
Saldi invernali ci siamo, da domani mattina (sabato 3 gennaio) la caccia all’affare approfittando degli sconti di fine stagione può cominciare. Quest’anno gli sconti cominciano con qualche giorno di anticipo rispetto al canonico 7 gennaio , solitamente infatti venivano rimandati a dopo l’Epifania, ma vista la situazione economica, per aiutare il commercio e anche gli acquirenti e magari far alzare un po’ l’indicatore dei consumi la data è stata anticipata.
Come ogni anno però ci sono varie regole da tenere presenti per evitare fregature o più semplicemente di acquistare ad un prezzo che non è realmente scontato. Le associazioni dei consumatori sono già con l’occhio puntato e vigile.
“Prima regola – spiega proprio chi tutela gli interessi degli acquirenti – è diffidare di sconti che superano il 50 per cento, perché i prezzi potrebbero essere stati prima ritoccati al rialzo per poi essere abbassati in funzione dei saldi”. Poi la natura della merce che deve veramente essere di fine stagione, in questo caso invernale. Inoltre è bene che il commerciante da cui decidete di acquistare abbia esposto il vecchio prezzo e quello scontato in modo da capire veramente quale è il reale risparmio. State attenti all’età della merce ovvero che ciò che acquistate non siano fondi di magazzino, magari risalenti ad anni prima, inoltre è bene sempre controllare che i capi non abbiano difetti e se li scoprite dopo l’acquisto non temete, il commerciante ve li deve sostituire. Inoltre altri piccoli consigli per non prendere fregature o perdere il controllo degli acquisti, approfittando degli sconti è quello di darsi un budget e inoltre di non fermarsi al primo negozio, ma visitare e confrontare a parità di merce le offerte dei vari commercianti. Sulla questione saldi inoltre a livello nazionale e anche regionale è in corso una discussione innescata dalle associazioni di consumatori in particolare da Adiconsum, che sostiene l’inutilità della stagione degli sconti dal momento che gli acquisti on line sono aumentati moltissimo negli ultimi anni e spesso raggiungono degli sconti superiori a quelli praticati dal commerciante, si parla anche del 70-80 per cento. Quindi secondo l’associazione dei consumatori gli sconti di fine stagione non daranno più i risultati di un tempo. A questo in molti da parte degli esercenti hanno risposto che rimane un modo di acquistare profondamente diverso quello sul web da quello in cui è possibile avere la certezza di una contatto diretto con il commerciante. (g. m.)