Andreuccetti (Pd): “Pera è sceso dalla luna, nel Pd lucchese non ci sono divisioni”

“Pera sembra sceso dalla luna. L’ho sentito criticare la nuova legge elettorale, lui che ai tempi del porcellum era presidente del senato. L’ho sentito evocare l’assemblea costituente, quasi come se lui fosse un uomo senza una storia politica alle spalle. Una finta rivoluzione liberale lui l’ha già appoggiata, quella del 1994, ed è miseramente fallita”. Ad affermarlo in una nota è Patrizio Andreuccetti, segretario territoriale del Pd, dopo l’intervento dell’ex presidente del Senato a Lucca. “Con l’intervento dell’altra sera ha voluto proporsi come il figliol prodigo quando, in realtà, ha soltanto riportato a galla un piccolo mondo antico; quello del centrodestra lucchese inconcludente e diviso. Ciò che più mi ha fatto sorridere è il tentativo di dividere il centrosinistra, distinguendo tra lucchesità e Marcucci: una provocazione che il Pd non può che respingere al mittente. Tambellini è il nostro sindaco, supportato da tutti, Marcucci è il nostro senatore, ed insieme si impegnano per il bene comune dell’intera comunità lucchese”.
“Il presidente – aggiunge Andreuccetti – è certamente persona di alto spessore culturale ed alcune sue considerazioni possono essere condivise. L’Europa politica, quella dei popoli, ha ancora molta strada da fare, ma la ricetta non è certo quella di tornare ai nazionalismi che sanno tanto di ottocentesco. Poi, se proprio di capacità di navigare nell’economia europea si deve parlare, mi viene da chiedere: dov’era il presidente Pera quando il governo Berlusconi, all’alba dell’introduzione dell’euro, non riusciva a controllare adeguatamente i prezzi nel cambio lira-euro? Il passato a Lucca può insegnare molte cose, esempi virtuosi ma anche cose da non ripetere. Ciò di cui non c’è assolutamente bisogno è il riemergere di personaggi legati a doppio filo a divisioni e politiche miopi, fossero esse locali o nazionali. Il Pd prova con ogni mezzo ad affrontare i problemi della crisi economica, lo fa con compattezza, dagli esponenti nazionali agli enti del territorio: abbiamo i cittadini dalla nostra”.