Cantieri per le fogne, chiude per 40 giorni via per Camaiore






di Roberto Salotti
Quaranta giorni di “passione”. E’ quello che si aspettano gli abitanti di Monte San Quirico – e non solo loro -, quando partiranno i cantieri Geal per l’estensione della rete fognaria in via per Camaiore. L’appalto si farà non appena saranno pronti i progetti esecutivi, ma il cronoprogramma è stato già definito, in accordo con la Provincia e il Comune di Lucca. Le macchine che apriranno la strada per 750 metri circa arriveranno, se tutto andrà come previsto, dalla metà di giugno, anche se più probabilmente il vero e proprio cantiere aprirà in luglio.
Il tratto interessato è quello tra il ponte sulla Freddana fino ai Tre Cancelli e oltre: una strada provinciale tra le più trafficate della Lucchesia, che dovrà rimanere chiusa al traffico, senza possibilità di alternative, per almeno 38 giorni. Se maltempo o altri intoppi non ci metteranno lo zampino.
E’ questa la previsione che hanno fatto gli ingegneri della Geal che questa sera (15 dicembre) hanno presentato il progetto complessivo nel corso di una assemblea pubblica che si è svolta a Sant’Alessio, nei locali dell’ex circoscrizione 6, con la partecipazione dell’assessore alle strade, Celestino Marchini e alcuni consiglieri comunali di Lucca Civica. I lavori interesseranno anche la via di Moriano, dove sarà realizzata in corrispondenza dello svincolo sulla via per Camaiore una vasca di sollevamento dei liquami, che sarà totalmente interrata, e dove sarà estesa la rete. Qui, però, sarà possibile istituire il senso unico alternato e i disagi, assicura Geal, saranno limitati. Discorso ben diverso per la via per Camaiore: tipologia del cantiere e stato della strada ne imporranno la chiusura. Una scelta obbligata, è stato spiegato dalla Geal e dall’assessore Marchini, che prevede come unica alternativa per superare il cantiere la via dei Borelli. Potranno percorrerla anche i furgoni e i piccoli camion, fino ad un massimo di tre tonnellate e mezzo. I tir e gli autoarticolati dovranno invece raggiungere la zona passando da Camaiore, senza altre possibilità. Un annuncio che ha provocato già le prime reazioni da parte dei cittadini e dai commercianti presenti alla riunione di stasera. In particolare del titolare di Papeschi Srl che ha criticato la scelta di procedere con l’interruzione della strada, tenendo aperto il cantiere durante il giorno e non la notte. “Così – ha detto – ci mettete in ginocchio. E’ necessario prevedere che i lavori si svolgano nelle ore notturne, altrimenti da noi, come da tante altre aziende della zona, non arriverà più nessuno e possiamo chiudere. Per recuperare i mancati incassi di due mesi di strada chiusa, serviranno anni”. Le maggiori preoccupazioni della gente riguardano la mancanza di alternative rispetto alla chiusura – seppure per tratti non superiori ai 50, 60 metri – della via per Camaiore. “Non ci sono precedenti del genere in Lucchesia – incalza ancora Papeschi -: è incredibile pensare che una strada provinciale resti chiusa per 40 giorni”.
I tecnici della Geal si sono sforzati di spiegare che è l’unica soluzione possibile, anche perché sarebbero impossibile deroghe dall’Arpat sul rumore, per un periodo così lungo. “Comprendiamo – ha detto – le preoccupazioni delle aziende e dei cittadini, ma qui si tratta di fare o non fare quest’opera che tra l’altro è strategica non soltanto per le abitazioni che vivono lungo la via per Camaiore”. Infatti, hanno spiegato i tecnici Geal, il cantiere servirà a rendere possibili, in futuro, ulteriori sviluppi della rete, in altre frazioni del Morianese e della Valfreddana.
