Tpl, Ceccarelli a Lucca: entro settembre il gestore unico

4 dicembre 2014 | 15:39
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Tpl, Ceccarelli a Lucca: entro settembre il gestore unico

TTrasporto pubblico locale, è il giorno del consiglio comunale straordinario. Al centro del dibattito la richiesta delle opposizioni di capire il futuro del Tpl in Regione in attesa (e dopo) la gara unica regionale. Per rispondere alle sollecitazioni dei consiglieri sono stati invitati all’assise l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, l’amministratore delegato del Ctt Nord, Alberto Banci (assente però oggi in aula) e il presidente del consorzio Andrea Zavanella.

L’oggetto principale del contendere è tutto racchiuso nella gara regionale in procinto di svolgersi, con l’opposizione che lamenta danni in serie subiti dall’amministrazione locale per il ritardo di quattro anni rispetto ai tempi prefissati e il rappresentante del governo regionale che ribatte colpo su colpo, dedicando una chiosa finale all’impegno profuso negli ultimi mesi in direzione di Lucca. Ceccarelli poi rassicura tutti quanti: tra giugno e settembre ci sarà il nuovo gestore del Tpl. Altre novità significative: titoli di viaggio unici per tutta la Toscana e nessuna intenzione di toccare il fondo regionale per i dipendenti, come paventato da qualche consigliere, certo a patto che il Governo non metta mano a quello statale.
Ad illustrare la richiesta del consiglio comunale straordinario e i suoi motivi è il consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini il quale, dopo aver tracciato un breve quadro storico, entra nel dettaglio: “Il Consiglio è stato convocato sulla base di una richiesta della consigliera Rosellini, del Movimento Cinque Stelle, che poi si è dimessa. L’ordine del giorno si basa sulla gara regionale e sul suo rinvio, perché si svolgerà, se si volgerà, a oltre quattro anni di ritardo rispetto ai tempi prefissati. C’è da dire che esiste una centralizzazione dei servizi da quando Rossi governa la Toscana. Nel ’98 venne data per legge possibilità agli enti locali di gestire il trasporto pubblico locale: le province si ritirarono ed i privati, da allora, hanno monopolizzato il servizio. L’entrata dei privati, però, non ha portato ai benefici sperati: il bilancio è sempre risultato in perdita. Il Comune di Lucca, adesso, partecipa con grande impegno economico al Ctt Nord, ma non ha alcun peso né capacità di incidere sul controllo della società. Ci ha guadagnato Pisa, che ha una quota del 40 per cento del consorzio. I ritardi nella gara unica regionale hanno seminato danni e grande confusione nella gestione del servizio da parte degli enti locali: si è creato un enorme contenzioso che ha impedito alle amministrazioni di fare bilanci seri e fondati. E la responsabilità è principalmente della Regione. Adesso c’è una scelta ideologica, quella di accentrare tutto su Firenze, che non solo è sbagliata, ma pure priva di fondamento. Il dottor Bortoli, presidente di Lucca Holding, che ha studiato questa materia, ha evidenziato come questa via non sia conforme né giustificata. Nessuno ad oggi ci ha dimostrato che una scelta come quella della centralizzazione possa portare a dei risparmi. Come si fa a pensare a fissare costi standard equi per tutte le zone a partire dal bacino di Firenze? Io credo che l’assessore Ceccarelli andrà avanti, la gara si farà e l’appalto sarà assegnato a qualche ente appariscente. Però l’appalto non potrà mai essere come è stato affidato: non è possibile che non si venga a rigenerare un contenzioso. Non si potrebbe ripensare a queste cose, suggerite dal documento Cottarelli e dall’autorità per la concorrenza, rivedendo la gara dividendola su più lotti?”.
“Poi vogliamo sapere – prosegue Angelini – quali economie di scala pensate di usare. Terzo, ma non meno importante, è il problema dei costi: daremo per 9 anni 1 milione e 600mila euro alla Regione. Come è possibile assicurare gli attuali livelli di trasporto riducendo gli apporti? La Regione coprirà il differenziale o, come presumibile, si taglierà sui servizi? Cosa conterrà questo capitolato con l’azienda aggiudicataria? Si chiederanno risorse integrative agli enti locali? Prima di fare l’appalto dovremmo sapere se quel contributo economico che noi diamo è fisso o rivedibile. Il passato ci divide, spero che il futuro ci unisca”.
