Morto il consigliere comunale Alessandro Bertolucci

29 novembre 2014 | 13:57
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Morto il consigliere comunale Alessandro Bertolucci

Si era speso fino all’ultimo nel suo impegno come consigliere comunale, in prima fila, in qualità di presidente della commissione partecipate, a riorganizzare il sistema di servizi garantito dalle società municipalizzate del Comune di Lucca. Uno tra i consiglieri più vicini al sindaco Alessandro Tambellini, è scomparso lasciando la città nel lutto. Alessandro Bertolucci, consigliere comunale del Pd, si è spento dopo una lunga malattia. Cinquantaquattro anni, sposato e con un figlio che frequenta l’Università, Bertolucci, dipendente delle ferrovie, ha svolto attività politica nei Ds e poi nel Pd fino all’elezione come responsabile dell’organizzazione comunale del Partito Democratico. Bertolucci è spirato in tarda mattina all’Hospice San Cataldo, dove si trovava ricoverato da qualche tempo, assistito dall’amore dei familiari. Martedì (2 dicembre) alle 10 alla sala della Croce Verde di viale Castracani. Per espresso desiderio della famiglia l’orazione funebre la terrà il sindaco Alessandro Tambellini.

Addio a Alessandro, il ferroviere che amava la politica. Bertolucci, di San Cassiano a Vico, macchinista delle Ferrovie dello Stato, era stato eletto consigliere comunale per il Pd nel 2012. Entrato a Palazzo Santini, era stato scelto come presidente della commissione partecipate. Si devono a lui, in collaborazione con Lucca Holding, i passaggi fondamentali che hanno portato ad una riorganizzazione delle società partecipate – di cui sono stati ridotti sprechi e stipendi per i cda – e, da ultimo, su indirizzo della maggioranza, l’operazione che ha riportato sotto il totale controllo dell’amministrazione comunale Lucca Fiere e Congressi, con l’obiettivo di arrivare alla fusione con Lucca Comics and Games Srl.
Ma l’impegno di Bertolucci è stato speso fin dall’inizio anche in ambito sociale. Il consigliere comunale del Pd si è battuto in prima persona, sostenendo la necessità di arrivare ad una integrazione dei lucchesi con le comunità di stranieri che vivono in città. Per questo il progetto della cittadinanza simbolica ai figli di stranieri porta scolpito su di sé il nome di questo componente della maggioranza che ha sempre preferito l’azione e la sostanza, all’apparenza. Schivo e molto modesto, ha lavorato sempre dietro le quinte ma mai in secondo piano. E’ stato determinante anche il suo contributo al testo del regolamento per il registro delle unioni civili che proprio ieri, per uno strano caso del destino, ha iniziato il suo percorso nella commissione sociale.
Politico di lungo corso, non aveva mai perso il legame con il territorio e soprattutto con i cittadini. Era stato infatti uno dei fautori delle politiche di partecipazione dell’amministrazione comunale. Non aveva mancato nemmeno di manifestare, come dipendente delle ferrovie, la sua vicinanza alle famiglie delle vittime della strage di Viareggio, presentandosi insieme al sindaco Tambellini al corteo per il via al processo sul disastro ferroviario al Polo Fiere di Sorbano.
Nonostante la malattia, fino all’ultimo Bertolucci non era voluto mancare nei banchi del consiglio comunale, dove tanti si aspettavano di rivederlo presto. “In tanti mi chiamano vero compagno – scriveva di recente agli amici di Facebook -. A me fa molto piacere anche se bisogna essere coscienti di esserlo negli anni 2000. È inutile negarlo, una piccola trasformazione era inevitabile ma è importante che i principi e gli ideali rimangano saldi. Scusate se l’ho fatta un po lunga ma quello che fate e dite per me è una goccia di vita in più, un pieno di sicurezza”. E fino a quell’ultima goccia ha bevuto Bertolucci, senza mai rinunciare alla sua passione politica.
