Polveri sottili, due mesi sopra il livello di guardia

E’ servita ben poco l’ultima domenica di targhe alterne a Lucca. Dopo il dato sulla qualità dell’aria a Natale nella Piana di Lucca, l’ultimo aggiornamento Arpat fa salire a 59 le giornate dove la centralina di Capannori ha fatto registrare sforamenti dei livelli di guardia per le polveri sottili. Dopo Santo Stefano, cioé, si sono susseguite altre due giornate con le concentrazioni di pm10 superiori ai limiti di riferimento. I dati diffusi dall’Arpat sono preoccupanti specie se confrontati con le altre stazioni di rilevamento in Toscana. A questo punto sembra confermato il flop delle domeniche ecologiche a Lucca, una misura di emergenza che è anche obbligatoria per le amministrazioni, qualora si raggiungano cinque giorni consecutivi di sforamenti di pm10, ma sulla cui efficacia ci sono obiettivamente grossi dubbi.
Si parte dal dato di Natale, per arrivare ad una situazione pure peggio verso la fine del mese di dicembre. Alla centralina di Capannori, lo ricordiamo, si era registrato già un record a Natale, con 57 giornate con concentrazioni di pm10 al di sopra della norma.
E ora che siamo alla fine dell’anno, un bilancio è inevitabile quanto, nel caso specifico, impietoso. Fino al 29 dicembre sono state ben 59 le giornate in cui le polveri fini hanno superato il livello di guardia.
In Toscana nessun’altra zona fa peggio di noi. Soltanto la stazione di rilevamento di Montale, in provincia di Pistoia, una di quelle prese a riferimento nella rete regionale, segnala 32 sforamenti. A Viareggio la situazione va decisamente meglio, con 11 sforamenti dei livelli di guardia registrati. A Firenze soltanto 4 sforamenti alla centralina di Bassi, 3 a Boboli, 5 a Scandicci.
Entrando nello specifico dei dati dalla vigilia di Natale a Santo Stefano, si vede che il picco nella Piana di Lucca si registra il 26, con una concentrazione giornaliera di pm10 pari a 66 μg/m3. Un balzo all’insù si è registrato tra la vigilia e il giorno di Natale: la concentrazione è passata da una media di 26 a 51 μg/m3. Un aumento delle concentrazioni di pm10 si sono registrate a Santo Stefano anche a Viareggio (40 μg/m3), dove alla vigilia
A Natale era andata un po’ meglio, con una concentrazione di 33 μg/m3.
Dati meno pesanti nel resto della Toscana, in particolare nell’area fiorentina.
La situazione nella Piana lucchese, come detto, è addirittura peggiorata dopo il ponte di Natale. L’ultimo dato giornaliero disponibile è quello già citato del 29 dicembre scorso. Le concentrazioni di Pm10 hanno raggiunto in questo giorno il livello di 63 μg/m3 (valore superiore ai limiti di riferimento). In tutto le giornate contraddistinte dagli sforamenti sono state ben 59, secondo quanto rilevato da Arpat.
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