamento di bilancio che stasera è oggetto di discussione  ha dichiarato che è stato fatto “un lavoro certosino” per recuperare 1 milione di euro in quanto c’è stata una riduzione dello stanziamento del ministero della giustizia per il mantenimento degli uffici giudiziari. Questo minor introito non previsto può sicuramente generare problemi in un bilancio di un Comune che ha mantenuto una tassazione equa nei confronti dei cittadini e che non ha a bilancio entrate tributarie elevate. Suona invece strano che in un Comune come Lucca in cui la pressione fiscale con la giunta Tambellini è salita alle stelle, ci siano queste difficoltà. Voglio a tal proposito ricordare che la previsione di entrate tributarie per l’anno 2014 era di 65.867.546,00 euro contro un consuntivo 2013 di 58.324.046,57 euro. Nei giorni scorsi, il 24 novembre, la nostra città è tornata alla ribalta delle cronache nazionali, con un articolo sul sole 24 ore che ha pubblicato i dati elaborati dal Caf Acli, in cui si evidenzia la stangata che il Comune di Lucca ha riservato alle famiglie e alle imprese per il pagamento della Tasi e Imu. Per quanto riguarda l’abitazione principale IlSole24Ore è andato a raffrontare l’Imu 2012 e la Tasi 2014 sulla base della rendita media cittadina di una famiglia con due adulti e un figlio di 10 anni; reddito 35mila euro, Isee 28mila euro. Su questo modello a Lucca nel 2012 con l’Imu si sarebbero pagati 118 euro, mentre quest’anno si verseranno 230 euro, con un aumento del 96% che ha portato la città dal 64esimo al 37esimo posto nella classifica della spesa Imu – Tasi sulla prima casa. Per i capannoni, dove per stilare la graduatoria IlSole ha preso l’Ici 2011 su un capannone in categoria D/1 (struttura dove viene lavorata e trasformata la materia prima) e l’importo dovuto nel 2014 per Imu e Tasi, effettuando un calcolo si basa sulla rendita catastale media nazionale (6.257 euro). Lucca ha portato il costo di possesso per questo genere di immobile da 1807 a 4527 euro, aumentando del 151% la pressione fiscale. Si tratta del quinto maggior aumento nazionale, con una imposizione che spedisce la città dal 98esimo al 18esimo posto in Italia per quanto riguarda l’incidenza di questo capitolo. La vera stangata però è arrivata per i negozi, che si sono visti aumentare l’imposta del 212%, anche in questo caso quinto maggior aumento d’Italia fra i comuni capoluogo. Il raffronto stavolta è fra l’Ici 2011 su un negozio usato dal proprietario e l’importo dovuto nel 2014 per Imu e Tasi, con calcolo basato sulla rendita catastale media cittadina. La tassa è schizzata dunque da 455 a 1417 euro, arrivando dalla 47esima alla 23esima maggior imposizione del paese. Tutto questo conferma quanto denunciato in questi mesi dal gruppo di Forza Italia ovvero che nell’introdurre la nuova Tasi avete approvato un sistema tariffario  che sta incidendo negativamente  sui bilanci delle famiglie lucchesi già in grave difficoltà a causa della crisi economica, innalzando il tetto massimo fissato dalla Legge al 2,5 per mille, portandolo al 3,3 per mille e istituendo solamente, detrazioni minime e rivolte a un numero molto limitato di contribuenti. Infatti rispetto all’Imu relativa al 2012, questa massiccia riduzione delle detrazioni, spettanti allora ai contribuenti lucchesi per l’abitazione principale e le sue pertinenze, è una delle principali cause di aumento del carico fiscale locale. Per quanto riguarda le imprese, l’amministrazione non ha  previsto il pagamento della Tasi solo perché l’aliquota Imu è già al massimo e non c’era margine per l’aumento della tassazione e non certo per non complicare i loro bilanci.  Infatti avete mantenuto le aliquote applicate lo scorso anno  ovvero al 10.6 per mille l’aliquota Imu di immobili locati come uffici, negozi, capannoni eccetera. Un altro aspetto da sottolineare è il ricorso agli oneri di urbanizzazione per coprire la gestione corrente. Anche in questo caso agli annunci che avete fatto fin dal giorno del vostro insediamento di non utilizzare gli oneri per coprire la spesa  non sono corrisposti fatti. Utilizzate infatti il 31,10% degli oneri per coprire la gestione corrente. Sindaco, tutto questo è il risultato di una politica fallimentare della sua amministrazione che mantenendo fede alle prerogative delle amministrazioni di sinistra ha confermato una tassazione pesante per i contribuenti lucchesi. Se si considerano poi le politiche fiscali nazionali e regionali, il forte aumento dell’Irap per le aziende e l’addizionale regionale deciso Rossi la situazione diventa tragica per le famiglie e le imprese lucchesi già in difficoltà per il perdurare della crisi economica”. La Mercanti, chiamata in causa, capisce subito: “La mia non era una critica alla maggioranza ma un invito alla responsabilizzazione di tutti, anche e soprattutto dell’opposizione. Mi spiace che si faccia soltanto propaganda”.
“Gran parte degli spunti emersi dal dibattito di questa sera – sottolinea – saranno al centro del confronto in vista del bilancio preventivo 2015”. Sulla questione dell’evasione, l’assessore precisa: “Non si può parlare di un tentativo di tartassare i cittadini – sottolinea l’assessore Enrico Cecchetti -: questo è un falso, se passa un messaggio di questo tipo siamo tutti più deboli, meno pieni di quei valori che fanno parte della legalità che fanno parte integrante di una comunità”. Poi la replica a Martinelli: “Con lui discuterò più volentieri quando mi dirà dove taglierebbe quei due milioni di minori imposte che propone. Anche in riferimento alla varie classifiche, aspetto quella che prenda in esame i Comuni che hanno una fascia del 15-16% della prima casa che pagano zero come Tasi. In questa classifica saremmo in cima, così come per quella relativa a quanto pagano gli inquilini. Sulla tassazione abbiamo fatto un’operazione di assoluta equità”.
Marco Martinelli riprende la parola: “Per abbassare la tassazione abbiamo sempre indicato la strada – dice -: secondo noi c’è la possibilità di creare un ufficio dedicato allo studio dei bandi per accendere ai fondi europei e regionali. Intensificando e mettendo in piedi un personale specializzato per recuperare risorse esterne, è possibile imboccare la strada per fare investimenti”.
Francesco Battistini, capogruppo del Pd, difende la manovra: “Nonostante i tagli, si mantiene alto il livello dei servizi – sottolinea -. La situazione è estremamente difficile, ma abbiamo lavorato per garantire i servizi, con una tassazione progressiva e il contrasto all’evasione. Una lotta all’evasione fatta in maniera reale: questo è un esercizio della democrazia”.