Puntuali anche le richieste del consigliere di Forza Italia, Marco Martinelli, il quale concentra l’attenzione del suo partito prioritariamente sulla questione delle sforbiciate: “Alla luce dei tagli nazionali e locali sarà mantenuto il fondo regionale che prevede finanziamenti per garantire la piena occupazione nel settore? Inoltre vorremmo sapere se sulla gara unica regionale di affidamento del servizio è previsto lo stesso numero di chilometri, per quanti anni, e come verranno considerate le linee deboli. Saranno mantenuti gli importanti investimenti previsti per il rinnovo del parco mezzi? Quale sarà, poi, il ruolo della amministrazioni locali nell’ambito della riforma per quanto riguarda le linee deboli? Avranno o meno un margine di autonomia per l’affidamento del servizio in house o tramite gara?”. Martinelli chiude con la richiesta di riuscire a garantire una tariffa unica regionale per gli autobus extraurbani. Il consigliere di Forza Italia annuncia infine la richiesta di audizione in commissione lavori pubblici di un gruppo di cittadini di Pontetetto, che protesta per il taglio della linea del trasporto pubblico locale a via di Ronco.
Contro il consorzio Ctt Nord l’intervento della consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi: “La cittadinanza – dice la consigliera pentastellata – sta provando sulla propria pelle l’impoverimento del trasporto pubblico locale. Una responsabilità anche di Ctt Nord che non è semplicemente un accorpamento delle precedenti società di trasporto pubblico locale, ma un progetto societario destinato ad accentrare il servizio pubblico nelle mani del privato: la Cap di Prato. Il rischio, come spesso è accaduto in questi casi, è che al pubblico restino i debiti da pagare e ai privati vadano i guadagni. Quanto alla struttura societaria di Ctt Nord, il mese scorso abbiamo presentato un’interrogazione che accolga,in sostanza, il contenuto della lettera che il sindaco Nogarin di Livorno ha inviato a tutti i soci dell’azienda, quindi anche al Comune di Lucca, tramite Lucca Holding spa. In questa lettera vengono descritti gli intrecci di interessi di numerosi membri del cda di Ctt Nord, ma specialmente si evidenziano i numerosi incarichi ricoperti dal dottor Banci, amministratore delegato, all’interno delle aziende di trasporto pubblico toscane. Secondo quanto documentato dal sindaco di Livorno, ci sarebbero posizioni di grave incompatibilità tra interesse pubblico e privato. In particolare la presenza all’interno della società Li-nea spa, posseduta per un terzo dalla francese Rtp (uno dei partecipanti alla gara regionale) è inconciliabile con la funzione di amministratore delegato di Ctt Nord. Come si può essere in ambedue le società partecipanti alla gara per trasporto publico regionale? Chiediamo quindi al sindaco di esprimersi riguardo alla richiesta di dimissioni del’amministratore delegato Banci per le motivazioni espresse dal suo collega livornese e di studiare la possibilità di un uscita da Ctt Nord in modo da ridare alla città quell’autonomia che per tanti anni ci aveva assicurato un buon servizio”. La consigliera Giorgi riapre anche la pagina dell’inquinamento dell’ex deposito Lazzi a Sant’Anna: “Abbiamo la lettera della provincia che obbliga la Lazzi a procedere alla bonifica ma il responsabile dell’inquinamento non viene obbligato a sostenere le spese. Il Comune non ha fatto un sequestro di bene della Lazzi allora socia di Ctt Nord. Come intende il Comune risolvere la questione? Facendo pagare multe per occupazione del suolo all’attuale proprietario? È necessario un chiarimento dal sindaco nel merito e un preciso impegno per la tutela della salute pubblica”.
Prima dell’intervento dell’assessore Ceccarelli parola anche all’assessore comunale, Francesca Pierotti, titolare della delega sui trasporti: “In questi anni abbiamo garantito la copertura di un servizio compatibile con le possibilità economiche dell’ente in questo momento. Ma l’amministrazione si è già mossa nei mesi scorsi sulla base delle richieste avanzate dai comitati di quartiere. Vogliamo ragionare in prospettiva per una rete di servizio ancora più ampia: la gara regionale ci offre un’opportunità importante in questo senso”. Ma non mancano le indicazioni anche dirette al Consorzio e alla Regione: “Abbiamo aderito ad un percorso – dice – ben conoscendo le possibili criticità, nell’ottica di dare una prospettiva reale all’azienda Ctt Nord e per traghettare la nostra azienda storica lucchese in una nuova prospettiva. Ad oggi confermiamo questa impostazione di base. Dobbiamo dare atto all’attuale assessore di avere dato risposte concrete quando abbiamo avanzato problematiche. Vogliamo ammodernare il servizio anche alla luce delle nuove esigenze che si porranno in seguito al piano strutturale ma chiediamo alla Regione, per il futuro, una strutturazione dell’appalto che sia attenta ad un’equa distribuzione di risorse e mezzi”.
