Campo di Marte e posti letto, il Consiglio si infiamma

16 dicembre 2014 | 17:39
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Campo di Marte e posti letto, il Consiglio si infiamma

Il futuro del Campo di Marte e la questione dell’assistenza sanitaria territoriale, ancora tutta – o quasi – da costruire, è stato al centro della discussione nel consiglio comunale di oggi pomeriggio (16 dicembre), grazie ad una mozione della consigliera Laura Giorgi che ha posto l’attenzione sul numero dei posti letto per le post acutie e la riabilitazione nella Piana di Lucca. Alla seduta erano presenti anche i comitati della sanità, di cui la Giorgi ha letto l’intervento con il quale bocciano l’ipotesi del nuovo padiglione avanzata dall’Asl 2 di Lucca e ha spiegato i motivi della mozione, alla fine respinta con 15 voti contrari, un solo favorevole e un astenuto.

La Giorgi ha aperto la discussione spiegando i motivi della sua richiesta: “I bisogni della cittadinanza sono sottostimati – dice – perché mancano 200 posti letto. A fronte di questo, la Asl ci regala un modulo di 14 posti letto ed altri 14 posti letto del tipo ‘ospedale di comunità’: è un’assistenza più da casa di riposo che da ospedalein cui il paziente viene seguito su chiamata di un medico e non con presenza continuativa del medico 24 ore su 24. Ma questa assistenza è più similare ad una casa di riposo mi pare. E recentemente viene fuori con un piano di costruzione di un nuovo padiglione. Il Campo di Marte per la legge 67/88 deve rimanere a destinazione pubblica e non può essere venduto a privati come ha già fatto la Asl 2 con la vendita di Carignano a un magnate russo, in violazione della stessa legge. Mentre invochiamo gli interventi di Procura e Corte dei Conti, vogliamo ribadire quanto più volte abbiamo sostenuto: non abbiamo bisogno di costruire un nuovo padiglione. La salute del cittadino non passa attraverso un nuovo monoblocco, la salute del cittadino si difende con un servizio che dev’essere ottimo”. La consigliera Giorgi legge poi un comunicato inerente, sottoscritto dai cinque comitati che si occupano del problema già dal 2005 (Leggi l’articolo): “Il fatto che il sindaco sia andato via prima che si aprisse la discussione – dice Raffaello Papeschi, del comitato Lucca per una sanità migliore – testimonia quanto abbia a cuore il problema della salute”.
La consigliera a cinque stelle chiude poi leggendo il dispositivo dell’ordine del giorno che impegnerebbe “il consiglio a votare compatto per impegnare il sindaco (oggi presidente della conferenza dei sindaci) ad attivarsi nelle Asl, conferenze dei sindaci, Provincia, Regione, Ministero, per ottenere il rispetto del rapporto posti letto/abitanti stabilito dalla legge nazionale nella piana di Lucca; a cercare la collaborazione degli altri comuni della piana in modo da presentare un fronte unito di richieste; a prevedere nei piani di destinazione del “Campo di Marte” gli opportuni spazi per accogliere i circa 200 posti letto mancanti alla sanità della piana di Lucca”.
A rispondere alla consigliera pentastellata è Diana Curione di Lucca Civica, presidente della commissione sociale: “Quello della Giorgi – ammonisce – mi pare un atteggiamento francamente sbagliato. Ci sono senz’altro delle criticità, ma stiamo cercando di adeguarci. Dire che questa amministrazione non ha a cuore il tema della salute è pretestuoso: siamo in una situazione particolare, il nuovo ospedale ha aperto da poco. Il direttore generale Polimeni ci ha assicurato 14 posti letto ulteriori per i primi mesi del 2015. E’ in sede di conferenza zonale che dobbiamo attivarci e lo stiamo già facendo, mediante due ordini del giorno. C’è un evidente problema anche relativamente al personale, ma lo abbiamo già evidenziato nel dicembre 2013: fare demagogia non porterà a risultati”. Il consigliere comunale di Noi per Lucca al Centro, Giorgio Mura ha tentato una mediazione, proponendo di rimettere in discussione l’ordine del giorno per inserirlo in una pratica più ampia, ma la sua idea è stata respinta dalla maggioranza anche se apprezzata dalla consigliera Giorgi che non ha mancato di attaccare nel suo intervento l’ex collega pentastellato Andrea Pini, con il quale c’è stato un battibecco: “Mi fa specie sentire il collega parlare con i termini della vecchia politica, lui che è stato eletto per il Movimento Cinque Stelle. Spero che si possa presto introdurre il vincolo di mandato”.
Il consigliere Piero Angelini torna invece sulle recenti interpellanze fatte dal suo gruppo, in ordine al permesso per costruire il San Luca e al problema dei parcheggi a pagamento: “Non ho ricevuto risposta – ricorda – per cui continuerò a chiedere, fino ad arrivare in procura. Qui è necessario attrezzarsi contro le ruberie. Inoltre, è possibile permettersi due ospedali a Barga e in Garfagnana? Io penso di no”. Valentina Mercanti (Pd) sottolinea “l’inadeguatezza di una discussione che si svolge in assenza di tecnici e del sindaco Tambellini” ed invita a riflettere sulle problematiche connesse all’attuale riorganizzazione socio-sanitaria dell’intera regione Toscana. La consigliera esce poi dall’aula per protesta, ritenendo strumentale la lettura del comunicato scritto dai comitati cittadini.
Alla fine, fuggi fuggi generale, ed è mancato il numero legale per proseguire con la seconda mozione della consigliera Giorgi ed il resto delle pratiche del Consiglio.

Paolo Lazzari