Poste caos, riceve le analisi del sangue di un altro

Ancora problemi con la posta nel morianese, che non è solo lumaca, ma addirittura finisce anche nelle cassette sbagliate. L’ultimo caso sabato mattina, quando la presidente del comitato Murrius , Marinella Poli si è trovata nella cassetta della posta di casa sua i risultati delle analisi del sangue destinate a un’altra persona, non un vicino di casa ma un cittadino che vive a San Quirico di Moriano quindi in un altro paese. La busta addirittura era stata aperta e quindi erano stati violati anche dei dati sensibili della destinatario della lettera, inviata alcuni giorni fa dai laboratori di analisi della Asl 2.
“Questa è una cosa vergognosa ha spiegato Marinella Poli – ho letto sull’esterno della busta il nome della persona a cui era destinate le analisi, sono riuscita a rintracciarla dopo ore di ricerca e l’ho avvisata dell’accaduto. Ora questa persona dovrà venire a casa mia a ritirare la posta. Sicuramente – continua la Poli – la lettera era finita nella cassetta di qualche altro cittadino della zone che inavvertitamente, senza notare che non era sua, ha aperto la lettera poi quando si è accorta questa persona, di non essere il destinatario della lettera l’ha infilata nella mia cassetta della posta, perché tutti ormai sanno che sono la presidente dell’associazione Murrius e che sto lavorando per risolvere il problema della corrispondenza”. Un altro episodio che ha mandato su tutte le furie la Poli che infatti aggiunge: “Ma vi sembra possibile che le analisi del sangue di una persona finiscano a un altra. Cosa può accadere se il destinatario della lettera aspettava i risultati per motivi di salute magari importanti? come deve fare un cittadino? Poi non è accettabile che informazioni riservate come le analisi del sangue vengono lette da altri, anche se sono scura che chi ha aperto la busto lo ha fatto inavvertitamente. Questa storia – conclude Poli – deve finire e la posta deve tornare a funzionare normalmente anche nel morianese, ora veramente con questi disservizi si è passato il limite del tollerabile”. (g.m.)