Il nuovo ospedale di Lucca potrà disporre di stalli gratuiti situati nelle vicinanze e le funzioni di Campo di Marte dipenderanno soprattutto dalle varianti adottate nella zona: il sindaco Tambellini, in sostanza, conferma la rotta decisa in relazione ai due complessi sanitari nelle scorse settimane. A margine dell’incontro di inizio anno con la stampa, momento per tracciare bilanci e guardare al futuro (Leggi), il primo cittadino replica con dovizia di particolari agli incalzanti interrogativi su uno snodo nevralgico della vita comune. “L’ospedale San Luca – spiega Tambellini – sarà senz’altro munito di posti auto gratuiti, collocati nelle immediate vicinanze. Tutto questo sarà possibile una volta effettuate le opere che abbiamo già previsto, come la nuova strada che deve portare al nosocomio. Tra l’altro il parcheggio potrebbe essere ricavato utilizzando il terreno di un’area verde, così come avvenuto a Monte San Quirico (all’inizio del parco fluviale) e questo ci consentirebbe di mantenere modesti costi di gestione”.
Sulla questione San Luca, tuttavia, pende anche e soprattutto quella che agli occhi dei cittadini si rappresenta come una vera mannaia, ovvero la questione del ticket (salato) da pagare per sostare nelle strisce blu. Anche qui Tambellini non tentenna, nonostante la risposta non possa essere incisiva come vorrebbe: “Le trattative con il concessionario per il ticket proseguono senza sosta – spiega – tanto è vero che siamo andati in Regione anche nei giorni scorsi portando le nostre proposte. Adesso, sotto questo profilo, attendiamo risposte celeri”.
Poi, inevitabilmente, c’è il destino del Campo di Marte a tenere banco: in questo caso, dopo l’analisi effettuata da Sinloc , nel 2015 verranno definite le funzioni che interesseranno l’area. In questo caso il sindaco non si sbottona più di tanto, ma lascia intendere che qualcosa di importante verrà fatto: “Proseguiremo nel solco che abbiamo tracciato – dice – procedendo cioè in direzione del massimo efficientamento delle funzioni socio-sanitarie territoriali e guardando ad altre funzioni pubbliche dedicate ad esempio a formazione, sicurezza ed educazione. Vogliamo anche dare il via ad una riqualificazione urbana dell’area, tenendo ben presente l’esigenza di ridurre il consumo del suolo”. Per quanto concerne i servizi che materialmente faranno il loro ingresso nell’ex ospedale, però, i tempi non sono ancora maturi: “Gli indirizzi ci sono – ha detto – e le idee espresse verranno concretizzate nel minor tempo possibile”.
Paolo Lazzari