
di Roberto Salotti
Era stato sorpreso a rubare la bicicletta di un poliziotto in piazzale Risorgimento, soltanto qualche ora prima di presentarsi alla commissione dell’ufficio scolastico provinciale di Lucca e ottenere una cattedra a tempo determinato in un istituto comprensivo della Piana (Leggi l’articolo). Quel maestro, 49 anni, residente fuori Regione, è stato alla fine licenziato. Al termine delle verifiche condotte d’iniziativa dall’ex Provveditorato -, che ha scoperto soltanto in seguito della denuncia per tentato furto da cui era stato colpito l’insegnante -, è stato rilevato che mancavano i requisiti per esercitare nel ruolo che gli era stato assegnato ed è stato depennato dalla graduatoria.
L’ufficio scolastico provinciale ha convocato negli ultimi giorni altri candidati presenti nelle graduatorie scolastiche a esaurimento e ha riassegnato la cattedra a tempo pieno, fino al prossimo 31 agosto.
Una vicenda per tanti versi controversa e emblematica, dopo le polemiche che hanno seguito la pubblicazione delle graduatorie scolastiche provinciali, con una invasione senza precedenti di candidati provenienti da altre province, che ha avuto il suo epilogo con il recente provvedimento.
I fatti. Il caso del maestro “licenziato” per la mancanza di requisiti per l’insegnamento è emblematico di un caos prodotto dall’assalto alle graduatorie. Nel caso specifico, tutto era cominciato la notte del 4 settembre scorso, quando, attorno alle 4 del mattino, una pattuglia della squadra volanti della questura aveva sorpreso l’insegnante ad armeggiare attorno a due biciclette legate alle rastrelliere in piazzale Risorgimento, a due passi dal quartier generale della polizia, in viale Cavour (Leggi). Uno dei due poliziotti, tra l’altro, era il proprietario di uno dei due velocipedi che, secondo l’accusa, il maestro stava cercando di rubare. Era stato lui stesso a raccontare agli investigatori di essere arrivato a Lucca con il treno e di aver vagato per tutta la notte, in attesa di presentarsi alle convocazioni per ottenere una cattedra. Gli agenti lo avevano invitato in questura dove, al termine degli accertamenti, era stato colpito da una denuncia a piede libero per tentato furto e da un figlio di via dal territorio del Comune di Lucca. Evidentemente ignorando questo provvedimento, l’insegnante si era regolarmente presentato qualche ora dopo all’Itcg Nottolini dove erano previste le convocazioni. E alla fine la commissione, che ovviamente ha assegnato l’incarico sulla base dei titoli e della documentazione presentata dal candidato, gli aveva affidato la cattedra annuale in un istituto della Piana. Soltanto in seguito, e dopo la pubblicazione della notizia, è emerso che quell’uomo era lo stesso che poche ore prima era stato pizzicato dalla polizia.
I controlli dell’ex Provveditorato. L’ufficio scolastico provinciale di Lucca ha passato al setaccio decine di nominativi, alcuni di propria iniziativa, altri su segnalazione dei candidati, così come è previsto dal decreto legge in materia. Nei mesi scorsi altre persone erano state depennate, come, ad esempio, una giovane che, si era scoperto, si trovava in graduatoria per l’insegnamento pur non avendo mai conseguito la laurea (Leggi). I precari lucchesi che si sono visti scavalcare in graduatoria dagli inserimenti a valanga da fuori provincia, hanno pronto l’esposto per chiedere controlli alla procura della Repubblica di Lucca e accertamenti anche alla Corte dei Conti. Lo depositeranno nelle prossime settimane gli avvocati a cui gli insegnanti si sono rivolti.
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