La politica in lutto. La notizia della sua scomparsa ha colpito enormemente i colleghi del partito e l’intera famiglia della politica lucchese. Tra i primi a recarsi all’Hospice il capogruppo del Pd, in consiglio comunale, Francesco Battistini: “Siamo tutti sconvolti dalla perdita di un collega tanto valido ma soprattutto di un carissimo amico”. Il sindaco ricorda Bertolucci, esaltando le sue doti di franchezza e onestà, che hanno contraddistinto la cifra del suo impegno politico: “Nonostante Lucca sia piccola, ‘un villaggio’ come diceva Tobino, non conoscevo Alessandro Bertolucci prima di incontrarlo nell’esperienza politica che mi ha portato ad essere sindaco – sottolinea Tambellini -. È bastato poco per intenderci: gli occhi franchi, sinceri, il pensiero deciso, le idee condivise e coltivate per lungo periodo che potevano finalmente avere realizzazione, la schiettezza dell’uomo, la sua coerenza, la sua lealtà, sono questi i caratteri che facevano di lui un uomo non consueto. Ha affrontato il lavoro politico con metodo e con costanza sempre tenendo fede a quei principi che sono stati il fondamento prima dell’esperienza dell’Ulivo e poi del Pd: li ha perseguiti con tenacia come si conviene a chi è impegnato a realizzare il meglio tra noi nel senso della giustizia, della fratellanza, della solidarietà con coloro che sono in condizioni di svantaggio. Ci è stato di grande aiuto nel realizzare alcuni importanti obiettivi che hanno caratterizzato il lavoro di questi due anni e mezzo. Sicuramente di Alessandro si apprezzavano lo spessore della riflessione politica, la libertà di pensiero e l’intima coerenza che la guidava, ma di lui resta soprattutto l’uomo e la sua integrità, la forza che ha saputo dimostrare anche nella malattia, il modo in cui guardava il mondo e sapeva guardarti negli occhi. Credo che ciò che lui ha vissuto e ha fatto, per quanto ha potuto e nell’ambito della nostra città, costituisca per tutti un motivo di riflessione, in una fase storica in cui la politica è disorientata e ha perso di consistenza perché disorientati sembrano i protagonisti della politica e i modi e i comportamenti della nostra vita sociale sono segnati da potenti elementi di negatività. In tutto ciò ricordare Alessandro Bertolucci e quel che è stato e quel che ha fatto è per tutti noi un motivo di forza e di speranza”.
“Alessandro – sottolinea il presidente del consiglio comunale, Matteo Garzella – è stato un uomo che si è impegnato completamente e attivamente nella politica e nel sociale, perché ha creduto in principi e valori preziosi, inestimabili e imprescindibili. Col suo impegno ha arricchito i dibattiti consiliari ricevendo la stima di tutto il Consiglio. Mancherà a tutti noi. Mi unisco al dolore dei familiari”. “La città di Lucca e la sinistra lucchese oggi hanno perso una persona di valore – sottolinea Francesco Bambini, segretario comunale del Pd -: il vuoto lasciato da Alessandro Bertolucci è davvero grande, sia a livello umano che a livello politico. Ci ha lasciato un uomo onesto, concreto, capace di lottare per i suoi ideali, consapevole della responsabilità di rappresentare coloro che lo avevano scelto e votato. Anche a nome dell’Unione Comunale del Pd di Lucca esprimo cordoglio e partecipazione ai suoi familiari”.
Bertolucci viene compianto da tutta la giunta e dai consiglieri comunali di maggioranza: “La scomparsa di Alessandro Bertolucci lascia un vuoto incolmabile – si legge nel loro messaggio di cordoglio -. Ci ha lasciato dopo una lunga malattia contro la quale ha combattuto fino all’ultimo, a testa alta e con determinazione. La stessa determinazione e forza con cui ha operato nella vita e nell’esperienza politica. Uomo profondo e sensibile, Alessandro si è accostato all’esperienza del Consiglio Comunale con un’attenzione particolare ai temi più delicati dei nostri tempi, tra questi ricordiamo il suo impegno per la costituzione del Registro delle Unioni Civili e il conferimento della Cittadinanza Simbolica ai bambini e alle bambine che pur nati da famiglie provenienti da altri Paesi del mondo, sono nati e vivono nella nostra città: un’esperienza che mette al centro i valori di uguaglianza e rispetto reciproco. Lo ricordiamo con affetto poiché nonostante le cure lo mettessero a dura prova, Alessandro è stato sempre presente nel dibattito politico della nostra città, guidato da un senso civico senza pari. Ci stringiamo attorno alla famiglia Bertolucci, porgendo le nostre più sentite condoglianze e il più profondo cordoglio”.
