Addio Museo della Liberazione, Comune revoca convenzione

Addio (per ora) al Museo della Liberazione, il luogo della memoria che fino ad oggi ha trovato spazio, grazie a una convenzione fra il Comune e l’associazione Amici del Museo della Liberazione, al piano terra di palazzo Guinigi, sede del Museo della Città. Proprio nell’ottica della riorganizzazione complessiva del museo, che prevede la riunificazione in un’unica offerta turistica di palazzo, torre Guinigi e giardino, con la realizzazione di una caffetteria e di un bookshop che troveranno sede proprio al piano terra del palazzo, la giunta ha deciso di revocare la convenzione con l’associazione, con cui erano stati concessi per una durata ventennale quattro stanze al piano terra e sette altri locali attigui a quelli originari. La possibilità della revoca era prevista in una clausola della convenzione, laddove si recitava che “nel caso in cui l’amministrazione decidesse, a suo insindacabile giudizio, di destinare ad altri usi i locali oggetto della presente convenzione, la stessa si intenderà automaticamente rescissa, previo preavviso di sei mesi”. Caso che si è, appunto, verificato e che ha portato all’emanazione della delibera.
L’obiettivo è quello di progettare un nuovo “museo della città”, appetibile economicamente anche per favorire l’individuazione di un soggetto gestore cui affidarlo in concessione. Quanto al museo della Liberazione il Comune rinvia “a successivi atti” la costituzione di un idoneo luogo della memoria “dove raccogliere le testimonianze apportate dai diversi movimenti che hanno caratterizzato i momenti storici della Resistenza e della Liberazione”.
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