Tralicci, l’Oltreserchio al sindaco: le osservazioni a Roma

Comitati in guerra contro il nuovo elettrodotto nell’Oltreserchio bacchettano il Comune di Lucca e in particolare il sindaco Alessandro Tambellini, invitandolo a trasmettere le osservazioni al progetto Terna anche al Ministero dell’Ambiente e a dare seguito, anche in questo modo, all’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale del 28 aprile scorso. E’ quanto chiedono i comitati che ieri sera (12 gennaio) si sono riuniti al circolo di Balbano in una riunione organizzata da Starc e a cui hanno partecipato i rappresentanti dei comitati Maggiano 2005, Chiatri i suoi borghi e panorami, Chiatri-Puccini, delle associazioni L’altra San Giuliano e Vivere San Giuliano. Erano presenti anche alcuni esponenti di diverse forze politiche tra cui Marco Martinelli di Forza Italia e Marco Santi Guerrieri Fratelli d’Italia ed ha accettato l’invito a partecipare Enrica Picchi consigliera comunale del Pd. Era inoltre presente Michele Urbano di Legambiente.
Tutti i comitati, preso atto del fatto che solo il comune di Vecchiano ha inviato le osservazioni al Ministero come era previsto dal bando pubblicato il 20 marzo scorso, hanno deciso di chiedere in primo luogo al sindaco di Lucca e poi agli altri sindaci che le stesse vengano inoltrate al Ministero per la procedura di Via al progetto Terna “senza accampare scuse di alcun genere – sottolineano i comitati – e senza delegare ad altri enti l’invio delle osservazioni dei comuni stessi. Se il Comune di Lucca ritiene di aver correttamente inviato alla Regione le sue osservazioni per il Pit – scrivono i comitati – ora sarebbe opportuno che le stesse venissero inviate direttamente al Ministero senza altri indugi”.
In particolare, i comitati richiamano il sindaco di Lucca ad “ottemperare a quanto previsto dall’odg del consiglio comunale di Lucca del 28 aprile in cui è espressamente previsto che si adoperino tutti gli strumenti di legge atti a far recepire alla commissione nazionale di Via le osservazioni di enti e cittadini come nel documento del Comune di Lucca, protocollo generale 44748 del 15 maggio 2014, alla Regione Toscana. Non è chiaro – proseguono i comitati – perché le osservazioni non siano state inviate al Ministero direttamente dai Comuni che avevano diritto di farlo e come mai i comuni non abbiano sorvegliato la Regione affinché inviasse le sue osservazioni secondo i tempi previsti. Infatti nell’assemblea del 13 ottobre scorso era stato evidenziato, così come anche ribadito dal comunicato stampa di Starc, che anche le osservazioni da parte della Regione Toscana non erano state inviate secondo i termini. La mancata presenza delle osservazioni dei comuni sul sito del Ministero contrasta con le esigenze di trasparenza nei confronti dei cittadini e delle altre istituzioni”. Il comitato Starc si sta inoltre adoperando per verificare tramite la richiesta di accesso agli atti della Regione “che cosa sia stato effettivamente inviato dalla Regione Toscana al Ministero e vice versa dopo la richiesta di chiarimenti della Regione del mese di luglio”. E’ stato poi chiesto al sindaco di Lucca in modo informale ed in modo formale, con lettera protocollata al comune di Lucca, di organizzare nel più breve tempo possibile entro la fine di gennaio un tavolo con i parlamentari toscani a cui partecipino tutti i Comuni, i rappresentanti dei comitati e delle associazioni e le altre istituzioni interessate. Ai parlamentari verrà chiesto di farsi portavoce di due istanze. In primo luogo, del “risanamento delle zone dove il rischio per la salute è alto, adoperandosi perché vengano redatti i decreti attuativi che permettono di applicare la legge quadro del 2008 in materia”. Poi c’è la richiesta di opzione zero per l’elettrodotto per evitare ulteriori danni alla salute e lo scempio del territorio. “Siamo soddisfatti dell’incontro – commenta il presidente del comitato Starc, Simone Lena -: nonostante le difficoltà ci sentiamo uniti, stiamo lavorando con tutte le forze politiche per risolvere i problemi e abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito alla determinazione del comune di Lucca di contrastare la costruzione del nuovo elettrodotto e di trovare una soluzione ai problemi esistenti. Ora ci aspettiamo davvero dal sindaco di Lucca un intervento rapido e decisivo. Seguiranno ovviamente altre iniziative, per prima l’assemblea pubblica dopo l’incontro con i parlamentari toscani”.