Cgil Lucca al fianco dei lavoratori della Provincia: “Riforma pasticciata”

23 dicembre 2014 | 09:48
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Cgil Lucca al fianco dei lavoratori della Provincia: “Riforma pasticciata”

“La riforma delle Province che, secondo quanto a suo tempo declamato dal governo Renzi, doveva servire a rendere maggiormente fruibili dai cittadini i servizi erogati ed a consentire al contempo notevoli risparmi alle casse pubbliche, rischia di trasformarsi nell’ennesimo “pasticcio all’italiana”, per quanto riguarda il destino dei lavoratori coinvolti e l’individuazione dei soggetti e delle risorse che dovranno, in futuro, sostituire le Province”. Con queste parole la Cgil di Lucca esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Provincia che stanno manifestando da giorni.

“Le norme contenute nella legge di stabilità, in discussione alla Camera in queste ore, che prevedono tagli alle Province per 1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi nel 2017, le condannano – prosegue Cgil -, di fatto alla scomparsa, obbligando le amministrazioni locali a prevedere nuovi balzelli per assicurare livelli minimi dei servizi essenziali. In questo contesto, quindi, è facile prevedere che gli effetti dei tagli si scaricheranno direttamente sui cittadini e sulle lavoratrici e lavoratori interessati. Sui cittadini, con riduzioni dei servizi riguardanti aspetti fondamentali della vita di tutte le famiglie: edilizia scolastica, tutela dell’ambiente ed interventi per combattere il dissesto idrogeologico, manutenzione e nuova viabilità, politiche attive del lavoro e giovanili, tanto per
citarne alcuni. Sulle lavoratrici e lavoratori, con il rischio del posto di lavoro per 50.000 dipendenti dalle Province e altrettanti dalle società partecipate, nonché per circa 2.000 precari a tempo determinato che lavorano nei Centri per l’impiego e negli altri servizi delle province. E’ evidente che, ancora una volta, anziché eliminare davvero gli sprechi, si riducono i livelli dei servizi e si colpisce il lavoro. La Cgil esprime piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici delle Province ed assicura loro che non farà mancare il proprio appoggio”.