I cantieri. Le opere principali interesseranno per l’appunto la via per Camaiore, dal ponte sulla Freddana, a Monte San Quirico, fino ai Tre Cancelli e oltre, per un tratto di strada di 750 metri circa. Il cantiere prevederà uno scavo in profondità, fino a circa due metri al disotto del manto stradale. Non sarà possibile utilizzare la tecnologia no-dig, come è stato fatto per un tratto di via di Sant’Alessio (cosa che, nonostante le polemiche, ha ridotto disagi e consentito l’istituzione del senso unico alternato), ma dovranno essere utilizzati altri macchinari ingombranti che, a causa della vicinanza delle case, da un lato, e della presenza dell’argine della Freddana, dall’altro, consentono pochi spazi di manovra e rendono impossibile, almeno per gran parte del tratto interessato, di mantenere una apertura, anche parziale della strada. In alcune zone, tuttavia, si valuterà il da farsi e non viene esclusa la possibilità di istituire, quando lo consentirà l’ampiezza della strada, il senso unico alternato da semafori o movieri. Una seconda tranche di opere invece riguarderà la via di Moriano. Qui andrà costruita una vasca di sollevamento, che sarà realizzata nell’isola a verde, in corrispondenza dello svincolo sulla via di Camaiore. Sempre sulla via di Moriano sarà poi aperto il cantiere per l’estensione delle fognature, ma la strada resterà chiusa soltanto in una corsia.
Al lavoro 7 giorni su 7. Per ridurre al minimo i disagi, Geal in accordo con Comune e Provincia ha stabilito di prevedere con la gara d’appalto lo svolgimento dei lavori non stop per 38 giorni. Al cantiere saranno al lavoro due squadre di operai organizzati su due turni e al lavoro dalle 7 alle 22, compresi i giorni festivi. In questo modo, tempo permettendo, il cantiere sulla via per Camaiore dovrebbe essere concluso entro i 40 giorni. Da scegliere, ancora, la data precisa del via: si punta tuttavia a realizzare i lavori nel corso dell’estate, dalla metà di giugno fino al massimo alla metà di settembre. Si cercherà di arrivare pronti per luglio in modo che entro agosto sia tutto finito. “Questa è la soluzione che allo stato ci appare come la migliore – ha detto l’assessore Marchini -: vogliamo evitare i disagi che l’apertura del cantiere in altri periodi potrebbe provocare con le scuole aperte”.
Il cantiere, inoltre, sarà “mobile”, ovvero la via per Camaiore resterà sì interdetta al traffico ma a tratti di 50, 60 metri. Un modo per venire incontro anche alle famiglie che vivono lungo la strada e che sarebbero penalizzate da una chiusura per l’intero percorso oggetto dei lavori. Le altre soluzioni avrebbero allungato i tempi e comunque non avrebbero impedito la chiusura della strada. Geal ha comunque esaminato anche altre tre possibilità. La prima prevede la conclusione dei lavori in 86 giorni naturali, con un cantiere aperto dalle 8 alle 17, cinque giorni su sette, e con senso unico alternato durante i festivi. La seconda ipotesi prevede un cantiere aperto 7 giorni su 7, dalle 8 alle 17, ma in questo modo i giorni necessari sono comunque tanti: 62, per la precisione, sempre stando alle simulazioni fatte dai tecnici Geal. Terza alternativa: due squadre al lavoro su due turni, dalle 7 alle 22, cinque giorni su sette con strada chiusa e senso unico alternato nel fine settimana. Consegna dei lavori? Non prima di 50 giorni naturali consecutivi.
La viabilità alternativa. Al momento gli enti sono orientati su un cantiere sette giorni su sette dalle 7 alle 22. La viabilità alternativa è in ogni caso obbligata: l’unica strada che si potrà percorrere per “aggirare” il cantiere è la via dei Borelli. Una strada che però viene giudicata dagli abitanti della zona, troppo piccola per supportare il traffico della strada provinciale. “Faremo di volta in volta le opportune verifiche per evitare la chiusura della via per Camaiore per tutto il corso delle opere – ha rassicurato l’assessore Marchini -, ma qualche disagio ci sarà inevitabilmente. Predisponendo l’apertura del cantiere sette giorni su sette, si vuole cercare di ridurre le difficoltà per gli abitanti e per le imprese, che stiamo sentendo ad una ad una. Ci sarà poi modo ancora di confrontarsi, per studiare eventuali correttivi”. Ma due cose sono date ormai per certe: impossibile evitare la chiusura della Sp1 e mancanza di altre possibilità sulla viabilità alternativa.