Cantiere Giovani, a gennaio le soluzioni per il futuro






L’impegno, per ora, è quello di rivedersi a gennaio con soluzioni concrete per salvare la struttura. Ma la volontà degli enti è quella di salvare l’esperienza del Cantiere Giovani, minacciata dalle difficoltà economiche e dal cambiamento delle competenze per l’attuazione della legge Del Rio. Questo l’esito, interlocutorio, dell’assemblea convocata per oggi (3 dicembre) proprio nella realtà di via del Brennero cui hanno aderito rappresentanti della Provincia (il presidente Baccelli e l’assessora Federica Maineri), del Comune (il vicesindaco Ilaria Vietina) e anche l’assessore del Comune di Capannori Matteo Francesconi, Lucia Puliti in rappresentanza di Asl e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Marco Remaschi, consigliere regionale del Pd.
Le foto dal Cantiere Giovani
La questione è complessa e non riguarda solo la parte economica ma anche le competenze che verranno ridistribuite al momento dell’attuazione della legge Del Rio sulla riforma delle province. Lo spiega, dopo l’introduzione di un rappresentante degli studenti/utenti del Cantiere Giovani che enuncia tutte le iniziative portate avanti in questi anni nella struttura, il presidente della Provincia Stefano Baccelli: “La riforma delle Province – spiega – è stata presentata spesso come la panacea di tutti i mali. Con il risultato che ora sono il solo presidente della Provincia secondo il vecchio ordinamento. Una situazione che apre a una totale ridistribuzione delle competenze e, nel frattempo, a una serie di tagli sempre più frequenti per l’ente. Che significa un prelievo forzoso delle tasse raccolte. Soldi che, però, non vengono reinvestiti in opere pubbliche. Un taglio che per quanto ci riguarda è stato di 12 milioni di euro nel 2014 e che sarà in totale, per tutte le Province, di un miliardo di euro. Un ulteriore taglio del 38 per cento, insomma, nel 2015, per la Provincia di Lucca. Il tutto a prescindere dalle competenze, che riguarderanno in futuro solamente la pianificazione urbanistica, l’ambiente, l’edilizia scolastica e la viabilità. E quindi non tutto quanto concerne il Cantiere Giovani”. Che rimarrà, quindi, sostanzialmente orfano di un ente che ne abbia il controllo e la gestione: “Eppure il rappresentante degli studenti – dice Baccelli – ha raccontato una storia di successo che è stata scritta da tanti, dalla Provincia che ha voluto questa struttura, agli assessori, al Ceis. Una storia che vogliamo che continui nel tempo e per cui non seriviranno spese di manutenzione importanti. Dobbiamo però trovare un ente che erediti quello che per noi è un regalo. Una vicenda che riguarda non solo il Comune di Lucca, ma anche la Asl e la Regione, che spero che si prendano questo impegno assieme a coloro che possono accompagnare finanziariamente questo passaggio. Penso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha già partecipato alla realizzazione del Cantiere, ma anche ad altri”. “Se questo non sarà possibile – aggiunge Baccelli lanciando in qualche modo la sfida al Comune – si ragionerà di soluzioni diverse. Pur non avendo soluzioni concrete e operative, insomma, se il Comune non riuscerà ad accogliere la novità troveremo una soluzione di qualche tipo. Ma penso che questa eredità è del Comune e mi sembrerebbe irrispettoso non accoglierla. Questa esperienza non può finire in un fallimento e mi faccio garante e mi impegno a ragionare sulle prospettive”.
Parole chiare e nette che fanno da contraltare a quelle della vicesindaco Ilaria Vietina, con tutte le difficoltà di chi in futuro si deve accollare la responsabilità di gestire il Cantiere. Vicesindaco che diventa anche bersaglio delle critiche dei presenti, anche perché costretta ad assentarsi anzitempo per altri impegni istituzionali: “I giovani – dice – hanno tutte le ragioni per protestare ma devo dire che il Comune ha da sempre condiviso con loro un percorso. Per quanto ci riguarda non abbiamo mai negato le difficoltà sulla questione ma è da tempo che ci confrontiamo, anche con la Provincia per cercare di capire come intervenire. Al momento non posso dire quali possono essere le soluzioni, ma garantiamo l’impegno a individuare le esigenze e i mezzi per dare una risposta concreta per questa realtà che per noi è da salvaguardare”.
