Le commissioni accelerano sul registro delle unioni civili

6 dicembre 2014 | 14:34
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Le commissioni accelerano sul registro delle unioni civili

Seduta congiunta per le commissioni partecipazione e sociale, stamani (6 dicembre): il tema è la bozza del regolamento comunale sulle unioni civili, da circa un anno e mezzo in attesa di approvazione. L’intento dei consiglieri di maggioranza ed opposizione è univoco: accelerare i tempi sbrogliando il prima possibile le nuove questioni che vengono lanciate sul tavolo anche e soprattutto dal consigliere Andrea Pini, ex del Movimento Cinque Stelle e oggi nel gruppo misto. Passa in agilità la prima proposta di integrazione al punto 3 dell’attuale articolo 1, avanzata dal consigliere Renato Bonturi, il quale chiede di inserire tra le finalità e priorità principali che il testo si prefigge, anche quella inerente ai trasporti e servizi cimiteriali. In questo caso tutti d’accordo, senza nemmeno bisogno di mettere la questione ai voti.

Poi giungono le proposte di Pini le quali, a dire il vero, incontrano più di un ostacolo da parte degli esponenti della maggioranza. L’ex consigliere Cinque Stelle propone alcuni paletti, a cominciare da un emendamento al punto c dell’articolo 3, che riguarda l’iscrizione al registro. Pini ritiene necessaria, come condicio sine qua non, una dichiarazione di convivenza presentata da almeno sei mesi, ma più o meno tutti obiettano che il controllo c’è già e si basa sul momento in cui le persone chiedono la residenza o il domicilio in quel determinato abitato. L’assessore Ilaria Vietina evidenzia come questa modifica possa arrecare ulteriori ritardi e farraginosità in relazione ad un processo che, adesso, deve viaggiare verso la conclusione. Dello stesso avviso sono anche Mercanti, Bonturi, Battistini e, in sostanza, tutti gli altri, ma la proposta – accolta da Pini, che così ritira l’emendamento – è quella di ridiscutere a stretto giro del tema, magari portando la questione in consiglio comunale.
Anche la terza integrazione, ancora una volta proposta da Pini, non viene accolta: l’idea dell’ex grillino di far permanere fino ai 6 mesi successivi alla domanda di cancellazione dal registro gli obblighi di solidarietà, infatti, viene considerata giusta ma superflua, perché in fondo le garanzie esistono già. “La normativa nazionale ha già equiparato i figli che nascono fuori e dentro il matrimonio – ricorda la Vietina – ed in generale le responsabilità non si esauriscono con la fine della convivenza”.
Consensi, invece, per quanto concerne le due ulteriori modifiche richieste da Pini in relazione al punto 5 e 6: sì ad evidenziare che le parti debbono impegnarsi (non obbligarsi, come chiesto) al reciproco sostegno e all’assistenza (diventerà l’articolo 2) e via libera anche alla possibilità per l’ufficio competente di verificare la veridicità tra le dichiarazioni presentate e la realtà dei fatti, sia in fase di iscrizione che di cancellazione. Considerata del tutto irricevibile invece l’ultima richiesta del consigliere del gruppo misto, consistente in una dichiarazione da parte dei contraenti che il loro conto corrente bancario è intestato con firma congiunta ad entrambi, in modo paritario. Già in settimana prossima, con ogni probabilità, sarà convocata una nuova riunione: il tema è cruciale e serve premere sull’acceleratore.

Paolo Lazzari