
Anche Torpedo Lucca interviene sulla possibile chiusura del Cantiere Giovani in via del Brennero, con l’auspicio che una tale possibilità possa essere scongiurata. “Il Cantiere Giovani – dicono i ragazzi di Torpedo – è un punto fondamentale per molti in città: è l’unico spazio dalla chiusura del Kaboom di sant’Anna nel 2004, che lascia uno spiraglio all’aggregazione giovanile e all’associazionismo informale, ospita una sala studio sempre gremita e l’unica aperta in orari serali, offre una sala prove gratuita per le band del territorio, ed è uno spazio libero per l’organizzazione di cineforum, spettacoli, assemblee e molto altro, inoltre è anche la sede del mercatino dei libri di testo usati, gestito da giovani ed unica realtà che garantisce la possibilità di avere libri scolastici usati e ogni anno vede la partecipazione di migliaia di famiglie”.
“A causa dell’abolizione della Provincia – spiegano dal Cantiere – e il ridimensionamento dei finanziamenti di questa, il cantiere si trova in una grave crisi e rischia di qui a poco la chiusura. Il problema della sua gestione passa quindi al Comune di Lucca. Fin da subito l’amministrazione Tambellini, sollecitata dai rappresentanti degli studenti del cantiere, ha dichiarato di non avere possibilità economiche, ma si dice disposta ad un dialogo senza portare nulla sul piatto, senza garantire risorse, che ha detto più volte di non avere per questi servizi secondari. Mercoledì alle 17 si terrà un incontro nella sala polivalente del cantiere a cui le amministrazioni diranno la loro sulla futura gestione; noi ci saremo ed invitiamo tutti a partecipare in quanto si discute il futuro di un bene comune e di uno spazio sociale sfruttato da centinaia di giovani e non”.
“Auspichiamo – commentano – che mercoledì il Comune non venga a recitare la misera scena in cui propone come soluzione quella del lavoro gratuito – chiamandolo volontariato – per abbassare le spese di amministrazione e sostituire i lavoratori della struttura. Una via che già stanno sperimentando alla biblioteca Agorà, per cercare di mandare avanti un servizio fondamentale deficitario di risorse. Sdoganata da Renzi al festival del volontariato che si svolse proprio a Lucca il 12 aprile scorso, quella del lavoro volontario è una pratica che oggi il governo Pd sta promuovendo in tutto il territorio e che sarà la struttura su cui si reggerà l’Expo 2015. Difatti la tanto attesa organizzazione internazionale vede la presenza di 18mila volontari difronte agli 800 stipendiati. Inutile dire che se non pagato non è lavoro, perciò riteniamo vergognoso che si cerchi di risolvere i problemi di debito e di risorse, sfruttando i giovani studenti e precari, il cui futuro è già gravato dalla precarietà e dall’assenza di speranze. Proprio i giovani hanno bisogno di investimenti nella formazione (quella pubblica e libera), negli spazi di aggregazione autogestiti e dove sono responsabilizzati, ma sopratutto diritti e politiche sociali che combattano la precarietà e non la favoriscano. Il problema degli spazi per gli studenti è un problema assai sentito in città e si dimostra ancora una volta che quando si parla di tagli e austerity, la prima voce da cui partono i tagli riguardano i giovani. Ci pare chiaro quello che è il pensiero del Comune, per loro il Cantiere non è un risorsa su cui investire per il tessuto sociale della città, ma un peso che non produce introiti”.
“Quale futuro per il cantiere? – si chiedono infine i giovani Torpedo – Il cantiere è uno spazio sociale fondamentale nel territorio, nato proprio dall’esigenza di giovani e cittadini che armati di buona volontà occuparono nel 2008, l’allora ex-ostello, in completo abbandono. Adesso è tempo di difenderlo, pretendiamo che vengano stanziate risorse, e che la struttura non rimanga chiusa e inutilizzata come troppi edifici nel Comune. Consigliamo di valorizzare le molte esperienze di autogestione presenti in tutta Italia, ad opera di enti statali con giovani e associazioni. Non accetteremo le scuse che abbiamo già sentito, di un’amministrazione senza risorse, visto che annualmente finanzia la struttura privatista dell’Imt con 250mila euro (fino al 2013 erano 600mila) e che recentemente ha sperperato 35mila euro per dei videoclip del Summer Festival. Di certo sappiamo che le risorse si possono trovare e non c’è scusante che regga all’abbandono, o alla privatizzazione di un bene comune come il Cantiere Giovani”.