Lucca, unioni civili possibili anche per chi si separa

7 dicembre 2014 | 10:31
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Lucca, unioni civili possibili anche per chi si separa

E’ pensato anche per coloro che decidono di separarsi il registro delle unioni civili a Lucca, il cui regolamento in queste settimane è al vaglio delle commissioni consiliari. E’ proprio tra gli articoli della bozza che vengono fissati criteri anche per quanti decidono di mettere fine al proprio matrimonio, iniziando la lunga trafila dalla separazione al divorzio. Un fenomeno che a Lucca è sempre più diffuso e riguarda, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Sole 24 Ore, nel rapporto sulla qualità della vita, 66 coppie in media ogni 10mila famiglie (Leggi). Per loro sarà possibile rifarsi una vita, con qualche diritto in più quando sarà approvato il registro delle unioni civili. Si perché basterà presentarsi all’ufficio competente del Comune, con l’atto di separazione per vedersi riconoscere il nuovo status di famiglia, con un nuovo convivente o con un qualsiasi altro congiunto, con il quale, oltre al rapporto di coabitazione, viga anche il principio di assistenza reciproca, sia economica che morale. Se si guarda al fenomeno delle separazioni, e a tutti i suoi risvolti, una manna per tante persone, che altrimenti dovrebbero affrontare non poche difficoltà.

E infatti il regolamento per il registro delle unioni civili non pensa “soltanto” alle coppie di fatto, siano esse etero o omosessuali, ma cerca di disciplinare tutte quelle forme di famiglia, con un occhio di riguardo ai giovani e agli anziani. Per chiedere l’iscrizione al registro si dovrà aver raggiunto la maggiore età: i contraenti non dovranno essere legati da vincoli giuridici, come appunto il matrimonio, l’adozione, la tutela ma anche la parentela. Non importerà la nazionalità, basterà essere iscritti all’anagrafe del Comune di Lucca da almeno un anno e convivere da almeno sei mesi. Dovrà chiaramente essere indicata la convivenza per motivi affettivo o per “reciproca assistenza morale o materiale”. Ed è chiaramente necessario che la richiesta venga fatta all’ufficio competente da entrambi i contraenti.
Ma si potrà tornare anche indietro, qualora vengano meno rapporti affettivi o di assistenza reciproca. In questo caso, basterà la richiesta anche di una sola delle due parti in causa. Stesso discorso anche per i separati: l’unione civile eventualmente contratta con un’altra persona, verrà meno con la riconciliazione con il coniuge.
I benefici che queste coppie di fatto potranno avere sono svariati e riguardano la casa, la sanità e i servizi sociali, lo sport e il tempo libero, la formazione, la scuola, i diritti e la partecipazione, oltre che agevolazioni su trasporti e servizi cimiteriali come se si trattasse di una famiglia a tutti gli effetti, sancita dal vincolo del matrimonio.
Il lavoro nelle commissioni è appena cominciato. Nella seduta di ieri sono state introdotte alcune modifiche e aggiunte al regolamento e nella prossima settimana si proseguirà con l’analisi degli emendamenti (Leggi). L’obiettivo è quello di chiudere il cerchio entro gennaio.

rob. sal.

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