Cgil e Uil allo sciopero generale: le ragioni della protesta

9 dicembre 2014 | 14:24
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Cgil e Uil allo sciopero generale: le ragioni della protesta

C’è il rischio di rottamare un’intera generazione di giovani e, parallelamente, di abbandonare chi il lavoro ce l’aveva e lo ha perso: questo il quadro tracciato da Enrico Profetti (della segreteria provinciale Cgil) e Giacomo Saisi (Uil Lucca e Massa Carrara) nell’ambito della presentazione oggi (9 dicembre) dello sciopero generale del 12 dicembre prossimo, organizzato a livello nazionale dalle sigle sindacali. Sono due generazioni in estrema difficoltà quelle che, insomma, scenderanno in piazza a Pisa, Siena e Firenze (per quanto concerne la Toscana) manifestando il loro dissenso verso le scelte del governo Renzi. 

“In provincia di Lucca si registra un preoccupante 9 per cento di disoccupazione giovanile – spiega Profetti – mentre coloro che hanno perso il lavoro sono privi di ammortizzatori sociali adeguati. Lo affermeremo chiaramente, in piazza: questo governo, eccezion fatta per i grandi proclami privi di seguito, non sta facendo nulla per le categorie più deboli. Non si intravedono politiche di welfare, sviluppo e lavoro: questa classe politica non tiene in debita considerazione le rappresentanze sociali”. La manifestazione pisana, cui aderiranno le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, si tradurrà in un corteo che partirà da Piazza Guerrazzi alle 8,45 (conclusione intorno alle 10,45 in piazza San Paolo all’Orto). La ricetta che i sindacati propongono per la ripresa, per altro, è piuttosto lineare: “Dobbiamo ripartire dai consumi – dice Saisi – dal rimettere i soldi in tasca ai lavoratori dipendenti, in primis. Poi senz’altro bisogna intensificare la lotta alla corruzione: serve una lotta seria nei confronti della piaga dell’evasione fiscale, perché ad oggi perdiamo 180 miliardi di euro l’anno in questo vortice”. Non è un caso che le tre piazze scelte per ospitare le manifestazioni nell’ex Granducato siano anche sedi di altrettante prestigiose università: “Perché è dai più giovani che dobbiamo ripartire – osserva Profetti – per creare una coscienza sociale diffusa. Proprio loro sono i soggetti maggiormente in difficoltà: studiano, si laureano, poi il mondo del lavoro non offre sbocchi”.
Tra gli obiettivi ineludibili che le sigle sindacali si pongono ci sono anche la necessità di eliminare le iniquità contenute nella legge Fornero sulle pensioni, di contrastare il precariato, tutelare i lavoratori licenziati senza giusta causa con sempre maggiore forza, trovare misure autentiche per contrastare la povertà dilagante e molto altro ancora. Per info e prenotazioni: Cgil Lucca 0583.44151 (Sono previste partenze in pullman da Castelnuovo, Fornaci di Barga, Borgo a Mozzano, Pietrasanta, Viareggio, Lucca e Altopascio).

Paolo Lazzari

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