
La Uil Fpl interviene sul caso dell’elisuperficie di atterraggio dell’elicottero all’ospedale San Luca che, come affermato dallo stesso dg Joseph Polimeni, non ha i requisiti necessari per la sua attivazione per cui nessun elicottero potrà atterrare al nuovo ospedale nel futuro. Per questo il sindacato, con il suo segretario Pietro Casciani, il segretario aziendale Andrea Lunardi, il responsabile Uil Fpl Medici Alessandro Di Vito e della dirigenza Claudio Giannarini affermano: “Senza entrare in merito alla questione sul progetto, sulle autorizzazioni e su eventuali altre soluzioni, Uil Fpl ritiene fondamentale utilizzare questo difetto di costruzione per ricavarne parcheggi per i dipendenti una volta smantellata l’elisuperfice da parte di chi ci ha consegnato un ospedale con un difetto di fabbrica”.
“Ricordiamo – continuano i sindacalisti – che i dipendenti sono esasperati dalle quotidiana difficoltà a reperire un posto auto soprattutto al cambio turno dell’ora di cambio e nonostante la disponibilità dell’amministrazione la soluzione al problema non è stata ancora trovata in questi sette mesi. Sicuramente è stato sottostimato il problema parcheggi fin dall’inizio in quanto l’amministrazione aveva previsto di lasciare una serie di attività sanitarie al Campo di Marte. In realtà quello che Uil Fpl aveva preannunciato nel luglio 2013 si è puntualmente avverato: i 360 posti auto invece dei 420 dichiarati un una brochure dell’azienda del 2012) realizzati per i dipendenti si sono mostrati insufficienti e quello che non è accettabile è che una media giornaliera di circa 250 posti auto del concessionario e quindi a pagamento sono vuoti; tutti i giorni da maggio ad oggi. A questo punto considerato che il San Luca, a differenza di altri ospedali, non ha possibilità di espandersi ecco allora che Uil Fpl vede nella beffa dell’elisuperficie un’occasione/opportunità di fornire ai dipendenti ulteriori parcheggi. La Uil Fpl invita pertanto l’amministrazione a intervenire sul concessionario affinchè smantelli quanto prima l’elisuperficie in modo da renderla disponibile alla sosta dei mezzi dei dipendenti la cui esasperazione quotidiana sta superando i limiti di accettabilità”.