Alloggi popolari nelle case invendute, via al bando

17 dicembre 2014 | 12:00
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Alloggi popolari nelle case invendute, via al bando

di Roberto Salotti
Il pubblico corre in soccorso del privato. La crisi dell’edilizia e del mercato immobiliare lucchese potrebbe avere un primo piccolo sollievo da un bando, pubblicato in queste ore dal Comune di Lucca, per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di proprietari di alloggi invenduti e inutilizzati o comunque riconvertibili in abitazione, al fine di acquisirli e realizzarci appartamenti per l’emergenza abitativa, incrementando l’offerta pubblica di alloggi a canone sociale. Tutto dipenderà dalle offerte che giungeranno dai privati e soprattutto dalla valutazione che ne farà la Regione Toscana, quando il bando sarà chiuso il prossimo 8 gennaio.

Al Comune di Lucca, infatti, toccherà una fetta dei contributi regionali messi a disposizione. Le pratiche saranno gestite dall’Erp che le selezionerà secondo criteri ben precisi e le inoltrerà, con la richiesta dei fondi necessari, alla Regione Toscana. Ovviamente saranno presi in considerazione soltanto immobili nuovi o recentemente ristrutturati, in modo cioé che non siano necessari altri interventi. Potranno essere selezionati complessi immobiliari residenziali nuovi o integralmente recuperati, immediatamente utilizzabili, o strutture residenziali destinabili, attraverso limitate opere di riadattamento ed in tempi brevi, ad edilizia residenziale pubblica. Saranno valutati poi anche complessi non destinati alla residenza ma ad essa destinabili con limitate opere di riadattamento e cambiamento di destinazione d’uso.
Non è l’unica strada che il Comune di Lucca ha inteso percorrere per ampliare il proprio patrimonio immobiliare da destinare all’edilizia pubblica residenziale. E’ attesa infatti entro la fine dell’anno il parere della Regione Toscana su un altro progetto presentato dall’amministrazione per recuperare in tutto o in parte i finanziamenti che erano stati resi disponibili per recuperare l’immobile di via Brunero Paoli. Dopo lo stop, arrivato per l’impossibilità di garantire l’esecuzione dei lavori nei tempi previsti dal bando regionale, gli uffici comunali, su impulso dell’assessore Antonio Sichi, che ha seguito dall’inizio la pratica, ha proposto una rosa di alternative alla Regione, chiedendo all’ente di finanziare l’acquisto di 6 o sette immobili da destinare all’emergenza abitativa. “La risposta è attesa ormai a giorni – spiega l’assessore Antonio Sichi – e deve ad ogni modo arrivare entro la fine dell’anno. Abbiamo presentato un progetto alla Regione, tutto dipenderà da se e quanti finanziamenti verranno eventualmente confermati”.
Quanto all’ultimo bando, c’è da dire, che l’impulso è arrivato dalla Regione stessa, che con una delibera di giunta del settembre scorso, ha invitato i Comuni a “indagare” il mercato sulla disponibilità di alloggi invenduti da dedicare all’edilizia pubblica residenziale. “Non si conosce chiaramente ancora l’entità del contributo che ci spetterà – commenta l’assessore Sichi -, quindi è difficile fare pronostici sul numero di immobili che potranno essere in questo modo acquisiti. Ci auguriamo comunque che ci sia una buona risposta e che la proposta definitiva raccolga i fondi necessari ad ampliare il numero degli alloggi disponibili per far fronte all’emergenza casa”.