Sette milioni per le utenze del Comune, i conti on line

22 dicembre 2014 | 12:15
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Sette milioni per le utenze del Comune, i conti on line

Da oggi le spese dei Comuni non hanno più segreti. Grazie al sito on line del governo, soldipubblici.gov.it, lanciato in diretta tv dal premier Matteo Renzi durante la trasmissione Che tempo che fa. Inevitabile il voyeurismo di massa, che ha mandato in crash il sito e lo ha lanciato al vertice delle ricerche su Google.
Sul tiro ci sono anche tutti i dati del Comune di Lucca, da cui è possibile capire come vengono spesi i “nostri” soldi. E se le due voci più pesanti sono quelle derivanti dal rimborso della anticipazioni di cassa (oltre 36 milioni di euro) e da generiche “altre spese per servizi” (quasi 20 milioni), sono le altre voci quelle che rendono chiaro dove sono le maggiori uscite per l’ente di Palazzo Orsetti. Si tratta del servizio si smaltimento rifiuti (oltre 15 milioni di euro), il corso dei lavoratori a tempo indeterminato (quasi 11 milioni) cui vanno aggiunti i 3,4 milioni circa dei contributi obbligatori e 523mila euro per il personale a tempo indeterminato, e il trasporto pubblico (6,5 milioni di euro). Sono 3 milioni e 380mila euro, invece i trasferimenti alle aziende speciali del Comune, nello specifico al teatro del Giglio, che rappresenta quindi la quarta voce di costo per l’amministrazione. Di poco superiore alle mense scolastiche (3,3 milioni di euro e spiccioli). All’erario, per le ritenute, vanno 3,1 milioni mentre attualmente il Comune spende 2,5 milioni di euro per il 2014 per i rimborso di mutui e prestiti (erano quasi 5 milioni nel 2013).

E ancora: 2,5 milioni servono per la manutenzione ordinaria degli immobili; 2 milioni e 245mila euro per il riscaldamento e le utenze, 1 milione 538mila euro per l’energia elettrica, 349mila per l’acqua e 322mla per la telefonia. Sono invece 616mila euro e rotti quelli che servono per le indennità degli organi istituzionali dell’ente, meno di quelli necessari per pagare le imprese di pulizia che sono 637mila. Il Comune, inoltre, spende circa 339mila euro per incarichi professionali, 313mila per l’organizzazione di manifestazioni e convegni, 218mila euro per i buoni pasto del personale. Spiccano anche le spese “minori”: sono quasi 100mila euro quelli che servono per carta, cancelleria e stampati, 78mila (più di una metropoli come Milano, per intendersi e un’enormità in confronto ai quasi 1500 di un Comune vicino, anche se molto più piccolo, come Capannori) per medicinali e materiale sanitario e igienico, quasi 50mila euro di carburanti e combustibili, 13mila per pubblicazioni su giornali e riviste. Le spese più basse? Quelle per i corsi di formazione (2620,85 euro) e per le opere destinate al culto (704,70 euro) mentre è davvero bassa la cifra (quasi 26mila euro) per i beni di valore culturale, storico, archeologico ed artistico.
L’elenco, nei prossimi mesi, sarà aggiornato mensilmente, e si protranno anche vedere le variazioni rispetto al passato. Del Comune di Lucca come degli altri Comuni della provincia, con un motore di ricerca che permette anche di analizzare le spese categoria per categoria. E si potranno fare davvero i conti in tasca alle amministrazioni.

Enrico Pace

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