Passaglia, accesso per disabili nel mirino di Italia Nostra

Finisce nel mirino di Italia Nostra Onlus di Lucca il cantiere per realizzare una rampa di accesso per disabili all’istituto d’arte Passaglia di Piazza Napoleone. I lavori, ancora in corso, suscitano le critiche del presidente, architetto Roberto Mannocci che, pur lodando il fatto che si voglia realizzare un accesso stabile in muratura, invita a tenere conto del contesto in cui si rializza e dei criteri in cui è costruito l’edificio storico. Cosa che, secondo Mannocci, i lavori previsti non sembrano rispettare. Diverse piccole azioni, principalmente della mano pubblica, hanno attirato la mia attenzione perché, a mio modo di vedere. “Sulla facciata dell’Istituto statale s’Arte di Lucca in piazza Napoleone – scrive Mannocci – è in costruzione una rampa per favorire l’accesso alla scuola da parte dei disabili, come è giusto, come è loro diritto e come prescritto dalla legge vigente. Diversamente da altre situazioni cittadine qui è stato deciso di superare la barriera architettonica non con una struttura provvisoria e smontabile, ma con una vera e propria piccola opera in muratura aderente alla costruzione storica. Bene, proprio questa scelta tecnica di dar vita non ad un’appendice provvisoria, ma ad un’attrezzatura stabile e perenne che completa l’edificio storico perché questo risponda alle nostre indifferibili esigenze attuali non non possono disgiungere il progetto funzionale dal carattere del contesto ma il progetto deve essere coniugato con questo”.
“Orbene – prosegue -, questa storica sede dell’Accademia dell’Arte è un edificio tutto progettato, costruito e scandito (nato) su di un asse di simmetria mediano: simmetriche le aperture ai vari livelli, simmetrici i finti bugnati, le partiture, le lesene che articolano il paramento murario. L’aggiunta di qualsiasi completamento a questa facciata non può, quindi, che rispettare questa simmetria adeguandosi alla sua regola compositiva. E’ banale, è elementare. In questo contesto, invece, si sta cercando di risolvere la barriera architettonica costruendo una rampetta in muratura tutta sviluppata a sinistra del portale di ingresso. Come sia nato questo progetto ed abbia potuto superare le relative autorizzazioni è cosa che appare incomprensibile se non facendo riferimento a quel comodo e imperante fare per fare a-critico e a-culturale. Ma qui (penso) una soluzione un po’ coerente col contesto, più armonica, funzionale e meno rabberciata può essere costituita solo da una doppia rampa simmetrica che si estenda, con un inesistente o risibile aggravio dei costi, sia a sinistra che a destra dell’ingresso e la cui lunghezza, nel rispetto della pendenza massima prevista dalla legge, dovrebbe trovare riferimenti negli elementi di partitura della facciata. L’opera non è ancora finita, siamo ancora in tempo”.