Il sindaco convince tutti: “Giglio, sì alla Fondazione”

11 dicembre 2014 | 23:24
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Il sindaco convince tutti: “Giglio, sì alla Fondazione”

Non solo indirizzi culturali, ma anche sostanziali e strutturali per il futuro del teatro del Giglio. Lo ha detto stasera (11 dicembre) il sindaco Alessandro Tambellini confermando, nell’illustrare al consiglio comunale le linee guida, la volontà di modificare lo statuto dell’Azienda Speciale in Fondazione: “Questo è l’intendimento – dice il primo cittadino -, ma per ora non è ancora possibile perché non si è raggiunta la quadratura del cerchio sui bilanci. Attualmente la struttura teatro del Giglio non riesce a portare in pareggio il conto economico. Per noi l’obiettivo è sicuramente giungere ad una nuova configurazione dal punto di vista giuridico”.

Il sindaco, che ha conservato la delega alla cultura, ha aperto la discussione parlando delle prospettive per il rilancio di quella che è una delle principali industrie culturali della città. “La forma dell’azienda speciale non è più congeniale alla situazione attuale e agli obiettivi che il teatro si sta ponendo – afferma Tambellini -. Il nostro punto di arrivo è quello del passaggio alla Fondazione di partecipazione. Sappiamo quanto ciò sia complesso, soprattutto se i conti non sono ancora a posto. Prima di tutto bisogna pareggiare con il passato, poi è necessario giungere ad un rapporto equilibrato tra entrate e uscite e infine proporsi ad altri e nuovi soggetti per arrivare alla nuova conformazione”.
Un corso necessario. Basta guardare ai conti del teatro (Leggi) e al fatto che i trasferimenti del Comune di Lucca dovranno comunque essere ridotti e passeranno dal milione e 600mila euro del 2006 al milione e 200mila euro – secondo le previsioni – per il prossimo anno. “E’ stato finora confermato il contributo della Fondazione Crl – sottolinea il sindaco -, vediamo di quale entità sarà per il prossimo anno”.
“Oggi si deve tenere conto – ha ripreso Tambellini -dell’incertezza generale della disponibilità economica sia del Comune sia di altri soggetti che finora hanno consentito il mantenimento dell’attività del teatro. Indubbiamente – aggiunge il sindaco – ci dovrà essere una razionalizzazione della spesa, fino a giungere alla ricerca di finanziamenti a tutti i livelli, dall’Unione Europea, ma anche dai privati. Su queste azioni deve impegnarsi massimamente il teatro del Giglio”.
Questo, secondo il primo cittadino, deve essere il punto di partenza per lo sviluppo degli indirizzi culturali del teatro: “Vogliamo un teatro in grado di colloquiare con le altre istituzioni culturali cittadine – sottolinea Tambellini -, il Giglio deve saper collaborare e continuare a collaborare con la Fondazione Puccini, ora che per quest’ultima si stanno raccogliendo i frutti di un percorso virtuoso iniziato con l’ex sindaco, Pietro Fazzi”.
Le opere Pucciniane devono infatti restare l’orizzonte su cui impostare le attività. E’ quanto conferma anche il sindaco, ribadendo la volontà di far diventare I giorni di Puccini un appuntamento fisso annuale”. Dovrà essere valorizzato anche il Settecento musicale lucchese, da Geminiani a Boccherini: “E’ un obiettivo che il teatro deve saper cogliere, un teatro di tradizione come è quello del Giglio”, ha chiosato il primo cittadino.
L’altra parola d’ordine è coproduzione. Con gli altri teatri di tradizioni, favorendo la collaborazione con altre strutture in modo da produrre spettacoli da “vendere” nei teatri amici e tessere una rete di collaborazioni per le coproduzioni. L’obiettivo deve essere quello di sostenere costi e spese. “Presto – annuncia poi Tambellini – sarà firmata una convenzione tra il teatro e l’istituto Boccherini, in modo che le due strutture operino di concerto nella formazione e nella produzione di spettacoli. Sullo stesso modello vorremmo formalizzare collaborazione con teatri di altre città toscana”. Oltre, ovviamente, ad un sempre più stretto rapporto con il Festival Pucciniano di Torre del Lago.
La strada da fare è ancora molto, soprattutto – dice il sindaco – per la promozione di Giacomo Puccini. E, ancora una volta, il paragone con la Salisburgo di Mozart è inevitabile: “Lucca ha cominciato solo ora, a 90 anni dalla morte del maestro Puccini a promuovere davvero la sua figura con iniziative di ampio respiro”.
Il Teatro del Carretto, ospitato dal Giglio, è un’altra risorsa da valorizzare ulteriormente: “Credo che questa collaborazione – sottolinea il sindaco – debba essere proseguita e semmai ancora favorita. E’ necessario infatti che il Giglio punti anche sui giovani artisti”.
Sarà valorizzata anche la biblioteca che si trova al teatro e che sarà ampliata di documenti inerenti la storia del Giglio.
