Polimeni: “Il nuovo padiglione? E’ la scelta migliore”

11 dicembre 2014 | 12:39
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Polimeni: “Il nuovo padiglione? E’ la scelta migliore”

“Sul tema della valorizzazione dell’area Campo di Marte, sorprende il tono del Presidente della Provincia Stefano Baccelli, del quale ovviamente rispetto la posizione e a cui rinnovo la mia stima”. Lo evidenzia il direttore generale dell’Azienda Usl 2 di Lucca Joseph Polimeni all’indomani dell’intervento del presidente della Provincia, contrario alla realizzazione di un nuovo edificio per le attività territoriali al Campo di Marte (Leggi).

“Nella conferenza stampa dello scorso 9 dicembre – precisa Polimeni – ho semplicemente risposto ad una sollecitazione di un giornalista (il tema del nuovo edificio non era all’ordine del giorno della conferenza) ribadendo la tesi, esplicitata in più sedi dalla nostra Azienda, secondo cui è preferibile sotto il versante tecnico-sanitario la realizzazione di una nuova struttura dove collocare la Casa della salute, tutti i servizi territoriali, gli uffici direzionali e amministrativi rispetto alla ristrutturazione, lunga e complicata, dei singoli padiglioni del Campo di Marte. La nostra posizione è basata su una precisa valutazione tecnica, che da un anno e mezzo è sul tavolo di Regione, Provincia e Comune di Lucca, a seguito della quale la Regione Toscana ci ha autorizzato a presentare la richiesta di una progettazione preliminare.
Una struttura nuova, che sarebbe realizzata  senza aumento di volumi, con la demolizione di alcuni fabbricati non più utilizzabili prima adibiti a magazzini, lavanderia, vani tecnici, offrirebbe innumerevoli vantaggi e ci consentirebbe di avere un padiglione più funzionale e quindi di offrire servizi migliori alla popolazione. A supportare questa nostra convinzione – prosegue Polimeni – c’è una relazione, redatta dall’ingegner Gabriele Marchetti, responsabile delle Nuove Opere, che mette a confronto le due possibilità, nuova edificazione invece di ristrutturazione dell’esistente, e che indica tutti i vantaggi della prima ipotesi: percorso progettuale certo; certezza dei costi di costruzione; minor tempo di attivazione; ottimizzazione e miglior organizzazione funzionale; economicità di gestione; durabilità dell’edificio; flessibilità per adeguamenti successivi; viabilità di accesso adeguata; prossimità immediata del  parcheggio.
Il costo di questa nuova edificazione è leggermente superiore, ma bisogna anche pensare che si tratta di un investimento che arricchirebbe la città. E, comunque, anche la ristrutturazione degli edifici presenti, necessaria per problemi di sicurezza, antisismica e accreditamento, oltre ad essere sicuramente più lunga e complicata, costerebbe oltre 20 milioni di euro, che tra l’altro devono ancora essere reperiti. Ribadisco, poi, che era nostro preciso dovere far presente  alla cittadinanza che, se verrà scelta la strada della progressiva ristrutturazione dei padiglioni presenti nell’area nord del Campo di Marte, questo comporterà un lungo e complesso lavoro in più fasi”.
“La soluzione del nuovo edificio sarebbe, in ogni caso – sostiene Polimeni -, compatibile con l’accordo di programma firmato nel 2005, in cui si parla genericamente di una parte del Campo di Marte (non se ne citano le dimensioni) da alienare. Si ritiene, inoltre, che potrebbe garantire una maggiore riqualificazione urbanistico-edilizia dell’area e una sua migliore valorizzazione patrimoniale. Su questi temi abbiamo ricercato fin dall’inizio la condivisione degli enti locali, ma è doveroso precisare che il Campo di Marte fa parte del nostro patrimonio aziendale e che deve essere oggetto di una valorizzazione complessiva. Nell’area potranno anche convivere più funzioni, ma sempre e comunque nell’ambito di un progetto d’insieme, che deve assicurare una redditività certa per l’Azienda. Detto questo e in attesa di stabilire come operare a medio-lungo termine,  stiamo facendo la nostra parte, attivando negli spazi attualmente disponibili importanti servizi territoriali: sono già partiti il presidio di Cure Intermedie, il servizio di  Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) e la struttura di Medicina dello Sport. Verrà inoltre attivata entro il prossimo gennaio la Casa della salute, in cui a regime troveranno posto un polo radiologico, attività specialistiche ambulatoriali, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali, medici di continuità assistenziale e altre importanti attività territoriali.  Sta quindi prendendo forma quel grande polo territoriale socio-sanitario che, credo, Lucca meriti e stia aspettando da molti anni. In questo momento non sono quindi attivi due ospedali, ma un Presidio ospedaliero (il San Luca) che sta crescendo in maniera significativa ed offre tutte le prestazioni per acuti e un Presidio territoriale (la Cittadella della Salute al Campo di Marte) che lavora in maniera integrata con l’ospedale”.
“La nostra Azienda – chiude il dottor Polimeni – continua ad essere pienamente disponibile al dialogo e al confronto, con la Provincia e con gli altri Enti Locali, per approfondire insieme queste tematiche, di grande rilevanza per il futuro della sanità lucchese”.