Valfreddana Recuperi, lavoratori delle Coop in agitazione

Lavoratori delle cooperative che lavorano in appalto alla Valfreddana Recuperi Srl in agitazione dopo l’annuncio del 2 dicembre scorso che sancisce l’interruzione dell’appalto secondo le modalità previste dal contratto stipulato il 27 dicembre 2013. Una comunicazione sintetica arrivata ai sindacati che non fa altro che destare forte preoccupazione tra i lavoratori che non escludono la mobilitazione. Lo riferiscono Michele Massari della Fp Cgil, Giovanni Bernicchi di Fiscascat Cisl e Simone Marsili di Uil Trasporti. “Il fatto che i rapporti si siano deteriorati – commentano – non è una novità, altrimenti non si capirebbe il continuo cambio di Cooperative all’interno della Valfreddana Recuperi. Ci risulta infatti come una consuetudine cambiare ogni anno se non addirittura più spesso anche con Cooperative spurie. In passato il sindacato ha denunciato svariate irregolarità retributive e contributive, irregolarità che con le ultime Cooperative erano state superate”.
“Forse il superamento di queste – aggiungono le sigle – non ha prodotto quei risultati auspicati dalla committenza che si è vista lievitare i costi, che ribadiamo significano il rispetto delle leggi in materia di regolarità contributiva e retributiva.
A questi problemi di fine anno se ne aggiungono altri di diversa e più complessa natura infatti essendo un’azienda dedita al trattamento dei rifiuti non si capisce come si possa applicare un contratto nazionale del lavoro diverso da quello che adoperano tutte le aziende che lavorano nel settore igiene ambientale. Se ne deduce che appaltare un servizio alle cooperative che applicano contratti diversi dal settore suddetto serve soltanto per risparmiare abbassando il costo del lavoro, il tutto ovviamente sulla pelle dei lavoratori che si ritrovano stipendi inferiori rispetto ad una, a nostro avviso, corretta applicazione del contratto. Non ultima e ben più grave risulta invece l’analisi fatta in merito all’appalto stesso in quanto dopo ampie discussioni con i lavoratori si evince la possibilità, allo studio dei nostri legali, che non si possa considerare come appalto genuino. Molti sono infatti gli elementi che ci fanno pensare ad una intermediazione di manodopera date le continue ingerenze della committenza nel servizio svolto, dall’organizzazione al succedersi delle cooperative. In un’analisi più completa dobbiamo precisare che la Valfreddana Recuperi Srl è partecipata al 55% da Sistema Ambiente Spa oltre che da altri soci come la Società Vanni Autotrasporti Srl per un 8%: stupisce quindi come un’azienda controllata da una società a maggioranza pubblica possa continuare imperterrita in una simile gestione degli appalti e del servizio, fermo restando i succitati dubbi che, in considerazione della possibilità di un licenziamento plurimo del personale per scadenza appalto, apre una vertenzialità anche nei confronti della committenza. Vertenza che vede nel susseguirsi del percorso la nostra esplicita richiesta di convocazione delle parti in causa pralla direzione territoriale del lavoro di Lucca. In questa situazione non è esclusa una dichiarazione di stato di agitazione del personale finalizzato ad eventuali azioni di sciopero”. Va detto, comunque, che Sistema Ambiente ha avviato le procedure per l’alienazione delle quote di Valfreddana Recuperi.