
Un progetto innovativo per dare una soluzione alla delicata questione degli anziani autosufficienti soli e offrire una prospettiva di vita più serena. Un modo di abitare insieme, come lo ha definito il presidente di fondazione Casa Stefano Baccelli nel presentarlo. In via del Moro nel centro storico di Lucca infatti nascerà la prima residenza per anziani autosufficienti che funzionerà con un meccanismo di co-housing. La struttura potrà accogliere fino a 25 persone e sarà caratterizzata dalla presenza di spazi a comune, dove condividere la vita senza rinunciare a spazi privati studiati per ogni ospite. Nella struttura saranno sempre presenti due persone della Misericordia di Lucca che garantiranno un’assistenza di base in tutti gli aspetti della vita a cominciare da quello sanitario. Il progetto è stato sviluppato attraverso il recupero dell’immobile dalla Fondazione Casa, grazie al sostegno della Fondazione Cassa, del comune di Lucca, della provincia, dell’Arcidiocesi e della Misericordia di Lucca. Gli inquilini per vivere nella struttura spenderanno 800 euro al mese.
Ad illustrare il progetto, la sua organizzazione sono stati, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducale, Stefano Baccelli nella sua veste di presidente della fondazionen Casa, l’assessore alle politiche abitative e alla valorizzazione immobiliare del Comune di Lucca Antonio Sichi, il vicario generale dell’asrcidiocesi di Lucca Monsignor Michelangelo Giannotti, il proposto della Misericordia Cesare Rocchi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi e l’assessore alla politiche sociali della provincia Mario Regoli. Il co-housing si rivolge ad anziani, con più di 65 anni, che sono usciti dal mercato del lavoro, perché in pensione, ma hanno mantenuto la volontà di stare all’interno di processi partecipativi di comunità. Il progetto dovrebbe partire nella seconda metà di gennaio 2015, ossia dopo che saranno completati gli interventi di arredamento e di sistemazione degli ambienti di via del Moro recentemente ristrutturati. Il Co-housing “del Moro”, ubicato nell’omonima via del centro cittadino è articolato in tredici ambienti: spazi abitabili di varie dimensioni, a cui si aggiunge una zona giorno strutturata e arredata per favorire l’interazione dei residenti. All’interno di questo contesto due ambienti sono completamente autonomi, nel senso che hanno una zona giorno ad uso privato e prevedono una locazione leggermente più onerosa. La struttura è dotata di ascensore.
“Questa struttura- ha spiegato Baccelli – nasce con lo spirito di riscoprire la dimensione del vivere insieme, dell’abitare insieme per avere una vita migliore in un sistema protetto. Credo che a livello regionale questa sia la prima volta che viene tentato un esperimento del genere per rispondere al problema degli anziani soli”.
I costi che, oltre alla locazione, comprende anche le bollette per il riscaldamento, la luce e il consumo di acqua, nonché la presenza quotidiana di due operatori che cureranno la gestione amministrativa e sociale degli appartamenti. Tra i servizi previsti dalla Fondazione Casa anche una forma di assistenza alla persona, intesa come cura degli ambienti condivisi e di promozione delle relazioni tra gli anziani. Gli stessi operatori, inoltre, sono a disposizione degli inquilini per promuovere, ad esempio, uscite a teatro, al cinema, a cene condivise che potranno coinvolgere le loro famiglie e i volontari che ruotano intorno all’attività della Misericordia di Lucca. Saranno garantiti, inoltre, servizi di prima assistenza veri e propri, se necessari, in parte fruibili grazie agli ambulatori presenti in via Del Moro e al forte impegno dei volontari della Misericordia. Anche Antonio Sichi assessore alle politiche sociali del comune di Lucca – ha sottolineato l’importanza innovativa del progetto, in primo luogo per dare una risposta nuova che non ha niente a che vedere con ciò che è stato fatto fino ad oggi, sia alla solitudine delle persone che sono uscita dal mondo del lavoro, ma anche al fatto che la prospettiva di vita delle persone diventa sempre più lunga. “Questo è un percorso inclusivo – per chi vuole inserirsi nel meccanismo della struttura che avrà anche il fattaggi odi trovarsi nel centro storico di lucca che già di per se offre una seri di servizi che altri luoghi non danno”.
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