
Regolamento per l’assegnazione delle casermette, è polemica. A scatenarla è il Centro Sportivo Libertas, che contesta il carattere puramente economico che si è voluto dare ai canoni da pagare per la loro fruzione: “E’ scandaloso – dice il Centro Sportivo – che il Comune e l’Opera delle Mura, nella loro manifesta incapacità di gestire il monumento che rende Lucca unica e riconoscibile nel mondo intero, si permettano di procedere ad una operazione che, dopo anni di gestione allegra e favori agli amici e agli amici degli amici, intende regolarizzare una situazione che gridava vendetta alla cittadinanza tutta, con una operazione che ha il chiaro intento di provare a “fare cassa” alle spalle di associazioni di volontariato. Infatti solo queste possono sottostare alle condizioni capestro poste nel bando in merito a orari di apertura, servizi da offrire (gratuitamente), disponibilità varie di gabinetti, dove ci sono, istanze e prestazioni varie (sempre gratis) per sopperire alle evidenti incapacità di Comune e Opera delle Mura”.
“Ma lo scandalo più grosso – prosegue – è che per fare questo non solo non si dà un contributo a chi si offre per valorizzare, custodire, vitalizzare, rendere fruibili le nostre (nostre perché di tutti i cittadini e solo in gestione pro tempore a Comune e Opera) Mura ma si ha il coraggio, la sfacciataggine, di chiedere esosi canoni di affitto come se si offrissero le casermette, così come si è fatto, giustamente, per il Caffè delle Mura o il Baluardo S. Colombano, per attività commerciali. Eh no caro sindaco! Con l’incuria con la quale il Comune e l’Opera si occupano delle Mura non hai titolo per permetterti di chiedere affitti a chi se ne occuperebbe con amore e con l’unico interesse di rendere vivo il monumento. E non puoi nemmeno cavartela promettendo sconti o esenzioni agli amici e agli amici degli amici: è un mossa che puzza di vecchio. Insomma una buona occasione e buoni intenti (regolarizzare l’uso di quegli spazi) che si è trasformata in una pessima iniziativa”.