Usb: “Giù le mani dalla Provincia, la colpa di tutto sono gli sprechi”

23 dicembre 2014 | 14:47
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Usb: “Giù le mani dalla Provincia, la colpa di tutto sono gli sprechi”

“No al Provincicidio”. E’ quanto chiede l’unione sindacale di base di Lucca che sostiene che sia un “errore abolire le Province”. “Stupiscono – sottolinea il sindacato – le tappe inesorabili di questa ‘deportazione di massa’ studiata a tavolino fino alla stupefacente nuova accezione della parola: esubero. Anni e anni di lavoro per convincere gli italiani tutti che il lavoratore del pubblico impiego è un fannullone e un privilegiato. Anni e anni di lavoro per prosciugare le risorse di tutti gli enti pubblici, di tutti i servizi pubblici. Anni e anni di lavoro per non assumere nessuno, per precarizzare, per rendere il pubblico impiego una massa di anziani, demotivati, in attesa di giudizio. Anni e anni di lavoro per ridurre i salari del pubblico impiego alla fame. Anni e anni di lavoro per fidelizzare, mediante carriera, i principali sindacalisti delle organizzazioni confederali. Anni e anni di lavoro per convincerci che l’intero pubblico impiego è in esubero”.

“Anni e anni di lavoro – aggiunge Usb – per rendere le catene di comando ingessate, incomprensibili e ingestibili. Tutto ciò ha trasformato in una nave che affonda il pubblico impiego mentre il capitano (lo Stato!) scappa e le scialuppe di salvataggio non sono ancora in acqua. Quello stesso Stato che, secondo i principi dei padri fondatori, era una tutela del diritto e della difesa dei più deboli, adesso fa di questi carne da macello senza una pianificazione seria in termini di servizi, in termini di economie, di risorse, anche professionali, di investimenti. Senza scialuppe di salvataggio! Nessuna casa sta in piedi senza manutenzione! Hanno tagliato la linfa aspettando che cadesse come una pera matura, dalle province alla sanità, all’istruzione. vIntanto paga sempre chi non può difendersi. Il cittadino inerme. Lasciar partire, senza fiatare, il treno dei deportati della provincia sarà il via alla fine dell’idea stessa di lavoratore a tempo pieno e indeterminato. E’ per questo che i poteri forti indigeni ed europei sbavano all’unisono. Per trasformare il sud dell’Europa in una landa desolata senza un diritto del lavoro. Il far west dove vince chi ha la pistola. Tutta la cittadinanza si deve stringere intorno a tutti i lavoratori della provincia. Ogni lavoratore, di qualsiasi settore pubblico e privato, tutti i cittadini, i pensionati, gli studenti devono capire che qui, ancora una volta, è la tasca dei cittadini inermi ad essere attaccata. Niente è stato fatto per ridurre i veri sprechi. Pensioni e stipendi d’oro. Carrozzoni di politici inutili. Le tasse che in Italia sono un optional per chi i soldi li ha per davvero! Lo smantellamento progressivo, aggressivo e veloce dello Stato e della Democrazia va a vantaggio delle mafie e dei poteri. I cittadini devono insieme dire no. Anche alle soluzioni, striscianti e suadenti da gatto e da volpe che ancora una volta mortificano, impoveriscono e dividono il lavoratore. La crisi è un’invenzione della grande finanza per continuare a giocare a monopoli. La Unione sindacale di base è a fianco dei lavoratori delle province”.