“Il momento generale non è un momento felice – commenta il primo cittadino -, ma credo che in tempi ragionevoli, con i progetti realizzati e programmati, si arriverà a realizzare il pieno rilancio del teatro. Se si organizzano eventi di qualità, il nome di Lucca e del Giglio travalica i confini di questa città. Si potrà credo impostare l’idea del nuovo teatro per la lirica da 1.500 posti e il tema sarà sicuramente affrontato nel nuovo piano strutturale. Tutti in città dovremmo cominciare a parlare di questa prospettiva: Lucca diventerebbe il luogo dove molti vorrebbero venire ad operare per la qualità delle proposte culturali”.
Ma il Giglio non è soltanto lirica. C’è da fare di più anche per la prosa, secondo il sindaco: “Qualche incursione nella contemporaneità degli spettacoli potrebbe essere una delle prospettive da percorrere”.
Il dibattito. Il primo a prendere la parola è il presidente del gruppo di Forza Italia, Marco Martinelli: “Secondo noi alcuni aspetti sono fondamentali, che però non vengono riportati nell’ordine del giorno – dice -, ovvero la impostazione e la nuova forma giuridica che si vuole dare al teatro del Giglio. Abbiamo preparato come Forza Italia un documento che evidenza dei precisi indirizzi e criteri al riguardo”. Con quell’atto Forza Italia chiede di mettere in rete il Giglio con le altre strutture culturali cittadine e operare un coordinamento delle attività della musica e dello spettacolo già esistenti sul territorio, coinvolgendo l’associazionismo. Si propone anche di valorizzare e dare spazio ai giovani talenti lucchesi e di programmare spettacoli e attività per valorizzare i grandi musicisti lucchesi del passato, così come quelli moderni e contemporanei. “La soluzione più opportuna è quella di trasformare l’azienda speciale in una fondazione di partecipazione – sottolinea Martinelli -, coinvolgendo tutte le istituzioni locali, la Provincia e i Comuni che se ne dichiarino interessati”. Con una particolare attenzione al Festival Pucciniano di Torre del Lago e la manifestazione Opera Barga. “In questo particolare momento – aggiunge – serve un maggiore sforzo da parte dell’amministrazione comunale. E’ necessario che ci sia una sola persona dedicata a svolgere questa funzione, che il sindaco svolge ma che con i molteplici impegni che ha non può svolgere come lo farebbe un assessore con la sola delega alla cultura. E’ necessario infatti dare una programmazione culturale alla città che è fondamentale per far sviluppare il connubio fra cultura e turismo a Lucca. Quanto a Puccini è necessario secondo noi procedere ad un accordo di programma con la fondazione Puccini e il festival Pucciniano, senza dimenticare tutti gli altri importanti artisti del nostro territorio”. Sul nuovo teatro della lirica invece arriva la bocciatura di Martinelli: “Serve semmai una struttura polifunzionale – dice – che possa svolgere più funzioni e che abbia una capienza da almeno diecimila posti e che possa interagire ad esempio con le attività sportive, per risolvere anche le gravi carenze che ci sono al Palasport”.
“Questi indirizzi – dice Enrica Picchi, presidente della commissione cultura – sono al vaglio dal giugno scorso e sono maturate seguendo le varie evoluzioni del teatro del Giglio, dal cda fino all’amministratore unico”. “Queste linee guida potevano toccare aspetti che poi ha toccato il sindaco stasera – afferma invece il consigliere Luca Leone di Impegno Comune -. Mi auguro che si arrivi quanto prima alla presentazione della proposta di bilancio 2015 e che si riesca ad accelerare verso la fondazione, destinando magari qualche risorsa in più al teatro”.
“Diamo al Giglio l’importanza che spetta al Giglio – dice il capogruppo del Pd, Francesco Battistini -: l’analisi del sindaco è stata molto concreta. Ha molte potenzialità il teatro del Giglio. Ad esempio la biglietteria che adesso c’è può diventare la biglietteria unica per tante altre manifestazioni. C’è poi lo spazio per attrarre investimenti privati e sponsor. Per dare al Giglio gli strumenti necessari a far stare in piedi da sola la struttura è necessario reperire investitori, offrendo un progetto culturale di qualità”.
Per il consigliere Giorgio Mura (Noi per Lucca al centro) è fondamentale che il Giglio esca “dall’isolamento”, consolidando le collaborazioni esterne: “Sono convinto che tutto questo, insieme all’ipotesi della Fondazione – dice – farà sì che il Giglio possa uscire dalle attuali criticità”.
Al termine, è arrivato il via libera agli indirizzi, con 18 voti favorevoli (nessun contrario, zero astenuti). Ed è forse il caso di prendere come buon auspicio il fatto che proprio stavolta, quando si è parlato del futuro del teatro del Giglio, i consiglieri si siano mostrati tutti (o quasi) uniti.

Roberto Salotti

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