
Prende posizione Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, in merito al dibattito in corso sul futuro dell’area dell’ormai ex ospedale di Campo di Marte: “La nostra associazione – si legge in una nota di Palazzo Sani – segue da tempo e con la massima attenzione la vicenda legata al futuro del Campo di Marte, nella piena consapevolezza che si tratti di un’area di straordinario valore strategico per la città che necessita di soluzioni adeguate a garantirne il rilancio e una piena funzionalità, adesso che l’attività ospedaliera vera e propria è stata spostata al San Luca”. “Concordiamo – prosegue la nota – con il presidente della Provincia Stefano Baccelli che esprime perplessità sulla realizzazione di un nuovo padiglione all’interno dell’area in questione. La nostra associazione ritiene, sì, di fondamentale importanza il mantenimento di una parte dell’area del Campo di Marte a destinazione sanitaria, come del resto già annunciato da mesi dalla Usl, ma al tempo stesso giudica necessario decidere al più presto la destinazione d’uso della rimanente porzione di edifici per cui è prevista l’alienazione”. “In ogni caso – insiste Confcommercio -, la nostra associazione coglie l’occasione per ribadire la propria netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di alienazione a favore di catene commerciali, il cui eventuale arrivo alle porte della città rappresenterebbe un colpo mortale e definitivo per un commercio cittadino (e relative ricadute in termini occupazionali) già costretto a fare i conti con le mille difficoltà della crisi economica generale”. “Ricordiamo a tutti – termina la nota – che la vocazione commerciale della nostra città affonda le sue radici nei secoli scorsi e ne sono la testimonianza tutti quei negozi ancora in attività che hanno aperto prima ancora dell’Unità d’Italia, molti dei quali premiati nel 2011 in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita della nostra nazione. La storia di questi negozi e la storia del commercio di Lucca sono parte integrante e fondamentale della storia stessa della città ed è dovere di tutti difenderla, ragion per cui dalla nostra associazione parte un appello alle istituzioni affinché questa storia non venga interrotta”.