La risposta sconcerta i presenti, che vorrebbero certezze e date. E impegni concreti, o quantomeno rassicurazioni. “I problemi – risponde la Vietina – sono economici e finanziari e sono complessi, anche perché si tratta di trovare in bilancio circa 110mila euro quando i fondi già impegnati per il settore sono solo 56mila”. Inevitabile, a questo punto, il paragone, da parte di un esponente di Torpedo su quelli che sono i presunti “sprechi” dell’amministrazione: “Ci si viene a dire – afferma un ragazzo – che non ci sono i soldi, eppure vediamo che nel bilancio del Comune vengono stanziati soldi per Imt, che è una università privata. Si decida, invece, di finanziare questa esperienza fatta da ragazzi. Si finanzi questa realtà invece di dare i soldi a un regista per il trailer del Summer Festival. Si pensi, inoltre, a possibili forme di autogestione: una realtà simile come il Forum Giovani di Capannori, che è solo un luogo più piccolo di questo e completamente autogestito dal Comune. Ricordando anche che lo stesso Cantiere è nato da quella che fu una occupazione da parte degli studenti”.
L’intervento provoca la reazione del vicesindaco: “Innanzitutto – dice – ricordo come il contributo per Imt sia stato nel tempo ridotto a meo della metà rispetto a quello originario. Ma ci sono questioni che nessuno può trascurare, come gli impegni pluriennali presi prima di noi. La situazione è grave, dal punto di vista dei conti, e siamo in una fase in cui non possiamo gestire fondi in più ma ne abbiamo sempre meno. Ma possiamo avviare un percorso, anche concordato, che tenda verso l’autogesione. Non ci fa impressione la cosa, visto che sono più di 130 le associazioni che hanno sede in locali di proprietà del Comune, anche condivisa. Non è una ipotesi che mi sento di escludere. Quanto ai tagli li abbiamo fatti, partendo dagli emolumenti per sindaco, assessori e consiglieri. Purtroppo adesso stiamo tagliano anche i servizi e, anche se capisco le ragioni della protesta, ribadisco che non posso promettere che la struttura viva in futuro con modalità identiche a quelle che ci sono ora”. Chi rigetta, invece, ogni ipotesi di occupazione e non gradisce neanche parlare di autogestione è il presidente Baccelli: “Non è vero – ricorda – che il Cantiere Giovani è nato da un’occupazione. Tutt’altro. Grazie all’occupazione abbiamo ritardato l’inizio dei lavori e siamo anche stati costretti a procedere, cosa che non avremmo mai voluto fare, con le denunce alla Procura della Repubblica. Si tratta di uno degli atti più idioti cui mi sia imbattuto nella mia carriera politica”. “Siamo – spiega Baccelli – per una terza via che non contempla l’autogestione e che vede il Ceis come interfaccia per portare avanti una serie importante di progetti già avviati, e con successo, negli anni”.
Anche la Regione, in questo senso, farà la sua parte. Lo dice il consigliere regionale Marco Remaschi: “Sono anche io – dice – orgoglioso del Cantiere Giovani. E penso che ognuno, per proprio conto, debba costruire una rete di relazioni per una organizzazione che abbia determinate responsabilità funzionali e risorse, magari cercando altri tipi di iniziative e progetti. Un modo di farlo vivere, insomma, questo Cantiere. Mi rivolgerò, in questo senso, all’assessore regionale Saccardi, per cercare di avere un contributo. Nonostante le difficoltà, però, anche il Comune di Lucca deve fare la sua parte. Se tutti ci mettono un po’ del loro troviamo, insomma, una soluzione dei problemi e siamo più credibili”.
I ragazzi insistono. Vogliono una scadenza e un impegno concreto e presentano un impegno scritto da far firmare a Comune e Provincia affinché si ripresentino nella stessa sede per parlare del futuro del “loro” Cantiere. Vietina e Baccelli non firmano. “Sono abituato – spiega Baccelli – al fatto che la mia parola vale come un impegno”. Ma in sostanza ci sarà un nuovo incontro, entro 50 giorni, quindi entro la fine di gennaio, in cui tutte le parti in causa si dovrebbero presentare con delle soluzioni per il futuro del Cantiere.
Ma di certo c’è che, lo dice il dirigente Rossana Sebastiani, le risorse ci sono fino al 28 febbraio. Poi? Si vedrà. Ma ci sono già delle certezze, come l’impegno rinnovato della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, rappresentata in assemblea da Lucia Corrieri Puliti (“Faremo sentire la vostra voce in Fondazione”, dice). E l’ottimismo dell’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Lucca, Federica Maineri: “Ci crediamo – chiude – e sappiamo che a gennaio una soluzione ci sarà”.
Ed è quello che sperano anche i ragazzi dell’assemblea. Che adesso devono solo aspettare il prossimo appuntamento.
Enrico Pace