A fugare dubbi, almeno sulla carta, è l’intervento dell’assessore Ceccarelli che, in un lungo intervento, si rivolge così ai consiglieri: “Parliamo di un settore cruciale, troppo spesso trascurato negli ultimi anni per l’incertezza normativa ed i problemi finanziari. La mobilità è un fattore che evidenzia la capacità di funzionamento di un intero paese e l’inefficienza del trasporto pubblico locale in Italia è evidente: carenza di infrastrutture, ritardi, costi troppo elevati. Ma se vogliamo liberare le città dal congestionamento del trasporto privato dobbiamo rinnovare il parco rotabile e serve un’informazione più puntuale ed una maggiore integrazione fra trasporto su gomma e su rotaia. Devo però evidenziare che il trasporto pubblico su gomma e su ferro toscano è tra i più avanzati in Italia. Con le gare fatte negli anni scorsi già sono stati prodotti risultati positivi, ma ora abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti nonostante che le difficoltà siano già state coperte negli ultimi anni con manovre di bilancio pesanti”. “Quando si parla di ritardi bisogna quindi fare i conti, però – prosegue Ceccarelli – con il quadro di riferimento in cui siamo stati chiamati ad operare. Fino al 2013 non c’erano certezze con riguardo alle risorse statali. Le date non erano scritte da nessuna parte: la complessità di questa operazione – 199 Comuni che hanno fatto i loro progetti di rete insieme alle Province, poi armonizzati dalla Regione – ha allungato inevitabilmente i tempi. Poi i Comuni hanno dovuto approvare l’intesa per fare la gara e recepire il progetto di rete, oltre ad approvare tutti gli atti successivi. La gara impegna 300 milioni all’anno per i prossimi 9 anni (più due di possibile proroga): 260 messi dalla Regione, 40 dai Comuni”.
Dopo le premesse l’assessore provvede a rispondere alle sollecitazioni dei consiglieri: “Sarà mantenuto il fondo per i dipendenti? Sì – risponde Ceccarelli – La Regione si è impegnata per mantenere ogni anno le risorse necessarie, calcolando per altro l’indicizzazione. Queste sono risorse che noi abbiamo investito anche nel 2012 e nel 2013 e che ci impegniamo a garantire anche per tutta la durata della gara. Rispetto alle dimensioni del lotto, c’è già stato chi ha fatto ricorso all’Antitrust e all’Authority, ma è stato rigettato. Non siamo di fronte ad una scelta fatta da una Regione matrigna: la gara ha comportato grandi oneri ed è stata fatta perché le Province hanno dato la delega alle Regioni. Agiamo dunque sulla base di una delega. Le nostre parole d’ordine? Razionalizzazione, efficientemento e razionalizzazione, anche e soprattutto con riguardo ai titoli di viaggio: per questo ci sarà un unico biglietto per tutta la Toscana, anche per i cosiddetti lotti deboli. I chilometri messi a gara nel lotto unico sono 106 milioni, cui vanno aggiunti 4,5 milioni per i lotti deboli. Questo significa che il nostro intendimento è quello di garantire il trasporto pubblico anche nelle realtà di montagna,”.
Novità anche per il parco mezzi: “Per quanto riguardo il rinnovamento del parco rotabile – spiega Ceccarelli – prevediamo di introdurre circa 1300 nuovi bus sui 3000 attuali: rinnovare quasi il 50 per cento degli autobus significa aumentare la sicurezza. Tutti i bus, nuovi e vecchi, saranno dotati di sistema satellitare: i cittadini potranno insomma conoscere sul proprio smartphone, in tempo reale, dove si trova il mezzo in quel momento e quando arriva”.
“Altro contenuto importante di questa gara – prosegue l’assessore regionale – è quello relativo all’occupazione: per chi guida no problem, perché i chilometri previsti sono uguali a quelli già percorsi. Per il personale a terra potrebbe esserci del sovrannumero: per evitare licenziamenti la Regione ha previsto, d’accordo con le sigle sindacali – un corso di formazione per operatore qualificato della mobilità che si occuperà di contrasto all’evasione, servizio cortesia, aiuto ai diversamente abili. Per queste persone saranno impegnati 81.5 milioni di euro”. “Quanto alla questione dell’integrazione ferro – gomma – dice – abbiamo dato indicazione agli enti locali di tener conto della necessità in questione. In questa direzione è stato approvato in febbraio il piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità: la strada è quella, perché vogliamo provocare delle interessanti semplificazioni. Per quanto ci riguarda, nella scala delle gerarchie, il ferro è il mezzo prioritario e la gomma quello che integra. Vogliamo evitare le sovrapposizioni tra i due mezzi nel limite del possibile, per non sprecare soldi pubblici”.
