Affitti, a Lucca imposte tra le più basse per i proprietari

Affittare immobili a Lucca conviene, molto più che altrove. La nostra città, infatti, secondo una elaborazione pubblicata questa mattina (12 gennaio) da Il Sole 24 Ore, ha una percentuale tra le più leggere, in termini relativi, tra la somma di Imu, Tasi, imposte sui redditi e le spese di gestione per gli immobili dati in locazione. Una cifra che, prendendo in riferimento una casa tipo da 100-110 metri quadrati e ipotizzando una cedolare al 21% o Irpef al 38%, più le addizionali e le spese di registro, arriva al 38%, nel caso si sceglia la cedolare secca, e al 56% in caso di tassazione ordinaria. Percentuali che si trovano ben al di sotto rispetto alla media dei capoluoghi: 42% (cedolare), e 60% con tassazione ordinaria.
Lo studio, che secondo il quotidiano economico, vale anche per immobili più piccoli, colloca la città tra i capoluoghi con la più bassa pressione fiscale per i proprietari di case in affitto. Meglio di noi fa Messina, dove le percentuali si abbassano al 37%, nel caso della cedolare secca, e al 55% per la tassazione ordinaria. Ai nostri livelli in Toscana c’è Pistoia, e, fuori Regione, Rimini, Sassari e Palermo.
Secondo quanto pubblicato dal Sole 24 Ore, grazie a questa tassazione light è più alta che altrove la percentuale di guadagno netto (2,76% per la cedolare secca) e 1,94% con la tassazione ordinaria. Una cifra ottenuta considerando le spese per il proprietario pari circa al 10% del canone di affitto per l’immobile preso a riferimento. Nel caso di Lucca la cifra ipotizzata è di un canone lordo pari a 12.783 euro, con un ritorno sul capitale, come si diceva, del 2,76%.