Eliporto, l’Asl chiede un’alternativa al concessionario

10 gennaio 2015 | 11:13
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Eliporto, l’Asl chiede un’alternativa al concessionario

Eliporto, l’Asl 2 di Lucca chiede al concessionario un’alternativa dopo il parere negativo di Arpat all’elisuperficie che è già stata realizzata al San Luca. Una presa di posizione e una volontà di fare chiarezza da parte del direttore generale Joseph Polimeni, dopo le polemiche delle scorse settimane, l’ultima arrivata dal presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, che su twitter aveva ironizzando sul fatto che gli elicotteri del 118 sono ancora costretti ad atterrare sugli spalti delle Mura (Leggi). “Il costo dell’elisuperficie a servizio dell’ospedale San Luca – si legge in una nota dell’Asl – è valutabile come una quota veramente minima all’interno dell’intero costo del project financing (430 milioni di euro per la costruzione di tutti i quattro nuovi ospedali toscani – Apuane, Lucca, Pistoia e Prato). L’elisuperficie, così come l’intero ospedale di Lucca, è stata progettata e costruita dal concessionario che in merito ha uno specifico obbligo contrattuale di risultato”.

“Il parere negativo, ancorché non definitivo, emesso da parte di Arpat in data 29 agosto 2014, relativo a problematiche attinenti all’elisuperficie in tema di impatto acustico – spiega l’Asl, è stato recepito prontamente dall’azienda e trasmesso al concessionario per acquisire le opportune valutazioni. Il concessionario, da parte sua, ha risposto e tutta la documentazione è stata inviata dall’Azienda Usl 2 al Suap”.
“Pertanto, questa direzione aziendale – si legge ancora nella nota dell’Asl -, preso atto che la sede della piattaforma dell’elisuperficie era già stata decisa e costruita prima del suo arrivo, ha sempre ribadito che il servizio, anche se non essenziale, è assolutamente importante e deve poter essere attivato in totale sicurezza e senza problemi per i cittadini delle zone confinanti l’area ospedaliera. Infine, è bene ribadire che da oltre due anni la direzione dell’Azienda Usl 2 ha contestato ufficialmente al Concessionario le criticità ricollegabili alla collocazione dell’Elisuperficie e ha chiesto formalmente l’individuazione di una soluzione alternativa qualora dovesse essere definitivamente accertato con Atto Unico Suap che l’attuale collocazione non è utilizzabile a tale scopo, anche se parliamo, è bene precisarlo, di soli 10-12 voli attesi all’anno”.
“Il progetto del nuovo ospedale, comprensivo anche della collocazione dell’elisuperficie – aggiunge l’Asl -, è stato approvato in occasione di due conferenze dei servizi – indette dall’Azienda Usl 2 di Lucca per avere tutte le autorizzazioni di legge – che si sono svolte la prima nel luglio-agosto 2008 e la seconda nel luglio 2011 senza che da parte dei vari soggetti istituzionali (Comune, Provincia, Arpat, Enac, Vigili del Fuoco, etc.) emergessero prescrizioni o rilievi in merito alla suddetta collocazione. Solo nell’ottobre 2012, in occasione di un volo di prova e di verifica della funzionalità dell’Elisuperficie da parte di Enac, vi sono state delle proteste da parte di alcuni abitanti confinanti l’area ospedaliera. La direzione aziendale – prosegue l’Asl – si è fatta, quindi, subito carico di ascoltare le richieste degli abitanti della zona, come riconosciuto ed evidenziato in alcune comunicazioni e manifestazioni pubbliche dagli stessi residenti, e ha fin da subito contestato gli elementi di criticità segnalati dai cittadini con numerose lettere formali indirizzate al Concessionario in particolare dal 7 dicembre 2012 al 7 marzo 2014. Successivamente, la direzione aziendale, in attesa dei chiarimenti necessari chiesti al Concessionario, ha deciso di  chiedere l’autorizzazione unica ambientale per il nuovo ospedale San Luca, stralciando la posizione dell’Elisuperficie; nel maggio 2014 l’autorizzazione è stata concessa all’Ospedale con specifico atto del Suap”.