Renzo Piano a Lucca per l’urbanistica del futuro

8 gennaio 2015 | 15:43
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Renzo Piano a Lucca per l’urbanistica del futuro

Il 2015 sarà l’anno dei cantieri. E quindi anche un anno di superlavoro, presumibilmente, per l’assessore all’urbanistica Serena Mammini, chiamata a sfide cruciali per il conseguimento degli obiettivi che questa amministrazione si è posta. Si parte dalla realizzazione dei progetti del Piuss. Entro l’anno si dovrà, infatti, concludere l’intervento di riqualificazione all’ex Cavallerizza nella zona di piazzale Verdi. Un obbligo legato ai finanziamenti europei dell’originario progetto Piuss, uno dei pochi rimasti in piedi così come nell’impianto del 2007. Partiranno poi a breve i lavori per l’ex Manifattura e l’ex caserma Lorenzini, oltre che per il teatro del Giglio, così come rimodulati grazie all’intervento della Regione. Poco si sa, ancora, sulle effettive destinazioni degli immobili, salvo la trasformazione in biglietteria unica della città della struttura a fianco del teatro cittadino. Molto, infatti, è cambiato, rispetto alle manifestazioni di interesse del momento in cui partirono i progetti Piuss e si dovrà trovare il miglior equilibrio possibile per inserire al meglio nel contesto cittadino i nuovi contenuti dei grandi contenitori in disuso.

L’altro obiettivo dell’anno è quello di portare a compimento il percorso del nuovo piano strutturale, reso però ancora ad ostacoli dall’approvazione della nuova legge regionale. Che a questo punto andrà studiata ed armonizzata con il testo che sta venendo fuori dai tavoli di lavoro, anche con la partecipazione di professionisti e cittadini, degli ultimi mesi.
Ma c’è un obiettivo in più, assai caro all’assessore Serena Mammini. Ed è quello di coniugare l’urbanistica con la cultura. Cultura in senso lato ma anche cultura del territorio e del paesaggio, nella sua evoluzione non esclusivamente votata al conservatorismo. Per questo è allo studio dall’assessorato competente e con l’imprimatur del sindaco, Alessandro Tambellini, assieme all’Ordine degli Architetti una serie di incontri pubblici con grandi nomi dell’architettura italiana e non solo. Un esperimento già avviato con la lectio magistralis alla Cappella Guinigi di Attilio Terragni, collegato con una mostra ancora in corso.
L’idea è quella di costruire una vera e propria rassegna per studiare e capire esempi in Italia e in Europa di sviluppo urbanistico, recupero di aree dismesse, riqualificazione. Per capire come riutilizzare aree di archeologia industriale come l’ex manifattura tabacchi o strutture complesse come il mercato del Carmine. E comunque con la volontà di alzare il dibattito sul tema della cultura e della cultura della progettazione. Anche per capire che non è detto che il futuro debba essere legato a cementificazione selvaggia ed anche di bassa qualità, ma che è possibile pensare, forse sognare, una città diversa ma nella continuità della tradizione.
La rassegna è attualmente allo studio della commissione cultura dell’ordine degli architetti e non è escluso che in città possano arrivare anche grandi nomi, fra cui anche il genovese Renzo Piano, uno degli architetti più famosi al mondo. C’è poi anche la possibilità, se la rassegna avesse successo, di pensare a un appuntamento biennale fisso, in città, tutto dedicato a urbanistica e paesaggio.
Per sfatare il mito di una città, Lucca, abituata a pensarsi sempre uguale a se stessa.

Enrico Pace