Anche dal Consiglio l’ultimo saluto ad Alessandro Bertolucci

2 dicembre 2014 | 16:50
Share0
Anche dal Consiglio l’ultimo saluto ad Alessandro Bertolucci

Poesie, lettere, ricordi personali e pubblici. E’ stata una commemorazione commossa e sentita quella di oggi (2 dicembre) in consiglio comunale nel giorno del rito funebre per la scomparsa del consigliere del Pd Alessandro Bertolucci. Un’assise partecipata, composta e silenziosa, con tanto pubblico ad assistere all’ultimo saluto di sindaco, presidente del consiglio e consiglieri al loro collega scomparso troppo presto per una grave malattia. Al suo posto, simbolicamente, un mazzo di fiori.
Ad aprire i lavori il presidente dell’assise Matteo Garzella: “Alessandro – ha detto il presidente – era una persona di poche parole che andava dritto al cuore del ragionamento. Sarebbero tanti gli aggettivi per descrivere il consigliere ma ne userò solo tre. Alessandro, uomo di partito e delle istituzioni era franco, coerente e determinato. A volte mi sorprendeva la sua franchezza, ma lui non badava affatto alle considerazioni di opportunità. A volte potevano essere parole spiacevoli, ma chiunque parlava con lui sapeva che esprimeva sempre il suo sentire. Il suo agire corrispondeva al suo pensiero, e questo è sempre stato apprezzato da tutto. Era un uomo infine determinato, che realizzava progetti in cui credeva, anche se non amava apparire, in modo generoso, dando il suo personale contributo allo sviluppo della comunità cittadina. Quando si era fatto in quattro per la cittadinanza simbolica degli stranieri nati in Italia aveva detto: ora che sto affrontando la malattia ho più tempo da dedicare all’amministrazione. Fino all’ultimo desiderava di tornare in quest’aula ma ciò non è avvenuto e la commemorazione di oggi non può cambiare il corso degli eventi. Ma ricordarlo qui è il gesto migliore che si poteva fare per lui”.

il sindaco, che già questa mattina, per espresso volere della famiglia aveva tenuto l’orazione funebre (Leggi l’articolo) è intervenuto anche davanti al consiglio, per ribadire la sua stima per il consigliere deceduto: “Ci sono tanti modi per ricordare una persona come lui ma non si addicono a questo caso – ha detto il primo cittadino – Quest’uomo, nel tempo in cui è stato insieme a noi non ha chiesto mai niente per sé e questo dovrebbe far riflettere ciascuno di noi e far immaginare a ciascuno di noi cos’è quella politica come servizio espressa molte volte. La sua vita politica in questo consesso, dove si prendono le decisioni per tutti, a volte facendo bene a volte sbagliando è stata una vita, posso dirlo in modo certo, del tutto limpida e trasparente. A me non è mai pervenuta una richiesta che non fosse in linea con le necessità di tutti. E’ stato un esempio di forza, coerenza e libertà di spirito ed anche di umiltà. Io credo che Alessandro Bertolucci ha dato a tutti i noi l’esempio di come si può vivere la vita politica, con serenità e passione. Dobbiamo fare di tutto perché la sua memoria sia ricordata e rispettata, anche nei lavori di questo Consiglio”.
Tanti gli interventi dei consiglieri comunali, quelli a lui più vicini, ma anche di opposizione. Primo fra tutti, Francesco Battistini, suo “compagno” di banco nell’aula consiliare. La voce rotta dalla commozione, più volte si ferma per trovare la forza di continuare il discorso: “Al centro della sua attività – ha detto in uno dei passaggi – lui uomo di azione ma anche di pensiero, c’è sempre stata la persona: dalla cittadinanza simbolica, alla ludopatia, alla vicinanza alle vittime della strage di Viareggio. Per me sarà un macello non averlo accanto”. E ancora, Enrica Picchi, che legge una lettera che in prima persona si rivolge all’amico Alessandro, conosciuto durante la campagna elettorale del 2012.
L’ex sindaco Pietro Fazzi, a nome anche di tutto il gruppo e di Azzarà dell’Udc ne ricorda “la forza convinzioni che non si è mai trasformata in qualcosa di scomposto. Il suo sguardo, che negli ultimi tempi era sempre più pensoso, non ha mai fatto mancare un sorriso. E per questo esprimiamo una forte gratitudine”. Per Claudio Cantini (Lucca Civica), Bertolucci è “una persone di quelle che ti segnano la vita”. Poi il capogruppo della lista civica legge, in memoria, una poesia di Montes.
Una poesia, di Mario Lena e dal titolo Resistere, è quella che legge, dopo gli interventi di Monticelli e Leone, l’ex vicesindaco Carla Reggiannini: “Alessandro – spiega – era un uomo umile, leale, mite ma forte nel perseguire quello che voleva. Era capace di ascolto, profondo e attento. Non è retorica, ma continua ad essere fra noi”.
A chiudere gli interventi, sempre con la stessa intensità e commozione anche Renato Bonturi, Piero Angelini, Virginia Lucchesi e Antonio Petrone.
Alessandro mancherà a tutti loro, mancherà, con la sua serietà e compostezza, a tutto il consiglio comunale.