Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto

5 gennaio 2015 | 11:47
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Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto
Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto
Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto
Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto
Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto
Sfregiati i marmi della Cattedrale di Lucca – Foto

di Roberto Salotti
Non soltanto i muri dei vicoli e i palazzi storici sono nel mirino dei vandali. Anche i beni artistici della città sono sotto tiro. Tra di essi non è risparmiata nemmeno la Cattedrale di San Martino. Ieri pomeriggio (4 gennaio) una bravata di ragazzini si è trasformata in un vero e proprio danneggiamento, con scritte comparse sulla facciata laterale del Duomo di Lucca e sull’edificio della sagrestia. Un raid con il pennarello che ha deturpato anche i marmi delle due antiche colonne di una bifora cieca della sagrestia: entrambe sono cosparse di frasi d’amore ma anche di parolacce. Nel tardo pomeriggio di ieri una residente esasperato che ha visto la scena, ha chiamato i carabinieri che sono tornati per l’ennesima volta nel Chiostro della Cattedrale, secondo gli abitanti ormai in mano alle bande di ragazzini, che lasciano i rifiuti a due passi dall’ingresso del duomo e vengono a drogarsi in questo angolo tanto unico quanto dimenticato del centro storico di Lucca.

Per non parlare poi degli schiamazzi “che sono all’ordine del giorno qui – racconta un abitante, Virgilio Cianelli -: sono gruppi di adolescenti che si ritrovano qui nel tardo pomeriggio e poi la sera dalle 22 fino a dopo la mezzanotte. Fanno rumore, danni e qualcuno si droga”. Cianelli indica con sgomento la facciata della sagrestia. A terra, nel punto più nascosto dove la struttura incontra la navata della cattedrale, oltre la quale, a pochi passi, è conservato il celeberrimo monumento funebre a Ilaria del Carretto, scolpito dal genio di Jacopo della Quercia, si trova di tutto: sigarette, fazzoletti, vetri, le ultime vestigia di bottiglie di birra che qualcuno si è scolato.
“La sera – racconta ancora Cianelli – gli stessi ragazzini del pomeriggio tornano e sono ubriachi. Alzano la voce e protestano se qualcuno li redarguisce. Bivaccano sugli scalini dell’ingresso della sagrestia e non fanno uscire nessuno”.
Il ritrovo è attorno alle 17, poi il chiostro diventa terreno loro. Di quegli stessi ragazzini che forse sono quelli che stanotte hanno sfondato il portone dove si trovano i tubi dell’acquedotto che riforniscono il Museo della Cattedrale, a fianco dell’ingresso principale. Questa mattina è stato trovato semidistrutto, probabilmente preso a calci da qualche teppista.
“Qui siamo esasperati – aggiunge un altro residente del Chiostro della Cattedrale -: i carabinieri e la polizia fanno il possibile, ma come dovrebbero comportarsi? Si trovano di fronte spesse volte a 20, 30 ragazzini scalmanati. Li allontanano ma poi tornano come se nulla fosse”. E molti qui hanno paura di ritorsioni: “Non siamo tranquilli. Se sgridiamo qualcuno di loro, ci vengono date delle risposte sgarbate e strafottenti. E quindi alcune volte ci sentiamo rassegnati a questa situazione”.
I carabinieri che ieri pomeriggio sono andati sul posto hanno raccolto tutte queste lamentele, promettendo ai residenti più controlli contro le bande di ragazzini. In città, oltre alla zona di Porta San Pietro, è tornata calda anche quella del vicolo della Dogana, nonostante il Comune abbia fatto installare una telecamera di sorveglianza. I controlli saranno potenziati, assicurano le forze dell’ordine, anche in questa zona.
Quanto ai danni riportati per gli imbrattamenti sono in fase di quantificazione, ma è difficile fare un bilancio, visto che è stato intaccato il marmo di uno dei monumenti simbolo della nostra città. La Cattedrale non è l’unico edificio religioso danneggiato. Recentemente, è stata presa di mira anche la chiesa di San Paolino. Nuovamente, visto che era già stata vittima dei teppisti. Il 29 dicembre scorso il parroco ha scoperto che il confessionale era stato danneggiato da ignoti che avevano rovesciato anche alcune fioriere.

FOTO – Gli imbrattamenti al Chiostro della Cattedrale

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