Nannipieri: “Lucca non sa sfruttare patrimonio di Puccini”

Luca Nannipieri, saggista e membro di board della Fondazione Magna Carta interviene sulla “bocciatura” dell’Unesco di Lucca come città della musica: “Pretendere che ci sia una sede universale come l’Unesco che stabilisce quali sono i patrimoni dell’umanità è una cosa che dal punto di vista storico-scientifico, come dice il mio maestro Massimo Cacciari, può fare solo ridere – dice – Parlarne è perdita di tempo: l’Unesco non è mai stata una cosa da prendere sul serio. Detto questo, la bocciatura era sicura: con impareggiabile autolesionismo Lucca riesce a decimare un giacimento musicale senza pari, comportandosi né più né meno come una città del Nord Africa o del Medio Oriente che non mette a frutto, anzi dilapida, il patrimonio storico degli Assiri, dei Persiani, delle colonie greche o romane”.
“Con meritevole franchezza – prosegue Nannipieri – lo ha ammesso anche il senatore Andrea Marcucci, in una recente intervista, quando ha detto di trovarsi in difficoltà a spiegare al resto d’Italia come mai ad occuparsi di Giacomo Puccini ci siano, nella stessa provincia, due distinte fondazioni, un centro studi, varie associazioni e diversi teatri e musei, che deprimono forze, energie, progettualità, invece di incanalarle in un’unica struttura concertata. Però lo deve spiegare anche al sindaco della città, che è del suo partito, e che finora di Puccini si è limitato ad ascoltare le melodie in teatro al Puccini Days. Il progetto Lu.Ci.Da Palace (Lucca città d’arte, città di musica, città di leggenda), promosso da Marco Banti, che prevede un’importante struttura appena fuori dal centro storico, dedicata a tutte le arti performative, in grado di fornire permanentemente supporto ad ogni tipo di attività artistico-musicale, in chiave produttiva, basandosi su capitali privati, è rimasto finora sulla carta, e il “vorrei ma non posso” del sindaco Tambellini ad avviare concretamente l’operazione, dimostra che alla giunta attuale interessa mantenere la placida situazione attuale, dove Lucca non è né vincitrice né vinta. Esattamente come la città di El Jem in Tunisia: ospita le più grandi e straordinarie rovine romane dell’Africa, ma non sa bene cosa farci”.
“Lucca vuole diventare una città Unesco, una città europea, ma poi si comporta come una città nordafricana – conclude Nannipieri – Anche Matera fino a tre anni fa era una città che non sapeva capitalizzare il suo patrimonio. Poi, gradualmente, hanno cambiato passo e adesso i sassi di Matera sono pubblicizzati ovunque, in maniera martellante, con iniziative di richiamo, rassegne, percorsi, manifestazioni, e difatti la città si è aggiudicato il titolo di capitale europea della cultura 2019. Lucca, se continua ad essere nord africana, non sarà mai minimamente nominabile come capitale della cultura o capitale della musica”.