Assalto dei gabbiani alla stazione ecologica – Foto e video






di Roberto Salotti
La caccia comincia in ritardo rispetto a quello che avverrebbe in condizioni normali. Ma a Lucca non ci sono scogli e non c’è il mare, quindi lo spuntino del mattino arriva in genere dopo le 10. Il supermercato dei gabbiani è alla periferia della città: la stazione ecologica di Sistema Ambiente a Nave. Qui, centinaia di esemplari (come si vede dalle foto) si ritrovano, ogni mattina che il tempo consenta, sul tetto dei capannoni. Il trampolino di lancio su un pasto assicurato: l’area dove staziona l’umido, per poi essere trasformato e smaltito. Ed ogni volta è un vero e proprio assalto in via Ducceschi, dove gli abitanti vedono gabbiani come potrebbero vederli in una bella casa in riva al mare.
E’ proprio questa risorsa praticamente inesauribile di cibo ad aver reso così prolifici questi volatili, tanto affascinanti e “misteriosi” da ritagliarsi uno spazio privilegiato perfino nella letteratura. A Lucca però hanno trovato il loro habitat sui tetti dei palazzi, in particolare in centro storico, dove nidificano ma creano anche danni e disagi a chi vi abita. Senza considerare che il loro guano è particolarmente corrosivo, pericoloso soprattutto per il marmo dei monumenti più belli della città.
“La crescita della popolazione dei gabbiani a Lucca sta diventando evidente ed è un problema che credo vada finalmente affrontato e preso sul serio – sottolinea il dottor Ambrogio Pagani, medico veterinario dell’Asl 2 di Lucca -: serve cioè un piano per contenere le nascite o per scoraggiare, in qualche modo, la permanenza degli esemplari a Lucca”.
Si potrebbe cominciare, rendendo più difficile il loro approvvigionamento di cibo. Per esempio facendo stazionare l’umido raccolto dalla società dei rifiuti in locali o contenitori al coperto e non a cielo aperto, come avviene ancora oggi. Poi, si potrebbe intervenire – ed è questa la proposta del medico dell’Asl – con un contenimento delle nascite. “E’ necessario anzitutto – sottolinea il dottor Pagani – svolgere un censimento dei nidi dei gabbiani, attraverso sistemi di rilevazione dall’alto. Il che consentirebbe anche di fare delle considerazioni precise sul numero di esemplari presenti a Lucca. Una volta individuati i nidi, dovrebbe essere messa in atto la seconda fase del contenimento. Una volta arrivato il momento della cova, sarebbe possibile prelevare le uova o sostituirle con delle altre molto simili ma ovviamente artificiali, come succede in altre città d’Europa. Ad esempio a Bristol, dove si introducono nei nidi uova realizzate in laboratorio e che hanno un pigmento e un odore molto simili a quelle dei gabbiani, che completano il ciclo della cova, senza mai veder nascere pulcini”. Una crudeltà? “Gli animali in questo modo verrebbero per così dire soltanto scoraggiati a nidificare ad esempio sui tetti delle case e potrebbero scegliere habitat più confortevoli e prolifici per loro lontano dai centri abitati”.
Una scelta del genere, oltre ad avere comunque un costo, è di competenza della commissione animali del Comune di Lucca che già all’inizio dell’estate scorsa aveva affrontato il problema dell’invasione dei gabbiani in città. Tutto però da allora è rimasto fermo, ma adesso i tempi stringono. “Se si intende fare qualcosa per contenere il numero dei gabbiani già dalla prossima estate – incalza il dottor Pagani – è questo il momento giusto di prendere delle decisioni. Il periodo della cova va infatti da febbraio a marzo, per questo è necessario che vengano date indicazioni specifiche”.
L’assessore all’ambiente, Francesco Raspini, è intenzionato a discutere della questione. “Non ho potuto ancora analizzare nel dettaglio la situazione – dice -. Sicuramente il tema è uno di quelli da affrontare per il 2015. Quindi valuteremo di convocare la commissione per discutere di come risolvere il problema”. Di correre in qualche modo ai ripari conta anche Sistema Ambiente. Gli “agguati” dei gabbiani all’umido sono continui e in effetti creano qualche disagio anche alla stazione ecologica di Nave.
Leggi anche:Gabbiani all’assalto di Lucca, un piano per contenerli
{youtube}vR_FpYAiU5o{/youtube}