Lucca, record per furti e rapine. Peggiora tenore di vita

1 dicembre 2014 | 09:57
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Lucca, record per furti e rapine. Peggiora tenore di vita

di Roberto Salotti
Peggiora il tenore di vita, ma si iniziano a registrare segnali di ripresa per affari e lavoro. Sulla tutela dell’ambiente e la qualità dei servizi per la salute dei cittadini la strada è in salita e i dati confermano che Lucca non è una città per i giovani con sempre meno spazi e attività per il tempo libero e lo svago. Ma anche se il capoluogo di provincia conserva, rispetto allo scorso anno, il suo 47esimo posto, a metà della classifica stilata dal Sole24Ore che pubblica oggi (1 dicembre) il rapporto, i dati settore per settore disegnano un quadro variegato e a tratti anche contraddittorio. Quello poi sui reati è pure peggiorato rispetto all’anno scorso e Lucca si colloca al novantesimo posto in Italia, con il record di furti in casa 647 ogni 100mila abitanti (102esimo posto su 107 capoluoghi di provincia), 50 rapine in media ogni 100mila abitanti, e il record di frodi (330 ogni 100mila abitanti).

Gli indicatori sulla popolazione indicano un crescente dinamismo della città, anche se non vanno bene i dati relativi alla formazione, con un numero medio di anni di studio che non raggiungono i 9 (94esimo posto) e con soltanto il 7,58% di stranieri regolari sul territorio (59esimo posto in Italia).
La classifica generale.C’è da dire che se anche Lucca conserva la posizione dell’anno scorso nella classifica nazionale, in Toscana va peggio di noi soltanto Pistoia, che si colloca al 52esimo posto. Migliora invece Livorno che sale all’undicesimo posto, Grosseto (al 15esimo), Pisa che sale al 29esimo gradino. Firenze perde terreno ma resta al 16esimo posto.
Tenore di vita. Note dolenti per Lucca che perde terreno, collocandosi al 39esimo posto in Italia con indicatori in peggioramento. Il valore aggiunto pro capite nel 2013 raggiunge i 26.331 euro, una cifra che pone il capoluogo però soltanto al 25esimo posto. Il patrimonio medio delle famiglie è di 412.059 euro (32esimo posto) e per quello che riguarda le pensioni Lucca ha da invidiare molto ad altre 57 città che superano la sua media di 982 euro di assegno mensile per chi è a riposo. Ma c’è un dato dove Lucca eccelle e c’era da aspettarselo, visto che si tratta di una cifra che fa parte della sua tradizione. Si tratta della spesa per i beni durevoli, dove Lucca con i 2.345 euro medi per famiglia raggiunge il decimo posto. Alto il costo della vita, con un’inflazione dell’1,23%. Nonostante la crisi del mattone, poi, resta alto anche il costo medio per metro quadrato per abitazioni in semicentro: 2.250 euro.
Affari e lavoro. Per questo settore Lucca migliora il suo dato e raggiunge quota 41 nella classifica generale. Lo spirito d’iniziativa non manca, secondo lo studio del Sole24Ore: le imprese registrate per 100mila abitanti al settembre scorso sono in media 11. Lucca è poi sopra la metà della classifica anche per la propensione ad investire: 30esimo posto conquistato con un rapporto tra impieghi e depositi dell’1,45. Il rapporto sofferenze/impieghi è di 10,23 e Lucca scende al 52esimo posto. L’export tiene, con una quota di esportazioni in percentuale sul Pil del 32,39% (38esimo posto). Il tasso di occupazione è invece del 61,78%: va meglio di noi in altri 44 capoluoghi di provincia. Per il numero di giovani imprenditori siamo invece ai livelli di Reggio Calabria (45,32 ogni mille giovani, con il 53esimo posto in Italia).
Ambiente e salute. Lucca occupa il 29esimo posto, ma il dato è in peggioramento. Per gli asili nido siamo al 31esimo posto e la pagella ecologica – quella stilata da Legambiente – boccia la città, collocandola al 69esimo posto. Per il clima non siamo certo al top, ma anzi al 41esimo posto per le differenze fra il mese più caldo e quello più freddo. Le fughe di pazienti dagli ospedali lucchesi sono del 4,23%. Va peggio altrove ma Lucca è comunque al 20esimo posto. Per la longevità della popolazione siamo invece al 54esimo posto, con una speranza media di vita di 81 anni. I tempi della giustizia non sono dei migliori e collocano la città al 50esimo posto.
Popolazione. Migliorano invece i dati relativi alla popolazione, ma Lucca resta comunque al 73esimo posto. La densità demografica è di 219 abitanti al chilometro quadrato (69esimo posto) mentre per il tasso migratorio siamo sull’1,61% (29esimo posto). Cresce il numero delle coppie in crisi: 66 in media ogni diecimila famiglie decidono per separazioni e divorzi. L’indice di giovinezza è di 95,34 (dato dal rapporto fra gli under 15 e gli over 64) e la città si colloca a quota 37.
Ordine pubblico. Nella speciale classifica dedicata alla criminalità Lucca ricopre un poco lusinghiero 90simo posto anche se bisogna considerare che inevitabilmente la classifica tiene conto dei reati denunciati ufficialmente. Una posizione determinata soprattutto dalle truffe e frodi, che vedono la provincia al quinto posto nazionale dopo Trieste, Savona, Napoli e Bologna: il dato parta di circa 331 truffe ogni 100mila abitanti. Lucca al top anche per scippi e borseggi (11esimo posto naionale (circa 388 episodi denunciati ogni 100 mila abitanti). Anche i furti in casa sono un problema, se è vero che la provincia raccoglie il sesto dato a livello nazionale con 647 casi per 100mila abitanti e si positziona dietro Asti, Pavia, Torino, Ravenna e la provincia di Forlì Cesena. Anche per le rapine il dato non è confortante: 80esimo posto nazionale, 50 casi circa per 100mila abitanti. Un po’ di sollievo solo dal riscontro che riguarda le estorsioni, dove in Toscana va meglio solo a Massa Carrara. Lucca, invece, porta a casa il 15esimo miglior dato a livello nazionale. Ma il dato globale parla di un aumento percentuale che colloca la provincia al 27esimo posto fra tutte le province italiane. In una realtà che vede le realtà più sicure a Crotone, Oristano e Belluno e i “rischi” maggiori a Prato, Bologna e Imperia.
Tempo libero. Infine il dato su intrattenimento e tempo libero. Anche in questo caso la situazione peggiora rispetto alla scorsa rilevazione, relativa al 2012 ma colloca comunque Lucca al 27esimo posto a livello nazionale. Sono ristorazione (805 fra ristoranti e bar per 100mila abitanti) e indice di sportività (19esimo posto nazionale) a trainare la classifica, ma sono buoni i dati anche del numero di libreria in provincia (circa 9 per 100mila abitanti) e si sale cinematografiche (34esimo posto in Italia). Dato medio per la grande distribuzione (0,25 metri quadri di Gdo per abitante) mentre il dato critico è quello della connettività. La Banda larga in provincia, infatti, copre solo il 37,5% della popolazione.