Treno della memoria: il 19 gennaio in cinquecento partono per Auschwitz
Parte per la nona volta, dal 19 al 23 gennaio prossimi, il Treno della memoria per Auschwitz, organizzato in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con tutte le Province, il Comune di Firenze e l’Ufficio scolastico della Toscana.
Sono circa 5500 gli studenti (accompagnati da 8000 insegnanti) che dal 2002 ad oggi hanno viaggiato sui convogli che portano nei campi di concentramento. Quest’anno, in particolare, saranno 500 gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (tra cui 70 ragazzi dalla Provincia di Lucca), 51 gli studenti universitari dei tre atenei toscani, 75 gli insegnanti di 68 istituti secondari insieme a testimoni diretti della Shoa, alle delegazioni in rappresentanza di ebrei, deportati, partigiani e politici, militari, rom e sinti, omosessuali.
“Sono particolarmente orgoglioso quest’anno di partire ancora una volta con questo treno, cha la Regione è riuscita e spero riuscirà a mantenere grazie allo sforzo di tanti nonostante i tagli subiti ai bilanci – ha affermato il presidente Enrico Rossi presentando l’iniziativa insieme all’assessore alla cultura Sara Nocentini e ad Ugo Caffaz, da sempre anima di questa esperienza straordinaria – perché si tratta di una esperienza di cultura ed educazione particolarmente importante in questo momento segnato dai fatti di Parigi, dall’intolleranza e dal fondamentalismo che rialzano la testa per rivendicare al contrario i nostri sentimenti di libertà, eguaglianza e fraternità, di senso della democrazia e della convivenza civile come patrimonio comune”. Il viaggio, che si svolge con cadenza biennale, rappresenta la conclusione di un percorso che prende le mosse dalla formazione degli insegnanti con una apposita Summer School e rappresenta da sempre momento di crescita e formazione. La Toscana, per altro, resta l’unica Regione un’iniziativa del genere con mezzi importanti. “Il Treno della memoria non è mai stata un’iniziativa episodica – ha sottolineato l’assessore Nocentini -, ma il risultato della continuità della politica sulla memoria, dell’importante investimento che la Toscana da anni ha prodotto in tale ambito”. In particolare, quattro meeting contro il razzismo hanno coinvolto negli ultimi anni più di 50mila studenti, due convegni internazionali, corsi di formazione che hanno coinvolto 800 insegnanti, decine di scuole. Non è nemmeno un caso, quindi, se l’Aned, l’associazione nazionale dei deportati nei campi di sterminio, si sia rivolta proprio alla Toscana per ospitare il Memoriale italiano ad Auschwitz del Block 21, in cerca di un luogo dopo la chiusura al pubblico decisa dalla direzione del museo polacco nel 2011. La Toscana è orgogliosa di accogliere questa opera rappresentativa della memoria italiana della deportazione.L’appuntamento è al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze lunedì 19. Toscana Notizie dedicherà sulla sua pagina, come ha già fatto nelle scorse edizioni, uno speciale che si articolerà in una cronaca diretta dal treno e dalla Polonia, in una presenza sui social media (#trenomemoria2015), in contributi audiovisivi e radiofonici, attraverso interviste e racconti di testimoni presenti sul treno e non solo, gallerie fotografiche. Per conoscere l’esperienza è già disponibile l’ebook sull’edizione 2013 La Memoria tutto l’anno.