Ecco poi, puntuale, anche la risposta al consigliere Angelini sul dubbio se la gara manterrà una situazione immodificabile per anni: “Assolutamente no, sarebbe da pazzi – dice – E’ chiaro che in una decade cambieranno tante cose: servirà un progetto dinamico capace di rimodellare questa rete di servizi nel tempo. L’attenzione per i servizi? Dopo la gara i Comuni che ne vogliono di più dovranno pagarli, come è normale: non c’è altro modo di relazionarsi con 199 Comuni, se non vogliamo creare sperequazioni. Andremo comunque verso una tariffa unica. Angelini dice che mi sono circondato di lustrini e apparenze, da quando sono arrivato. A me pare di aver prodotto già molti risultati concreti, senza uno straccio di consulenza esterna, grazie ai nostri tecnici dell’ufficio unico, alle Province e ai Comuni”.
Priorità, per il tpl, andrà comunque al controllo anti evasione: “I controlli potranno farli i nostri ispettori, anche perché abbiamo raddoppiato il loro numero e messo a loro disposizione un corso di formazione. Nel coordinamento degli ispettori regionali faranno parte anche gli agenti della Polizia Provinciale e personale proveniente anche dagli enti locali. E resterà importante anche il ruolo di Comune e Provincia che si esplicherà nella conferenza dei servizi che periodicamente viene tenuta. Non posso rispondere, invece, alla domanda che mi chiede cosa prevede il capitolato”.
La ciliegina è nel finale, quella sui tempi di gara. “Entro il 16 di febbraio – chiude Ceccarelli – gli otto soggetti che hanno espresso interesse a partecipare ci faranno pervenire le loro offerte. Poi ci sarà la commissione di valutazione. Comunque presumo che tra giugno e settembre possa esserci l’affidamento al nuovo gestore”.
Aggiunge la posizione dal lato dell’azienda l’intervento del presidente del Ctt Nord, Andrea Zavanella: “La fase nuova, iniziata con questo consiglio di amministrazione dice il responsabile del consorzio toscano – ci impone tempi brevi, perché il bando di gara scade il 16 febbraio. Tra pochi mesi potremmo diventare aggiudicatari della gara e poi far sì che il consorzio si comporti come un’unica azienda. Io credo che questa sia una gara che il Ctt Nord possa vincere, certo con il sostegno di tutti i soci, compreso ovviamente il Comune di Lucca. In questo senso dovremo lavorare in sinergia con i Comuni per riprogettare i servizi. Uscire dalla società a pochi mesi dalla gara? Mi pare inopportuno prima che si faccia. Fossi un socio, al massimo, lo farei dopo. Non è vero, infine, che la quota posseduta dal Comune di Lucca non gli permette di incidere in Ctt Nord: certo le tre aree, pisana, lucchese e livornese, dovrebbero agire in sinergia per non rischiare di diventare subalterne rispetto al socio privato. Nell’ipotesi, che mi auspico, di aggiudicazione della gara, la coesione tra territori e aziende mi pare inevitabile”.
L’assessore regionale Ceccarelli conclude poi il dibattito con alcune precisazioni: “Faremo la gara anche sul ferro – aggiunge l’assessore – in un’intesa preliminare abbiamo ottenuto molti miglioramenti rispetto alle attuali condizioni del servizio. Abbiamo previsto 100 milioni di nuovi investimenti in questo senso: ci siamo resi conto personalmente dei disagi. Se c’è un territorio che forse dovrebbe cogliere l’impegno della Regione per quanto riguarda le infrastrutture quello è Lucca: in questi ultimi anni sono successe cose importanti. Ricordo la questione degli assi viari, dove la Regione investe 70 milioni; quella del Ponte sul Serchio, dove mettiamo 15 milioni; il raddoppio della Pistoia-Lucca, che vede un progetto già approvato, senza contare che Rfi sta progettando anche il raddoppio tra Montecatini e Lucca. La Regione più che matrigna mi pare una mamma che prende per mano i territori: non vogliamo applausi, ma nemmeno essere dipinti come gente che vuole espropriare, quando agiamo in senso opposto”.
Ma il dibattito sul trasporto pubblico locale non finisce qui, con l’audizione dei vertici del Ctt Nord. Una mozione sul tema verrà dibattuta in un prossimo consiglio comunale, visto che il professor Angelini di Governare Lucca ha dovuto abbandonare l’assise per altri impegni prima della sua conclusione. Ma l’impegno è anche quello dell’assessore Pierotti che chiude laa seduta chiedendo un dibattito intenso “per la predisposizione degli indirizzi sul futuro del trasporto pubblico locale e su un nuovo tipo di mobilità in commissione e in consiglio comunale”.
Sperando che, stavolta, le date indicate dall’assessore regionale siano rispettate. Ma su questo certezze, anche in vista delle prossime regionali, non ce ne possono essere.

Paolo Lazzari