Campo di Marte, cinque comitati contro il nuovo padiglione

Cinque comitati contro l’ipotesi del nuovo padiglione al Campo di Marte. Un documento che sarà portato in consiglio comunale domani (16 dicembre) quando sarà discusso l’ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi. Secondo i comitati Lucca per una Sanità Migliore, Lucca Sanità, comitato Per Non Morire, comitato Lucca Est-Sergio Ghiselli, e associazione Lucca Bene Comune, l’Asl dovrebbe invece utilizzare i 200 posti disponibili negli edifici realizzati nel 2005 nell’area del vecchio ospedale, dove potrebbe trovare spazio la degenza per i post acuti. “Il decreto legge Balduzzi convertito in legge stabilisce che i posti-letto ospedalieri totali siano pari al 3,7 per mille abitanti della zona di competenza, di cui lo 0,7 per mille da destinare alla riabilitazione e fase post-acuta. Rapportando la legge alla popolazione della Piana di Lucca di circa 170,000 abitanti, la Asl 2 – si legge nel documento congiunto dei comitati – è obbligata a garantire una struttura ospedaliera di 630 posti letto totali di cui 120 da destinare a riabilitazione e post-acuto. In violazione di questa legge la Regione Toscana e la Asl 2 hanno costruito un nuovo ospedale solo per acuti, con degenza media prevista di 5 giorni, con un indice di posti letto del 2,5 per mille abitanti, pari a 420 posti letto”.
In virtù di questo ragionamento, secondo i cinque comitati, “ai cittadini lucchesi mancano quindi 210 posti letto rispetto allo standard nazionale, e invitiamo con forza il Sindaco di questa città, quale prima autorità della Usl e garante del diritto alla salute dei suoi cittadini, a prenderne atto e agire di conseguenza. Recentemente la Asl 2 ha integrato il nuovo ospedale per acuti con un modulo di 14 posti letto per riabilitazione e post-acuto, ricavati al Campo di Marte, nei quali però non è garantita un’assistenza in condizioni di degenza ospedaliera con presenza del medico 24 ore su 24, ma strutturato a tipo di Ospedale di Comunità, in cui l’assistenza medica è fornita solo su chiamata e assicurata dal medico di base che è di regola impegnato in altre attività assistenziali”.
“I comitati – prosegue la nota – denunciano pubblicamente questa grave inosservanza da parte di Asl e Regione di una legge dello Stato Italiano che lede il diritto alla salute dei cittadini lucchesi, previsto dall’art. 32 della Costituzione, e che fa parte del progetto di smantellamento progressivo della sanità pubblica in atto un po’ in tutta Italia, ma nel quale la Regione Toscana si distingue in negativo per essere più avanti delle altre Regioni. Invece di sprecare dannosamente soldi pubblici nella costruzione di un nuovo ospedale che manifesta una serie di criticità, impossibilità di eliporto, dissesto idro-geologico e ambientale, inadeguata viabilità, impossibilità di aprire liberamente le finestre, inquinamento acustico della zona, del quale la città di Lucca non aveva assolutamente bisogno e che anzi ha peggiorato notevolmente il suo standard di assistenza costringendo molti cittadini a rivolgersi a strutture private o a ospedali di città vicine, Regione e Asl avrebbero dovuto incrementare il servizio sul territorio e la qualità dei servizi ospedalieri sostituendo opportunamente il personale che va in pensione invece di bloccarne il turnover, acquistare la necessaria strumentazione tecnologica, e ridurre di conseguenza le liste di attesa, per una risonanza magnetica si può attendere anche 10-12 mesi. Tutto questo è stato realizzato dalla Asl 2 e Regione con lo strumento perverso del project financing, che ha decuplicato il costo dei servizi para-ospedalieri, che sono passati da circa 3 milioni di euro nel 2011 a 13 milioni previsti nel bilancio del 2014. Questo strumento consente enormi guadagni al costruttore privato che vengono inevitabilmente pagati dal cittadino (parcheggio, rinegoziazione dei contratti di appalto dei servizi con aumento dei prezzi, riduzione delle ore di lavoro fino anche al licenziamento di alcuni lavoratori). Per finanziare l’aumento dei costi di esercizio a beneficio del privato costruttore la Regione Toscana ha anche introdotto ingiustificatamente un ‘ticket di digitalizzazione’ di 10 euro che devono essere pagati anche da chi è esente dal ticket. Si stà anche studiando l’introduzione di un “super-ticket” per i redditi superiori a 50mila euro all’anno che colpirà soprattutto la classe media”.
Da qui la bocciatura della proposta del dg dell’Asl. “In questa prospettiva – spiegano i comitati – la proposta lanciata dal direttore generale della Asl 2 di costruire un nuovo padiglione, sempre con il sistema del project financing, per ospitare la cittadella della salute, il centro direzionale e altri sevizi connessi, invece di utilizzare i 200 posti-letto disponibili al Campo di Marte nei due padiglioni costruiti dal 2005 in poi, già pronti e perfettamente a norma o adattabili con minima spesa, ci sembra una provocazione e un’offesa al buon senso dei cittadini, nonché un altro tentativo di cementificazione selvaggia e speculazione edilizia a poca distanza dalle Mura di Lucca che si aggiunge a quello operato con la costruzione del S. Luca in zona dichiarata agricola e inedificabile sul piano strutturale. Ricordiamo infine che la destinazione del Campo di Marte è vincolata dalla legge 67 dell’88, che all’articolo 20, comma 2, punto i, stabilisce che la destinazione dei beni ospedalieri dismessi deve rimanere di uso pubblico, se non sanitario. Qualsiasi tentativo di vendere quindi l’area di Campo di Marte a privati, come già ha fatto la Asl 2 con la vendita dell’ex-ospedale di Carignano a un magnate russo in palese violazione della legge, sarebbe quindi oggetto di possibile denuncia alla Procura della Repubblica”.