“Te ne sei andato senza disturbare – lo ricorda l’ex assessore provinciale e ex membro della segreteria nazionale del Pd, Cecilia Carmassi -, ma hai regalato ai nostri cuori la dolcezza e l’attenzione agli altri, alle nostre teste il richiamo alla coerenza con le idee e i valori, alla nostra pancia la passione con cui hai fatto politica. Ci mancherai”. “Alessandro – è invece il messaggio di cordoglio del presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli – era una persona coerente e responsabile, un uomo che aveva fatto della politica una delle sue ragioni di vita e che alla politica lucchese ha saputo dare tanto, con serietà e impegno. La sua scomparsa mi addolora profondamente e credo che l’intera comunità locale oggi abbia perso una persona per bene, generosa e capace di ascolto e coerenza, doti umane che Alessandro ha saputo mettere a servizio del consiglio comunale e della collettività”. “Se penso a Alessandro Bertolucci – scrive la parlamentare del Pd, Raffaella Mariani – le prime cose che mi vengono in mente sono l’umanità e la generosità con cui si è speso lavorando per la nostra comunità. La notizia della sua scomparsa mi ha lasciata addolorata e commossa. Il suo profondo senso di giustizia, la determinazione con cui ha seguito progetti di grande significato per il futuro della città, la sua passione per una politica fatta di partecipazione attiva e di impegno per un obiettivo condiviso, i valori che lo hanno guidato nelle sue scelte sono un’eredità importante per tutti noi. Alla sua famiglia voglio esprimere tutto il mio affetto e la mia vicinanza”. “Ciao Ale, grande uomo. È stato un onore – scrive Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica – averti conosciuto ed aver condiviso una parte del cammino con te. Sarai sempre un esempio da seguire e non ti dimenticherò”. Bertolucci era molto amato anche dai giovani. Lo dimostra il messaggio dei Giovani Democratici di Lucca: “Noi della giovanile – è il messaggio accorato – abbiamo conosciuto bene Alessandro in questi anni di militanza: c’era sempre quando dovevamo organizzare qualche iniziativa, qualche riunione, qualche banchetto in centro. La sua non era solo presenza, lui in ogni gesto che offriva al partito metteva passione, e metteva tanto coraggio perché anche quando si è presentata questa orribile malattia ha cercato di esserci sempre con la sua preparazione, la sua conoscenza e il suo innato battersi per chi sta peggio, per chi perde il lavoro, per chi non ha diritti”. “Ha sempre preferito il lavoro alle parole, l’impegno all’apparenza. Così ricordiamo Alessandro Bertolucci – è il messaggio dell’associazione LuccaPossibile (Lucca per Civati) -: un uomo di sinistra, un giusto, un onesto. Una persona sempre attenta a tutte le persone, specialmente alle ultime, soprattutto a quelle a cui nessuno pensa. Questi suoi ideali lo avevano portato, poco più di due anni fa, a candidarsi per la sua prima esperienza amministrativa al Comune di Lucca; e la sua propensione alla cura gli era stata immediatamente riconosciuta da moltissimi concittadini, che infatti lo hanno votato ed eletto con un consenso ampio e meritato, frutto di una stima semplice quanto profonda e autentica, perché scaturita da un rapporto diretto: l’unico modo in cui lui era capace di approcciarsi. La malattia è arrivata troppo presto; ma in una manciata di mesi è riuscito, anche nelle sue vesti di consigliere comunale, a dimostrare le ragioni e il senso del suo agire. Due motivi di impegno, in particolare, vogliamo qui ricordare: quello per il riconoscimento della cittadinanza simbolica ai figli di stranieri nati in Italia; quello per l’istituzione del registro delle unioni civili nella nostra città. Avrebbe fatto ancora tanto di più, Alessandro, se solo avesse avuto ancora tempo e modo. Così non è stato: è per questo la sua assenza diventa non solo un dramma per la sua famiglia e i suoi amici, che tanto lo abbiamo amato, ma anche una grave perdita per l’intera comunità. Rimane il valore del suo esempio, che in questo momento di dolore e lacrime è l’unica cosa che riesce a farci forza. Proveremo noi, caro Alessandro, a proseguire sulla strada che insieme abbiamo percorso in questi anni. Grazie per la tua amicizia e per quello che hai fatto per la nostra città”. Anche il circolo del Pd Lucca Est si unisce al cordoglio per la “perdita dell’amico e compagno Alessandro Bertolucci. Ci mancherai, ci mancheranno la tua passione politica, il tuo impegno nel circolo e la tua grande voglia di fare”. “”Con Alessandro Bertolucci – scrive il consigliere provinciale Enzo Giuntoli – ho condiviso esperienze politiche importanti e indimenticabili. Assieme abbiamo fondato il circolo Pd Luccaest nel 2008, creando così un laboratorio politico di notevole spessore. Alessandro diede non solo un fondamentale contributo di consenso elettorale alle amministrative del 2012, ma soprattutto idee e progettualità che solo una persona come lui poteva dare. Ma i ricordi positivi non si fermano alla politica. Alessandro era una persona con cui era piacevole parlare e confrontarsi, grazie alla sua signorilità, alla sua gentilezza e alla sua intelligenza. Ci lascia un autentico galantuomo. Non lo dimenticheremo”. “Apprendiamo con sgomento e tristezza – sono parole di Francesco Nolli del Partito dei Comunisti Italiani di Lucca – la notizia della morte di Alessandro Bertolucci. Alla Famiglia ed al Pd il senso del nostro rammarico e le nostre più sentite condoglianze”.