Casermette, via libera agli indirizzi per il bando

Avrà la precedenza chi – associazioni o enti – presenterà un progetto culturale complesso, meglio se condiviso con altre realtà associative (due o più), con l’obiettivo di far finalmente vivere le casermette sulle Mura di Lucca, garantendone l’apertura per più di quattro ore al giorno. Sono questi gli indirizzi che dà la maggioranza, con un ordine del giorno, approdato stasera (11 dicembre) e emendato in consiglio comunale, in attesa della pubblicazione del bando per l’assegnazione delle casermette sulla cinta. Saranno privilegiati i soggetti che garantiranno fruibilità delle casermette stesse e iniziative culturali e che saranno disponibili a coabitare con almeno un’altra associazione. Gli indirizzi vengono approvati con 19 voti favorevoli (un contrario, 4 astenuti).
Con la pubblicazione del bando, tutte le associazioni, centri di studio e enti che ora hanno sede nelle casermette, compresa l’Opera delle Mura perdono ogni “diritto acquisito”. Per ottenere l’assegnazione, gli interessati dovranno presentarsi al bando con un progetto culturale ben preciso e con tutte le garanzie del caso. Ogni casermetta dovrà essere gestita da almeno due o più associazioni che dovranno collaborare tra di loro alla cura delle attività e alle aperture quotidiane. Ovviamente, per tutti, ci sarà anche un canone preciso da pagare, che varia da casermetta a casermetta. Entrando poi nello specifico dei requisiti richiesti, darà maggiore punteggio in assoluto la presentazione di un progetto culturale (50 punti). Si potranno invece ottenere fino a 20 punti se si tratterà di proposte da svolgere in collaborazione con l’amministrazione comunale o con l’Opera delle Mura. Altri 15 punti saranno ottenibili garantendo una apertura della struttura superiore all’orario minimo richiesto e altrettanti se l’immobile sarà condiviso con altri soggetti richiedenti.
L’ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera comunale del Pd, Enrica Picchi, presidente della commissione culturale all’interno della quale è stato formato l’ordine del giorno che fissa le linee guida e le indicazioni per il bando, ormai in pubblicazione.
“E’ il tentativo – dice il capogruppo del Pd, Francesco Battistini – di rendere maggiormente fruibili le casermette e regolarizzare la situazione delle concessioni, molte delle quali sono scadute. Vogliamo che le casermette siano luoghi aperti a tutti, dove si facciano iniziative e siano polo di attrazione per la cittadinanza”. Critico il consigliere di Impegno Comune, Luca Leone, che mette nel mirino alcuni aspetti del regolamento per le concessioni delle casermette e in particolare l’articolo 10, che fissa l’obiettivo dell’assegnazione a due o più associazioni: “Mi sembra una forzatura eccessiva – dice -, anche se nell’ordine del giorno mi pare che si parli dell’assegnazione a più soggetti. Non mi pare che questo rispetti il senso dell’articolo 10. Mi spaventa un regolamento che lascia spazio alle interpretazioni soggettive”. Per il consigliere Idv Roberto Lenzi l’ordine del giorno è inutile e privo di contenuto ed è per questo che chiede che venga ritirato. A difesa del documento parla invece il consigliere comunale del Pd Paolo Moriconi: “Si vuole dare dei criteri ai fini del bando – dice -: ci sembrava giusto sottolineare con l’ordine del giorno la necessità di promuovere le casermette, concedendole a quei soggetti in grado di presentare un progetto culturale complessivo. Se si fa poi in modo che le casermette siano affidate a due o più associazioni, si farà in modo che esse siano aperte più spesso”. Renato Bonturi (Pd) respinge le critiche di Lenzi e quanto al regolamento delle concessioni, difende le sottolineature dell’ordine del giorno della maggioranza: “Finora l’articolo 10 è stato praticamente disatteso – dice -: abbiamo voluto riportare in consiglio comunale gli indirizzi del bando dell’Opera delle Mura, così come del resto prevedono anche le norme del regolamento. Trovo che per questi motivi sia importante riappropriarsi degli indirizzi da dare all’istituzione. Alcuni passaggi devono sicuramente essere limati e anzi rafforzati”. E’ per questo che Bonturi propone di emendare l’ordine del giorno e indicare fra i criteri per l’assegnazione la garanzia dell’apertura delle casermette più di quattro ore al giorno e non almeno quattro.
“Questo ordine del giorno – dice Marco Martinelli (Fi) – ripete quanto già contenuto dall’articolo 10 del regolamento per le casermette. Abbiamo proposto in commissione che sia garantita ad esempio la predisposizione di servizi igienici sulle Mura. Per questo abbiamo chiesto di prevedere che le varie associazioni che si aggiudicheranno le strutture si mettano d’accordo per garantire la copertura dell’intero arco della giornata, in modo tale che almeno due o tre siano aperte nell’arco della giornata”.
La necessità della coabitazione di due o più associazioni all’interno di ogni casermetta è stata sottolineata dalla consigliera comunale Enrica Picchi: “Le associazioni saranno spinte – ha detto – a confrontarsi e a coordinarsi nella presentazione di progetti complessivi e in collaborazione tra di loro”.